Strano termine dialettale umbro per designare questa ricetta. Sicuramente onomatopeico, che ricorda il rumore della pentola che bolle piano piano.
Una volta il lardo era l’unico grasso di base in ogni tipo di preparazione culinaria. Il maiale era il condimento per il pasto di tutti i giorni e l’Umbria in quanto a prodotti di salumeria e carne di maiale non teme confronti. Basta pensare alla città di Norcia, circondata dalla singolare cinta a forma di cuore, nonché vera capitale della salumeria italiana.
L’arte della salatura e insaccatura nasce nel medioevo, quando i monti umbri erano ricoperti da alte querce i cui frutti, le ghiande, servivano a nutrire i cinghiali e i più domestici maiali.
Nella tradizione gastronomica non può mancare la pasta fatta in casa.
Rimane solo da ascoltare il lento sobbollire del blò blò.
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Portata Primi
Cucina Ricette regionali
Porzioni 6 persone
Ingredienti
- 450 gr farina
- 2,5 dl acqua per la pasta
- 100 gr lardo stagionato
- 2 spicchi aglio
- 1 mazzetto maggiorana fresca
- 250 gr passata di pomodoro
- 100 gr pecorino di Norcia
- q.b. sale
- q.b. pepe
Istruzioni
- Setacciate la farina sulla spianatoia e impastatela con l’acqua.
- Lavorate l’impasto energicamente per 15 minuti, poi avvolgetela in una pellicola per alimenti e lasciatela riposare 30 minuti.
- Tirate con il matterello una sfoglia non troppo sottile. Fatela asciugare, arrotolatela e tagliatela in strisce sottili di qualche millimetro (2 o 3).
- Tritate insieme l’aglio e il lardo e metteteli a rosolare in una casseruola a fuoco basso, mescolando con un cucchiaio di legno.
- Quando il lardo sarà perfettamente sciolto, unite la passata di pomodoro, 1,5 l di acqua bollente, salate e pepate.
- Fate cuocere il condimento per 1 ora a fuoco basso.
- Versatevi i tagliolini, alzate la fiamma per far riprendere bollore e proseguite la cottura fino a quando la pasta sarà cotta al dente.
- Grattugiate il pecorino. Non avendo a disposizione il pecorino di Norcia, potrete usare il pecorino sardo non troppo stagionato.
- Togliete la casseruola dal fuoco a cottura ultimata (ricordate che è una zuppa e non una pastasciutta), spolverizzate con il pecorino e con le foglie di maggiorana fresca sminuzzata.
- Versate la minestra nelle scodelle individuali e servitela subito ben calda.