Quello che considero uno dei miei 10 piatti preferiti. E’ noto per essere piuttosto difficile da digerire… un pochino pesante, e probabilmente anche per questo, oltre che per i lunghi tempi di preparazione, che è sempre più difficile trovarlo, ma io non ci rinuncerei mai neanche a mezzanotte prima di andare a dormire.
Ricetta della tradizione livornese che è ormai quasi scomparsa e sicuramente non troverete in un ristorante. Dal sapore forte e un po’ rude come il carattere dei suoi concittadini, quasi volgare.
Una gustosa ricetta utilizzabile come alternativa alla più classica ricetta dei carciofi in umido. I carciofi così preparati possono costituire un saporito contorno, oppure, una pietanza a sé, magari serviti su crostoni di pane casereccio.
Sono conscio del fatto che avrei dovuto postare questa ricetta la primavera scorsa, pazienza: si era persa in un angolo del PC. Ora è riapparsa e, prima che sparisca ancora, sarà meglio che la invii.
Questa ricetta della cuoca Valeria Dal Zovo è suggerita ai lettori del Giornale del Cibo da Fair Trade Italia.Nella preparazione, infatti, sono utilizzati i prodotti del commercio equo solidale.
Sella di maialino cotto in olio extravergine del Garda con capperi di Pantelleria e pomodorini datteriniRicetta dello Chef Ferruccio Girelli Consolaro del Ristorante Il nido delle cicogne di Castelnuovo d/g (VR) Questa ricetta appartiene al Ricettario della Cucina Nazionale Italiana
Una fresca ricettina semplice semplice per le calde serate estive, se vogliamo una reinterpretazione del piu classico Prosciutto e Melone…. ma da bere! L’ho messo tra gli antipasti, ma può essere un buonissimo piatto unico.
Questo piatto è ottimo in famiglia, ma essendo molto scenografico si presta particolarmente per essere consumato in allegre tavolate conviviali, è un piatto unico, ma una bella insalatina fresca per pulire la bocca a fine pasto non guasta.
Una antica e purtroppo dimenticata ricetta bolognese, gustosissima e particolare. Consiglio vivamente di farla sarà una sorpresa e una festa per il palato.
Il peposo alla fornacina è un antichissimo piatto della zona del Chianti, nato intorno al 1400, quando il Brunelleschi era impegnato nella costruzione della Cupola del Duomo di Firenze. Si dice che all’epoca per la costruzione di tale opera era richiesta un altissima produzione del cotto necessario che veniva prodotto nei forni dell’Impruneta. I fornacini appunto erano
Gli scampi sono buoni in tutte le maniere. Con questa ricetta viene premiata la delicatezza del crostaceo, lo potete abbinare ad una arrostita di pesce.
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