Questa ricetta mi riporta indietro nel tempo a quando ero ragazzina e andavo nei campi con donne esperte a raccogliere “la minestra spersa”che erano le cicorielle selvatiche, qualche bietolina ed il finocchietto. Non era così facile come potrebbe sembrare, ma davvero soddisfacente quando riempivamo la borsa di stoffa che serviva a contenere la verdura.
Piatto unico, tipico della cucina pugliese, tramandato di generazione in generazione. È composto da ingredienti poveri della tradizione contadina, le fave secche decorticate e la cicoria selvatica. La dolcezza delle fave ed il gusto deciso ed un po’ amaro delle cicorie danno vita ad un connubio di sapori.
Questa volta tocca al Lazio presentarci una zuppa che ricorda un po’ l’acquacotta. Il territorio da dove deriva è l’attuale agro pontino, ma fino all’inizio del secolo scorso era un territorio acquitrinoso/paludoso e malarico e quindi scarsamente popolato: quasi esclusivamente pastori e carbonai. Ma con la bonifica (circa 1930) il terreno più fertile ha dato
Ora che finalmente la primavera sembra davvero arrivata, quanto meno sotto il profilo dei suoi prodotti ortofrutticoli è arrivata anche l’ora delle fave e pecorino.Questa ricetta è un’ottima passata di fave verdi ideata da Peppuccio Lucifora e servita come antipasto in ciotoline ad una cena organizzata dall’Ordine degli Avvocati in cui lui aveva curato il
La harira è la zuppa della condivisione: rompe il digiuno e viene consumata qusi tutti i giorni durante il mese del Ramadan in Marocco. Questa ricetta appartiene a Hajjoub e Hanane Bouzbda da generazioni. Gli ingredienti indicati con l’asterisco appartengono al Commercio Equosolidale.
Oggi a pranzo ero solo e mi è venuta voglia di prepararmi un risotto utilizzando le fave stufate che avevo in frigo (poco più di una porzione) e un residuo di pecorino sardo (70-80 grammi) diventato buono da grattugiare. Indicativamente quelle che seguono sono le dosi per 4 persone.
Questo Pesto di Fave Verdi l’ho provato sabato sera, preparato da una nostra amica che ha una cognata genovese. Il perché si chiami Marò non lo so e non ho trovato nulla in merito. So che nasce come piatto contadino, utilizzato per condire il pane raffermo tostato. Mi si dice che se viene preparato nel mortaio
L’abbinamento ricotta-fave verdi è uno dei tradizionali ripieni delle focacce modicane (le scacce). Avendo in frigorifero della ricotta e delle fave verdi già stufate, ho mescolato i due ingredienti per farcire un disco di pasta brisèe ripiegato, poi, a mezzaluna. Questo è quello che ho fatto io. Qui di seguito, però, trascrivo il procedimento come
Mi hanno regalato un bel quantitativo di fave fresche, ancora nei baccelli, provenienti dall’Italia (io vivo in Germania). E subito ho fatto questa pasta con le fave, per me buonissima, che è stata apprezzata da tutta la famiglia. La ricetta è semplice e il risultato è superlativo. E poi le fave sono un ottimo alimento
Piatto decisamente primaverile, nella versione castellana la ricetta prevede l’uso della lattuga e dei piselli. Io l’ho voluta modificare perchè, essendo ghiotta di fave e soprattuto di carciofi non ho voluto coprire con altri ingredienti il loro sapore, che tra loro peraltro si sposano benissimo.
Quest’insalata nella sua semplicità offre sensazioni molto gradevoli e inattese, in particolare per la presenza del grano – che a mio avviso è più soddisfacente del riso- ma soprattutto delle fave associate alla scamorza affumicata (o alla provola ragusana affumicata). Me l’ha proposta ed insegnata la mia amica e collega Dora (anche lei una brava
Tra gli “avanzi” del pranzo del 1° maggio avevo a disposizione un po’ di fave fresche, però già un po’ durette e, quindi, difficili da consumere con il pecorino o con il caciocavallo primosale. Tantomeno avrei potuto stufarle con la cipolletta ed il prezzemolo. Sempre tra gli avanzi un bel pane casareccio modicano di quello
Scartabellando tra i miei appunti di cucina, ed avendo ospiti per il 25 aprile, ho ritrovato questa ricetta di una torta salata che è possibile consumare sia fredda (buona!), sia calda (ottima!). Eccovela!
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