Risotto al lardo e rosmarino, con cialda di parmigiano
Certo il lardo non ha la dote della leggerezza, ma ne mettiamo il giusto senza abbondare.
Certo il lardo non ha la dote della leggerezza, ma ne mettiamo il giusto senza abbondare.
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Mancano poco a Natale, siete (volendolo) ancora in tempo per allestire questa superba pietanza, una volta cara a tutti i popoli settentrionali, magari in sostituzione o alternativa al Cappone in brodo (magari poi rosolato). Scegliere una tacchinella giovane, dal peso proporzionato al numero di commensali, ma non al di sotto dei 2 ½ – 3
Un secondo elegante ed economico, perfetto per la cena, rigorosamente di magro, della Vigilia. Si tratta di un pesce allevato, e non nei nostri mari, ma che arriva nei nostri mercati ormai con sistematicità, e non manca mai sotto le feste. Parliamo del salmone, che pur non essendo selvaggio (quello da noi si trova solo
Oggi cuciniamo il coniglio, animale dalle carni gustose ma soprattutto leggere. In questo caso l’ho impreziosito con del Nero d’Avola e con delle spezie e degli aromi molto saporiti.
Per una cena veloce e leggera.
A casa mia diciamo sempre: sempre poche…………….
Ovvero Filetto di maiale con composta di mele grammy smith aromatizzata al rosmarino e strudel croccante di rape e lardo.A dispetto del nome lunghissimo 🙂 è un piatto molto semplice da preparare e gustoso con una giusta armonia di sapori e consistenze, il sapido, il dolce, il piccante, l’amaro e il croccante.
La ricetta è una variante, altrettanto gustosa, del coniglio alla cacciatora.
Questa ricetta della cuoca Valeria Dal Zovo è suggerita ai lettori del Giornale del Cibo da Fair Trade Italia.Nella preparazione, infatti, sono utilizzati i prodotti del commercio equo solidale.
Sella di maialino cotto in olio extravergine del Garda con capperi di Pantelleria e pomodorini datteriniRicetta dello Chef Ferruccio Girelli Consolaro del Ristorante Il nido delle cicogne di Castelnuovo d/g (VR) Questa ricetta appartiene al Ricettario della Cucina Nazionale Italiana
Questa è una mia versione del piatto simbolo di Fulvio Pierangelini, pluristellatissimo chef e patron del ristorante il Gambero Rosso di San Vincenzo, ridente cittadina sulla costa Tirrenica in provincia di Livorno. Come tutti i piatti famosi, la leggenda narra che nacque per caso in un giorno di chiusura del ristorante con l’arrivo improvviso di
questo piatto assai gustoso (se si prepara con grazia) è adatto a un pranzo in piedi o per un finger food in un buffet, con uno stecchino infilato, insieme a verdure grigliate a piacere.
Ho cercato nel ricettario un arrosto in crosta, ma senza successo. Forse non ho cercato bene, ma non mi sembra. E d’altra parte, mi sembra strano che in un Sito come questo manchi uno dei piatti più classici della cucina classica. Per cui, ammesso che davvero non ci sia, vi racconto come lo faccio io.
Semplice semplice…… buona e profumata…… Abitando al mare, ed avendo un padre ed un fratello appassionati di pesca, capita che se la giornata è propizia si riesca a pescarla. L’ultima pescata era a misura individuale. So che può raggiungere dimensioni ESAGERATE.
L’ideale per cuocere le patate con la buccia sarebbe sotterrarle nude e crude nella cenere calda con sopra un po’ di brace nel caminetto o in un braciere hanno tutto un profumo e un sapore particolare, ma per chi non dispone di cenere calda può ricorrere al forno di casa.
Ottima e saporitissima ricetta per gustare il coniglio secondo una vecchia tradizione volterrana.