Cosa pensa di Masterchef Sonia Peronaci? Secondo Chef Rubio, qual è il piatto più estremo dello street food italiano? Perché Carlo Petrini non é favorevole al TTIP? Esplorare gli ingredienti più autentici e genuini del lavoro e della personalità degli chef televisivi, fare chiarezza su fatti, eventi, decisioni che hanno un impatto sulla nostra salute e la nostra alimentazione sono gli scopi di questa rubrica dalla duplice personalità. Talvolta leggere, talvolta impegnate, le nostre interviste di volta in volta chiamano in causa i protagonisti del food per chiedere il loro parere su argomenti d’attualità e su dibattute questioni di carattere alimentare.
In una fresca serata di primavera, passeggiando per le strade di Modena con mio fratello, ho scoperto un locale, il “Rare Beyond Steak”, rinomato per le sue innovative proposte enogastronomiche. Qui ho avuto il piacere di incontrare e scambiare quattro chiacchiere con Oby, un giovane bartender noto per la sua creatività nella preparazione di
Formulare e presentare un menu in ospedale richiede un’organizzazione complessa e metodica che si tende a trascurare. Al di là degli addetti ai lavori, infatti, in pochi conoscono le procedure e le specificità che si nascondono dietro questo tipo di ristorazione. Dopo aver trattato il tema della ristorazione ospedaliera, a distanza di qualche anno
Nel mondo quasi una persona su tre nel 2020 non ha avuto accesso a un’alimentazione adeguata e continuativa anche a causa della pandemia, stando all’ultimo rapporto FAO 2021. Non è tutto, perché gli effetti dell’emergenza sanitaria e della conseguente chiusura delle scuole e dei servizi di refezione scolastica hanno evidenziato come bambini e adolescenti
Quella dei ragazzi di Casa Surace, la factory e casa di produzione nata nel 2015 che oggi conta più di 4 milioni di fan sul web, è proprio come sembra una di quelle storie di successo che nascono dalle “grandi mangiate” tra “grandi amici”. E lo stesso vale per il progetto che hanno realizzato,
Tutto iniziò nella pasticceria di Castenaso, il paese del bolognese in cui il Maestro Gino Fabbri, nel 1951, incontrò il mondo della pasticceria. Da lì in poi la strada fu segnata e mai più lasciata: anzi, il percorso di Fabbri è stato ed è costellato di successi e stima. Nel 1982 insieme alla moglie
Un nuovo modo di concepire la gelateria, che mette in realtà al centro la risorsa di base: il latte. Così, in un unico luogo, è possibile trovare il latte fresco di giornata e i prodotti che ne derivano: dai formaggi allo yogurt, fino ovviamente al gelato. Tutto realizzato in loco, utilizzando ingredienti di prima
I lunghi mesi di lockdown in casa hanno modificato la spesa degli italiani, che hanno scoperto i “negozi di prossimità” e trascorso più tempo di prima in cucina. Ma l’interesse verso il settore “food” nella sua versione casalinga non deve trarre in inganno. Come abbiamo visto, i primi dati a proposito dell’impatto del Coronavirus sull’agroalimentare
“Ripartiamo in sicurezza e rispettando le regole, facendo il possibile per prevenire e contrastare la diffusione del Covid-19, ma c’è bisogno di un supporto in più perché il settore della ristorazione sopravviva a questa emergenza.” A parlare è Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet, la sezione ristorazione di Confesercenti, che sottolinea come, da questa fase
Il mondo della ristorazione collettiva è tra quelli maggiormente coinvolti dagli effetti sociali ed economici della pandemia. Da un lato c’è la chiusura delle scuole, e di conseguenza delle mense scolastiche, dal 5 marzo, a cui è seguita la sospensione di molti servizi di ristorazione aziendale e commerciale, interessati dal Dpcm dell’11 marzo che,
Nella cultura italiana, non esiste pranzo o cena che si rispetti senza una degna conclusione a base di liquore (o amaro, vedremo più avanti che è la stessa cosa). Infatti, in molti ristoranti, addirittura, viene offerto un bicchierino di amaro insieme al conto. È cultura, è convivialità, è l’identità del nostro Paese, che dimostra
Come tutti sappiamo, il Decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo ha disposto la chiusura di molti servizi al fine di contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus, comprese le attività di ristorazione. Il lockdown quasi totale – che assicura però servizi di consegna a domicilio, oltre a mense e “catering continuativo su base contrattuale,
“Da mangiare con gli occhi”: potrebbe essere questo il mantra che accompagna una delle professioni più stimolanti, eppure meno note al grande pubblico, del settore food. Stiamo parlando dei food stylist, letteralmente gli stilisti del cibo, ovvero coloro che – per conto di aziende e agenzie – si occupano di rendere appetibile un prodotto
Se includere il panettone tra i prodotti tipici della Basilicata non è più da considerarsi un’eresia, lo si deve soprattutto a Vincenzo Tiri: trentottenne, figlio e nipote d’arte, il suo nome è da diversi anni in pianta stabile tra i più rinomati lievitisti italiani. Dal 2014 a oggi, il suo panettone tradizionale con uvetta e
Roma non può certo definirsi città del panettone, ma proprio dalla capitale arriva uno dei più importanti lievitisti italiani. Si tratta di Attilio Servi, re del panettone salato. Se oggi, infatti, parlare del dolce natalizio per eccellenza in chiave salata non fa più storcere il naso, come avveniva fino qualche anno fa, gran parte
Se ci si interessa al mondo dei panettoni artigianali in Italia, uno dei nomi che ricorre più spesso è quello di Alfonso Pepe. Un autentico Maestro del panettone, capace di raccogliere premi e riconoscimenti da oltre dieci anni e di entrare, già nel 1995, nell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. Andiamo a conoscere meglio colui
In Italia poche cose sono unanimemente apprezzate e condivise quanto le tradizioni gastronomiche. Tuttavia, anche le origini e l’autenticità di questo patrimonio sono messi in discussione, come abbiamo visto nella nostra intervista al professor Alberto Grandi sul suo saggio Denominazione di origine inventata. Ma i prodotti tipici italiani sono dei falsi storici? Le nostre
Si chiama Alessandro Croce e si sta affermando come uno dei migliori talenti nel mondo della pasticceria e, soprattutto, della gelateria. Una passione di famiglia, ereditata addirittura dal bisnonno paterno, che l’ha portato ad affermarsi per ben due volte alla tappa milanese del Gelato Festival Europa. Nel 2016 ha sbaragliato la concorrenza col suo
Poco prima dell’estate, ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con Alida Gotta. La chef torinese, che ha partecipato alla quinta edizione di MasterChef Italia, classificandosi seconda e di nuovo protagonista di MasterChef All Stars a fine dicembre 2018, supporterà infatti l’attività di Slow Food, promuovendo la sua campagna online su Wishraiser,
“La mia avventura in questo ristorante ha avuto inizio grazie ad un incontro casuale: una notte, di ritorno dal lavoro, ho incrociato Alessandro Pipero (il proprietario) a un semaforo. Sapevo che in quel periodo si stava chiudendo la collaborazione con Luciano Monosilio, il precedente chef, e gli ho proposto di andare a
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