In effetti non so quale sia il nome di questa ricetta gustata in una piccola trattoria sulla Sila. Il nome spaghetti alla tarantella l’ho dato io pensando ai tarantolati, tanto erano piccanti..nonostante piangessi nel mangiarli, non riuscivo a smettere da quanto erano buoni.
Piatto assaggiato per il Capodanno 2005 in Valle d’Aosta, e poi rifatto appena tornato a casa. Si tratta di normali crespelle preparate con il tradizionale impasto all’uovo e poi farcite con una fonduta un po’ più densa del normale. Il tutto poi gratinato in forno e servito con una macinata di pepe fresco e di
E’ il più tipico dolce siciliano: tant’è che quando si pensa alla Sicilia la prima cosa che viene in mente della sua gastronomia è proprio il cannolo. Un tempo costituiva il coronamento del pranzo di carnevale, ed era appannaggio delle famiglie più abbienti. Il sacerdote palermitano Don Stefano Beneficiale Melchiorre in un poemetto in vernacolo, pubblicato
La particolarità di questo dolce – che è sostanzialmente un panzerotto – sta nei suoi ingredienti e nel fatto che lo si trova solo a Modica. E’infatti, insieme alla nostra particolarissima cioccolata, il dolce tipico della città. In altri paesi e città limitrofe ci sono tentativi di riproduzione, ma le migliori restano sempre quelle prodotte dai
Uno dei dolci tipici della mia personale tradizione familiare è quello che in casa e nel parentado – che ci è sempre andato a nozze – abbiamo sempre chiamato Torta di Banane. In effetti, proprio una torta non è, se per torta voi intendete un dolce tipo crostata o Sacher Torte. Però è bella. E’
Angelo è un maturo signore, romano de Trastevere, nato e vissuto in uno dei più noti vicoli di questo quartiere, che dalle passate generazioni ha ereditato, oltre alla grande abilità in cucina, anche una caratteristica curiosa: in casa, non solo per le feste ma anche nella quotidianità, esattamente come faceva suo padre, e come ora
Quella che vi propongo oggi, è una variante del Pasticcio di carne che ho postato un paio di giorni orsono. Naturalmente è fatto per gente cui piace il fegato. Una volta, il cosiddetto Quinto quarto era considerato una gioia per i palati di gourmets autenticamente affezionati ad una cucina rustica ma quanto mai saporita. Comprendeva
Un pò laboriosa ma ne vale la pena. l’ho mangiata in Toscana e me ne sono innamorata, mia sorella (robipac) ha assaggiato la mia versione… ci dirà lei 🙂
Questa è una delle ricette più antiche della cucina toscana, la si fa risalire, con le dovute modifiche, all’epoca etrusca.E’ una via di mezzo tra un biscotto ed una torta, ottima da sola ma eccezionale tocciata nei vini passiti, ed è anche semplicissima da fare!
Nome completo: Pappardelle al ragù di piccione (o quaglie) e pesto di rucolaQuesto piatto lo propone Silvio Galizzi patron di uno dei migliori ristoranti di Lugano al Portone, ristorante citato nelle guide internazionali Europee.
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