Le schille è il nome che in Romagna viene dato a quei gamberetti piccolissimi e trasparenti(Palaemon serratus) o più comunemente gamberetto delle rocce, che nel periodo più caldo dell’estate si radunano alla superfice del mare lungo le scogliere, formando delle vere e proprie fiumane. Si cucinano fritti e, si mangiano intere con guscio e tutto.
E’ una ricetta che ho gustato al buffet della stazione ferroviaria di S. Stefano di Magra, nel 1975 quando appunto lavoravo nella vicina La Spezia. Semplice e dal sapore robusto, risulta appetibile tutto l’anno. Io la indico come ricetta toscana, ma è tipica di tutta quella fascia che va dalla Versilia, allo Spezzino passando per
Le capesante si possono sostituire con pesce da frittura e si possono aggiungere anche zucchine tagliate a filetti. In questo caso l’antipasto può essere utilizzato come secondo piatto.
Ricetta postata da Epsilon.Chiara nella sezione della cucina dal mondo di Turistipercaso.itEcco qualcosa di super americano! Un dolce adatto a brunch e merende!
Piatto esclusivo della gastronomia siciliana universalmente noto, deve il suo nome al fatto che fra i suoi ingredienti, oltre alle olive e la cipolla, nella cucina baronale, c’era il pesce capone. La cucina povera, per ovvie ragioni, sostituisce il pesce con le melanzane e aggiunge qualche altra verdura. Addirittura a Bivona, paese produttore di profumatissime
Era un piatto comunissimo in tutte le case dei quartieri poveri di Firenze, anche se all’epoca veniva cucinato più per economia che perchè piacesse, tant’è che i fiorentini se ne vergognavano, e, se si voleva offendere una persona, la si apostrofava dicendogli che: era venuto sù a brodo di lampredotto. Lo si vendeva a fiaschi
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