Ricetta di Orsagiuliva.Semplicissima ricetta in cui il gusto del nostro primaverile delizioso verduro multicolor (verde, spettacoloso nella snella versione selvatica; o violetto, delicatissssssimo-delle mie partine-; o albino (che io amo un pò meno)), viene esaltato particolarmente.
Queste frittatine sono molto comuni a Napoli, fanno parte della rosticceria tradizionale insieme ai crocchè di patate, alle pizze fritte e ai calzoni ripieni. Con un contorno di verdure sostituiscono un pasto.
In questo primo la cottura delle trofiette viene completata direttamente in padella, con i frutti di mare in modo che ne possa prendere tutti i profumi.
In sardo ravioli si dice in tanti modi: cullungiones, currugionis ecc. Dalle mie parti si dice currugionis ed è così che li chiamo. Nel paese di mia madre (credo anche in altri) vengono conditi con il sugo di pomodoro semplice, senza troppe cose, solo pomodoro, basilico e olio extra. Si scolano con delicatezza e si
Primaverile e saporita variante per la calamarata, un formato di pasta particolare, originaria di Gragnano (Na), a forma di grosso anello, proprio come risultano i calamari quando si affetta la sacca della testa.
Il titolo completo di questa ricetta è Mezze Penne all’Ortolana con Pesto Leggero al Basilico. E’ una ricetta veloce e semplice molto colorata e piena di profumi perfettamente intonati con la stagione primaverile
Ricetta di Orsagiuliva….se migliorasse il tempo in questo inizio di Primavera, e trovando l’elemento principe di questo piatto a prezzi abbordabili e non simili a quelli del caviale mitusò, vi rendereste conto di quanto sia squisita questa facile preparazione.
Questo fresco e stuzzicante piatto, che praticamente si consuma tiepido, l’ho provato presso amici Turchi. Se volete mangiarlo freddo, vi consiglio di utilizzare pasta corta: si presta senz’altro più di quella lunga. Un connubio perfetto, secondo me, è quello tra salsa di portulaca e gnocchetti sardi.
Gli Gnudi sono un piatto tipico della Toscana, in particolare della zona di Siena e di Grosseto. Vengono chiamati così perché non hanno nessuna sfoglia che ricopra il loro ripieno, a base di ricotta e spinaci: in Toscana il termine gnudo viene utilizzato infatti per indicare qualcosa di nudo, spoglio. Questa ricetta fa parte della tradizione
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