Per gli amanti del pesce, ma con una gustosità decisa, senza quel velo di piccante che può dar fastidio, il filetto di branzino in crosta di mais è l’ideale. Sapori di stagione freschi per un piatto veloce e ricco di sapori.
Cipolla di Tropea, ‘nduja e caciocavallo sono gli ingredienti principali di questo delizioso piatto made in Calabria. Semplice da realizzare, la ricetta paccheri cacio, ricotta e ‘nduja dà vita ad un primo piatto dal sapore deciso, da abbinare rigorosamente ad un vino del territorio che si leghi bene al piccante, in modo da pulire le nostre papille gustative. Incisivo
Siamo in Piemonte, e se si considera che tra Novara e Vercelli viene prodotto più della metà del riso italiano, non poteva mancare la ricetta della Brudera Vercellese. I veri protagonisti sono il riso e il maiale. Una preparazione che ci rimanda all’antico rito dell’uccisione del maiale. Questo risotto veniva infatti preparato nel giorno dell’uccisione del
Secondo piatto di sostanza ma non eccessivamente grasso (come in tutte le ricette, si sa, basta non abbondare), che ricorda il profumo della costa tirrenica, del pescato di giornata e la semplicità della cucina che non ha sapori di equiparabile eccellenza: questo è il branzino all’isolana.
E’ una ricetta della mia zona, la città di Formia. Si prepara soprattutto nel periodo di Pasqua. L’ho assaggiata per curiosità e mi è piaciuta molto. Ho provato a farla e, con queste dosi, sono venute 2 belle trecce.
Terra di contrasti e di forti armonie, la Basilicata o “terra di re” (è questa l’etimologia del nome) ha conservato un forte legame con la cultura agricola e pastorale. Nelle ricette la fanno da padroni i formaggi (molti quelli di pecora), i salumi e le verdure che cucinate in mille forme, sono alla base di
E’ un piatto piemontese che ancora si gusta in occasione di qualche sagra paesana. Una volta era preparata con una varietà di ceci neri provenienti dal Medio Oriente e oggi sostituiti da quelli nostrani. Il risultato è ancora migliore. Qui, nell’astigiano, la tradizione rurale ha lasciato un forte e concreto segno nella vita di tutti
Questa minestra marchigiana è tradizionalmente legata alla primavera. Una volta, quando ormai i raccolti primaverili erano pronti, si dava fondo ai prodotti ancora esistenti e conservati per dare fondo a quelli più freschi. A Ripatransone si preparava questa gustosa minestra chiamata, appunto, ciavarro, e il I° maggio era il giorno prescelto. Il Paese, posto sul doso di una
Erano due piatti della miseria: i fagioli, la carne dei poveri e la polenta, che per secoli è stata l’unica risorsa contro la fame. Quando i modenesi ebbero l’idea di unirli in un solo piatto, scoprirono che due povertà potevano trasformarsi in una ricchezza. Soltanto un sortilegio poteva trasformare questi due cibi poveri in un piatto
Ho inventato la ricetta degli Spaghetti Pomodorini e Cozze pochi giorni, fa con i pomodorini cresciuti sulla mia balconata. E’ piaciuta molto sia a me che a mio figlio, tanto che mi ha chiesto di ripeterla ogni venerdì fin quando le cozze saranno buone.
Piatto unico o primo piatto? E’ una domanda alla quale solo l’appetito può rispondere. Pellegrino Artusi nel suo La Scienza in cucina e l’arte del mangiar bene (1891) considerava la trippa un “cibo poco confacente agli stomaci deboli e delicati, meno forse quella cucinata nel milanese, i quali hanno trovato il modo di renderla tenera
E’ considerata dai liguri come l’uso più antico di cucinare il pesce. Nata da origini popolari e cucinata con il pesce avanzato o comunque con l’ultimo rimasto al pescivendolo prima della chiusura, con questi si cucinava una zuppa semplice e gustosa cui veniva a volte aggiunto lo stoccafisso e anche verdure. Tutto dipendeva dalla relativa
Nella bella e oggigiorno tanto danneggiata città de L’Aquila è considerata una delle specialità caratteristiche. Questa minestra si può preparare con pane a dadini oppure alle volarelle, caratteristici quadrucci di pasta all’uovo che vengono appositamente fritti. Il curioso nome probabilmente proviene dalla particolare leggerezza; infatti quando si friggono sembra addirittura che volino. E’ il piatto
Ricetta piacentina, uno dei pochi piatti emiliani a base di riso. Piacenza, posta al crocevia di quattro regioni ha subito influenze liguri, lombarde e piemontesi. Due importanti tradizioni si sono di volta in volta ignorate o integrate: quella contadina e quella legata agli ambienti nobiliari ed ecclesiastici. Questo ultimo filone si è andato via via
Strano termine dialettale umbro per designare questa ricetta. Sicuramente onomatopeico, che ricorda il rumore della pentola che bolle piano piano. Una volta il lardo era l’unico grasso di base in ogni tipo di preparazione culinaria. Il maiale era il condimento per il pasto di tutti i giorni e l’Umbria in quanto a prodotti di salumeria
Questa volta tocca al Lazio presentarci una zuppa che ricorda un po’ l’acquacotta. Il territorio da dove deriva è l’attuale agro pontino, ma fino all’inizio del secolo scorso era un territorio acquitrinoso/paludoso e malarico e quindi scarsamente popolato: quasi esclusivamente pastori e carbonai. Ma con la bonifica (circa 1930) il terreno più fertile ha dato
Oggi tocca alla Sicilia fare gli onori di casa, e precisamente con l’isola di Lipari. La leggenda racconta che Lipari apparisse a Ulisse (strana casualità con il mio cognome) come una terra da favola. Ancora oggi Lipari, la più grande delle isole Eolie è luogo di grande bellezza e colori: bianco per le cave di
L’arrivo delle patate novelle ad Aprile, suggeriva al mondo contadino un piatto leggero e saporito: in Puglia lo chiamavano “risu e padane” e cuoceva spandendo nei vicoli un profumo delicato, morbido ed invitante.
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