La scuola non è solo il luogo fisico in cui si svolgono le lezioni: è anche – e soprattutto – un percorso di apprendimento completo per bambini e ragazzi, che affianca i genitori sotto molti aspetti. Assume quindi un significato e un ruolo molto più ampio, diventando un luogo di socialità, sicuro e protetto, in cui i più piccoli imparano a stare insieme, e acquisiscono le sane abitudini a tavola: in questo senso, il momento del pasto a scuola ha una vera e propria funzione educativa e sociale, oltre che una valenza nutrizionale.
In questi mesi, tuttavia, a causa dell’emergenza dovuta al Covid-19, a mancare è stata proprio la scuola in quanto luogo di ritrovo, e questo ha causato notevoli disagi agli studenti, ma anche ai genitori, che si sono trovati ad affrontare numerose difficoltà, trovandosi a dover scegliere, in alcuni casi, tra famiglia e lavoro.
In questa “fase 2” che ci vede tutti impegnati nella costruzione di una “nuova normalità”, abbiamo deciso di aprire uno spazio di riflessione e di dialogo per venire incontro alle famiglie. Nella sezione #NutriamoLaScuola, potrete trovare interviste, spunti e approfondimenti dedicati alle mamme e ai papà di bambini in età scolare, per pianificare insieme una ripartenza della scuola in totale sicurezza.
Dopo mesi di chiusura e incertezze, riaprono le scuole in tutta le Penisola, non senza difficoltà e nodi ancora irrisolti. Tuttavia la ripartenza è una priorità e un’urgenza educativa che non ammette procrastinazione. Il lockdown, infatti, oltre a generare un clima di preoccupazione, ha avuto un impatto concreto sulla vita delle famiglie italiane: come
A Reggio Emilia alcuni dei centri estivi che hanno avuto l’opportunità di aprire in sicurezza si sono trasformati in banchi di prova per immaginare come gestire al meglio la ripartenza della scuola a settembre. È il caso dei centri Estate Junior – Reggiana Educatori, Kaleidos e Don Bosco, dove gli spazi dedicati ai bambini sono
Tutti ci siamo domandati, almeno una volta, perché un determinato cibo piace e un altro no e quali sono i fattori che condizionano il “gusto” per ciò che portiamo in tavola. Di questo (e molto altro) si occupano i ricercatori dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che, insieme a CIRFOOD e a
“Il cibo è al tempo stesso il rapporto più intimo e pubblico che abbiamo col mondo”. A dirlo è Nicola Perullo, filosofo, professore ordinario di Estetica all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare di una delle esperienze più interessanti che i bambini e le bambine di tre
Sappiamo bene quanto la chiusura delle scuole a causa dell’emergenza Covid-19 abbia pesato e pesi ancora sulle famiglie in tutta Italia che sono, tuttavia, anche preoccupate dalla necessità di garantire un rientro negli spazi scolastici in sicurezza. Proprio questo tema è al centro di “Nutriamo la Scuola”, il progetto di CIRFOOD e Comune di
Quale cibo consumeremo nel futuro? Come sarà composto un pranzo nel 2050? Sono alcune delle domande che stimolano l’attività di ricerca del CIRFOOD District, il nuovo spazio dedicato alla food innovation promosso da CIRFOOD a Reggio Emilia dove proseguirà, nei prossimi mesi, l’iniziativa Nutriamo la Scuola. Una domanda che è stata posta anche ai
Una scuola nuova, innovativa e capace di ripensarsi e non una semplice ripresa delle attività. Sono d’accordo Anna Ascani, Viceministra all’Istruzione, e Patrizio Bianchi, Cattedra Unesco Educazione, Crescita ed Eguaglianza Università di Ferrara, già coordinatore del Comitato degli esperti istituito presso il Ministero dell’Istruzione per la ripartenza, intervenuti. Insieme a Raffaella Curioni, Assessora a
La pandemia ha richiesto a tutta la società cambiamenti importanti in termini di comportamento e nuove abitudini. Come abbiamo visto in queste settimane occupandoci del progetto “Nutriamo la Scuola”, quest’ultima è uno degli ambiti che più ha sofferto, coinvolgendo, in particolare, i bambini, le bambine e le loro famiglie. La chiusura delle scuole, infatti,
Si è conclusa il 16 luglio la Settimana del Cibo ideata nell’ambito di Nutriamo la Scuola, il progetto di CIRFOOD, Università di scienze gastronomiche di Pollenzo (UNISG) e Officina educativa, servizio del Comune di Reggio Emilia, che ha coinvolto i bambini e le bambine di tre centri estivi della città emiliana: Don Milani, Agosti
Il ritorno a scuola è fissato per settembre, con un rientro tra i banchi atipico per migliaia di bambini e ragazzi in tutta Italia e non soltanto. La prevenzione dei contagi da Coronavirus continuerà, infatti, a essere la priorità, e proprio su questo tema stanno già lavorando i direttori didattici, insieme a tutte le
Con la “Settimana del Cibo” entra nel vivo “Nutriamo la scuola”, l’innovativo progetto promosso da CIRFOOD, impresa italiana leader nella ristorazione scolastica, Comune di Reggio Emilia e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo per immaginare un ritorno in classe (e a mensa) in sicurezza. Dal 6 luglio, i bambini e le bambine
“Ricominciare in sicurezza” ecco la parola d’ordine che caratterizza il delicato periodo che stiamo vivendo, in cui assistiamo alla riapertura dei ristoranti e guardiamo, finalmente, alla riapertura delle scuole. Se la maggior parte delle misure di sicurezza adottate per far fronte alla pandemia, infatti, non è più in vigore, tra le poche ancora attive
L’emergenza globale di questi mesi ha colpito anche le famiglie italiane e a farne le spese sono soprattutto bambini e adolescenti che, secondo un’indagine svolta da 40 dB per Save the Children, sono oggi più esposti al rischio di povertà materiale, educativa e alimentare. Il necessario lockdown per arginare il rischio di contagio infatti,
Le scuole non riapriranno prima di settembre e per le famiglie italiane prosegue un periodo di grande difficoltà tra il lavoro, la casa e la cura dei figli. Un cambiamento che pesa soprattutto sulle spalle delle madri: secondo Save the Children, infatti, per il 72% di esse è aumentato il carico di lavoro domestico e
Con il Decreto Legge del 23 febbraio 2020, n.6, all’inizio dell’anno il Governo ha stabilito una prima serie di “misure urgenti per evitare la diffusione COVID-19”, che includevano, tra le altre, la “sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore,
Le scuole restano chiuse anche durante la “fase 2” e, anzi, si ripartirà a settembre. Nel frattempo è però cruciale, per chi lavora con bambini e ragazzi, trovare e sperimentare delle strategie per far sì che l’emergenza non rappresenti una totale battuta d’arresto in termini di attività didattiche, e non soltanto. Scuola, infatti, non
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