Dolce che ha accompagna i miei carnevali da quando sono piccola. E’ uno dei cavalli di battaglia di mia mamma, che viene riproposto anche in altri periodi dell’anno come comfort food nei momenti di necessità. A suo dire, è un po’ complicato prendere dimestichezza con questo genere di impasto, soprattutto se non si è abituati
Ricetta di mia sorella e da lei trascritta. L’ho preparata per il pranzo domenicale. E’ un dolce decisamente semplice, ma di quelli che quando sono ancora in forno riempiono già la casa di profumo.
Ricetta preparata con la tecnica del Falso magro tipicamente siciliano, ed utilizzando un cotechino avanzato dalle festività natalizie e del prosciutto di Praga. Risultato eccellente.
E’ un antipasto di sicuro effetto. Ho avuto modo di provarlo proprio ieri sera in un ristorante di Modica (che ho già segnalato) per la cena di saluto ad un collega Docente che è andato in pensione. Siccome ormai mi conoscono, prima ancora che io chiedessi la ricetta il proprietario-chef me l’ha portata bell’e scritta.
Ottima torta rustica sarda, vegetariana e anche disintossicante grazie alla presenza del tarassaco (in sardo: tzikoria, pissalettu o graminzone) e del carciofo (in sardo: cartzofa o carciofa). Il tarassaco, conosciuto in italiano anche col nome di dente di leone o piscialetto, e il carciofo, sono noti dall’antichità come disintossicanti del fegato e recentemente utilizzati per
Questa è una torta che mia zia faceva sempre per noi bambini e poi per i miei figli. Il nome della ricetta checca deriva da cake ma che mia zia ha graziosamente sicilianizzato.E’ una ricetta semplice adatta per la prima colazione.
Un dolce semplice adatto alla colazione o alla merenda ed ottimo per utilizzare la frutta di stagione. La ricetta mi è stata suggerita da una mia collega. La base della torta è quella che la mia collega chiama la torta sei vasetti perchè utilizza i vasetti vuoti dello yogurt come misurini di dosaggio degli ingredienti.
Così lo preparava mia madre. E’ un modo diverso di preparare il coniglio che in Sicilia si prepara quasi esclusivamente alla stimpirata (sostanzialmente all’agrodolce rosolato con carote, cipolla, sedano, patate, peperoni, olive verdi e condito con aceto, zucchero e menta). Io l’ho preparato per il pranzo dell’Epifania.
Preparato come antipasto tiepido per il cenone di fine anno. Anziché utilizzare la pasta sfoglia già pronta, ho voluto preparare una pasta per avvolgere il ripieno sulla base di una ricetta che mi ha suggerito la mia amica Enrica. E’ una ricetta molto pratica, perché gli strudel si possono preparare con largo anticipo e poi riscaldare
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