Come già scritto in tanti post il Lampredotto è la tipica trippa fiorentina, a differenza delle altre città italiane dove i 4 stomaci del manzo son chiamati tutti trippa a Firenze si mantengono i 4 nomi distinti e si cucinano in modi diversi per ogni taglio. Il lampredotto corrisponde al quarto stomaco chiamato in gergo
Al palato sentirete la freschezza e la fragranza del pesce mista alla crudità degli spinaci, la morbidezza e il sapore della cipolla, il piccante dal monovarietale Raggia, cui amaro verrà coperto e annullato dall’acidità della vellutata.
La Filascetta è una focaccia tipica lombarda, nel particolare di Dongo, paese del Lago di Como. Il formaggio che si utilizza per questa ricetta fila, da qui il nome Filascetta.
La quantità di acqua deve essere sufficiente a coprire il farro, se desiderate una consistenza più liquida aggiungete acqua a vostro piacere. Potete accompagnare la minestra con delle fette di pane abbrustolito.
Se preferite un sapore più forte, potete sostituire le due cipolle con uno scalogno e un abbondante manciata di erba cipollina.Ricordate di preriscaldare il forno.. a 200°
Questa ricetta pare sia stata creata dai monaci certosini. La cui regola (cosi era anticamente) esigeva il magro per tutta la settimana fatta eccezione per la domenica. Oggi questo risotto viene preparato in modi diversi, con carni e altri ingredienti che variano sempre.
E’ un’antichissima ricetta della Toscana centrale, di derivazione turca, lo si capisce dal nome che deriva dal creco antico karabòs che significa guscio, nome che veniva dato ad alcune piccole imbarcazioni che avevano la forma di una ciotola o di un guscio rovesciato, nel XI fino all XIII sec a Firenze arrivavano folte maestranze dalla
Ricetta di Orsagiuliva….in onore della mia mitica nonna, oggi 94enne superlativa e lucidissima, che nacque e crebbe ad Alessandria d’ Egitto, pur di origini italianisssssime.
Da una ricetta della zia Giulia, una comoda conserva da utilizzare per preparare un rapidissimo brodo vegetale ogni volta che ne abbiamo bisogno: basterà scioglierne una dose nell’acqua bollente. Per la quantità suggerisco di regolarsi secondo i propri gusti. Le dosi indicate sono sufficienti per circa 600 gr di preparato.
Anticamente a Verona c’erano diverse battaglie di cavalieri, la povera gente in quelle occasioni raccoglieva dai campi di battaglia le carcasse dei cavalli e li metteva a stufare con cipolle ed amarone per almeno un paio di giorni ed in quell’occasione preparavano con le patate degli gnocchi con il quale condivano il companatico. Nacque così
E’ una ricetta povera con ingredienti che si possono avere sempre in casa) Le zuppe, i brodi e i passati appagano il bisogno del corpo di liquidi, è un cibo leggero e nutriente, fa bene allo stomaco ed è digeribile. Si possono preparare nelle sere fredde d’inverno in particolar modo, quando non si ha nulla
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