Una volta dell’animale si mangiava tutto quello che si poteva mangiare, nulla veniva scartato,i granelli poi, piatto consumato raramente, per la difficoltà di procurarsi la matteria prima, veniva preparato in occasione della castrazione degli animali propri, o grazie ai favori di un macellaio amico, addirittura nel consumo si privilegiavano i bimbi e gli anziani, vista
Ricetta di Orsagiuliva….se migliorasse il tempo in questo inizio di Primavera, e trovando l’elemento principe di questo piatto a prezzi abbordabili e non simili a quelli del caviale mitusò, vi rendereste conto di quanto sia squisita questa facile preparazione.
Questa ricetta è stata da mè rivisitata e adattata ai tempi , l’originale è dell’Artusi (spero da dove si trova ora perdoni) è adatta come contorno di stagione , a carni e pesci in umido o arrosto.
Ricetta di Orsagiuliva.Trattasi di antica e tradizionale ricetta della zona di Genova. Prima di assaggiarla francamente amavo poco l’abbinamento pesce/funghi.
Protagonista indiscussa della colazione di Pasqua, insieme a uova sode, salame corallina, pizza umbra al formaggio, e poi colomba e uova di cioccolato, va mangiata caldissima e accompagnata preferibilmente da fette di pane sciapo con cui fare la scarpetta nel paradisiaco sughetto che sprigiona (consiglio che mi sento di dare anche a chi, come me,
Una ricetta semplicissima per fare il coniglio, di sicura riuscita e sopratutto buona.L’accompagnamento in contorno con un risotto fatto con gli stessi fegatini del coniglio è eccezionale e rende il piatto visivamente molto gradevole.
Questa ricetta fa parte della tradizione laziale ma ne esistono diverse varianti anche nel resto d’Italia. Molti utilizzano il vino bianco secco, in questa versione invece troverete il vino rosso come ingrediente. Nella famiglia di mio suocero le ciambellette vengono fatte così da anni, dai tempi di sua nonna.
Per la preparazione di questa ricetta personalmente uso le aragoste surgelate perchè mi impressiona un pò metterle a bollire da vive! Se devidete per quelle Surgelate ricordate di farle scongelare prima di cuocerle, se optate per quelle vive…. teoricamente dovete metterle nel congelatore per un’oretta o lessarle per una decina di minuti.
Non servono molti ingredienti per esaltare il gusto del pesce, soprattutto quando è fresco: anzi, il gusto di un buon pescato, si sa, non dev’essere mai coperto da troppi sapori. Basta un soffritto di aglio, cipolla e peperoncino, una manciata di prezzemolo e perché no, il tocco dolciastro, delicato e mai invadente dei frutti della terra
Questo è una ricetta che inserisco,per amor di zattera, ma spero in cuor mio che nessuno più trovi nelle macellerie la carne d’Asino,forse perche sono un ipocrita pentito con sulla coscienza tanti puledri di questo stupendo animale consumati nelle baldorie giovanili,ma fra tutti gli animali è quello che stimo e amo di più,forse c’è qualcosa
Le Seppie in “zimino” o come si dice a Pisa “le Seppie colle bietole” sono un antico e tradizionale piatto della cucina pisana i cui sapori richiamano in me ricordi di un adolescenza oramai lontana. Questa ricetta se vogliamo è una de_strutturazione del piatto tradizionale, infatti utilizzando gli stessi ingredienti per la preparazione di un
(bis).Mi rendo conto che al giorno d’oggi, procurarsi dei piedini di ovino, non sia cosa facile, si trovano facilmente quelli di suino o di vitello per i nervetti. Comunque per chi abita in campagna, e ha un macellaio amico, o ancor meglio un allevatore, potrebbe ancora reperirli. I piedini vi verranno forniti ancora con la
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.