L'Italia è ricca di eccellenze alimentari, spesso tutelate da marchi e certificazioni che ne attestano le caratteristiche uniche. Te le raccontiamo in questa Rubrica, senza dimenticare gli alimenti di alta qualità provenienti dal resto d'Europa e del mondo. Qui trovi approfondimenti dedicati al meglio della cultura enogastronomica e ai sapori antichi tramandati da generazioni.
Se nella riviera ligure di Levante c’è la focaccia di Recco e a Genova a fügassa, a Sanremo (Imperia) e dintorni c’è la sardenaira. Di base è una focaccia dall’impasto del tutto simile alla cugina genovese, ma a distinguerla sono gli ingredienti che ne cospargono la superficie e ne caratterizzano colore e gusto. Il
Di primo impatto può sembrare insolito, ma uno dei piatti simbolo di La Spezia è una zuppa di cereali e legumi. Si chiama mesciua, si pronuncia mescciüa e deriva dal termine “mescià”, che nel dialetto locale sta per “mescolare”. È una ricetta dalle umili origini: gli ingredienti sono ceci, fagioli e farro per un
Oggi, come veri tartufai, andremo alla scoperta dei tartufi bianchi e neri. Esploreremo la terra per capire come nascono e quanto costano. Metteremo alla prova i nostri sensi per trovarli, per poi assaporarne il gusto e lasciarci inebriare dal loro aroma autentico e inconfondibile, capace di estasiarci. Ma cos’è esattamente il tartufo? Secondo il
Nel vasto universo della pasta italiana, l’introduzione di un nuovo formato è un evento raro e straordinario. Creare una nuova pasta richiede creatività e un’attenta considerazione di molteplici fattori – dalla consistenza alla capacità di trattenere il sugo, fino alla resistenza durante la cottura. In un territorio come l’Emilia, patria di eccellenze culinarie come
C’è un comune dell’alto mantovano dove esiste un piatto, unico nel suo genere, che suggella il legame del territorio con un frutto. Stiamo parlando di Ceresara e del Tortello della Possenta: una pasta fresca chiusa a mezzaluna con un ripieno in cui protagonista è la ciliegia. E non una qualunque, ma la Ciliegia di
Il Giornale del Cibo vi porta a conoscere il Pecorino di Filiano DOP: col suo spiccato sentore di latte ovino e le essenze aromatiche dei pascoli del Vulture e della Valle di Vitalba, dove si trova il paese da cui prende il nome, è una delle vette gastronomiche della Basilicata. Una regione spesso sottovalutata,
Se vi chiedessimo qual è il cibo che non può assolutamente mancare sulle vostre tavole, siamo convinti che molti di voi risponderebbero “il pane”. Si tratta infatti di un alimento fondamentale, che accompagna la storia dell’uomo da sempre, ricco di significati simbolici per tante culture diverse. Nella sua semplicità, il pane è vita, casa,
Bologna è conosciuta anche come la “grassa”, per la sua gastronomia ricchissima e basata soprattutto su maiale, salumi e pasta fresca ripiena, che spazia dal ragù alla mortadella, dai tortellini alle lasagne alla bolognese. Ma anche a dolci si difende bene: come dimenticare il “leggerissimo” fiordilatte bolognese, o l’opulento certosino, dolce di Natale per
Non solo cioccolato. La presenza delle Alpi, coi loro grandi pascoli, fa della Svizzera un paese vocato alla produzione casearia. Ne sono esempio le sue denominazioni d’origine, Emmentaler, Sbrinz e La Gruyère su tutti. Meno famoso, ma inconfondibile è il Tête de Moine AOP (che sta per Appellation d’Origine Protégée, l’equivalente della DOP italiana).
Jamón de bellota, de cebo da campo o pata negra? Se si pensa alla Spagna, una delle prime cose che viene in mente è senza dubbio il tipico prosciutto che si scioglie in bocca, dal sapore quasi dolce e il colore rosso vivo. Basti pensare che nella capitale, oltre ai famosissimi musei d’arte come
Se a Natale va in scena il classico dualismo tra panettone e pandoro, con l’approssimarsi della Pasqua ci si divide tra colomba e uova di cioccolato. C’è però chi la soluzione a questo annoso dilemma la trova scegliendo semplicemente… la pastiera! Nonostante si tratti di uno tra i dolci simbolo della tradizione campana, come
La focaccia di Recco è uno degli esempi più fulgidi di come una specialità culinaria possa diventare ambasciatrice di un territorio. Due sottili lenzuoli di pasta chiusi intorno a un cuore di crescenza fresca, con una spennellata d’olio appena prima della cottura per renderla leggermente croccante e dorata in superficie, deliziosamente morbida e formaggiosa
Tra i tanti prodotti enogastronomici della tradizione sarda ce n’è uno in particolare che ne sa catturare l’essenza concentrandola in un liquore. Stiamo parlando del Mirto di Sardegna, un estratto alcolico delle bacche di mirto, arbusto che cresce spontaneamente in tutta l’isola e che era noto già in tempi antichi per le sue innumerevoli
Avete mai sentito parlare della cotognata? Anche conosciuta come confettura di mele cotogne, è una sorta di confettura “dura” molto dolce e diffusissima soprattutto in Spagna e in Italia. Prepararla a casa prevede un procedimento lungo e laborioso, ma una volta pronta si conserva sottovuoto fino a circa due-tre anni. È proprio questo il
Siamo certi che gli amanti del buon cibo (e della buona carne!) saranno felici di sapere che stiamo per accompagnarli in un viaggio alla scoperta di una delle specialità più apprezzate del nostro Paese: la carne salada! Piatto tipico della zona meridionale del Trentino, racconta il sapore autentico di una terra in cui la
Cos’è il Bettelmatt? La risposta più facile e immediata è: un formaggio, di quelli da annoverare tra le più importanti produzioni casearie italiane. Ma non si sbaglia nemmeno nel definirlo uno scrigno di sapori capace di racchiudere anche un insegnamento secolare, ovvero quell’arte di fare formaggi rispettando il corso della natura. Una tradizione antica,
Mare, montagna, splendidi Parchi Nazionali e piccoli borghi: siamo in Abruzzo! Regione italiana situata tra il mar Adriatico e l’Appennino centrale, è meta di migliaia di turisti che non solo ne apprezzano i meravigliosi paesaggi, ma anche la sua lunga tradizione gastronomica che spazia dai famosi arrosticini al brodetto di pesce, fino a prodotti
I boschi hanno qualcosa di magico e regalano a chi ama avventurarsi al loro interno non solo una natura generosa e un silenzio monacale, ma anche prodotti unici: dalle bacche ai frutti di bosco, dai marroni fino ai pregiati tartufi e funghi, in particolare porcini. Tra questi ultimi, però, ce ne sono alcuni più
La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio rappresenta un patrimonio di tradizione e gusto che affonda le sue radici nel cuore dell’Abruzzo. Questa leguminosa è simbolo di un legame antico tra l’uomo e la terra, un esempio di prodotto agricolo d’eccellenza che racconta l’autenticità e la ricchezza del territorio da cui proviene. La produzione
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