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I Finger Food

Adriana Angelieri

Finger food, ovvero l’arte di mangiare in punta di dita. E naturalmente di cucinare boccononcini adatti a questo scopo. Il finger food ha ormai conquistato aperitivi, feste e vernissage arrivando ad occupare un posto di primo piano perfino nei matrimoni più chic. Negli ultimi anni è diventato una vera e propria moda, un modo di stare insieme originale, pratico ed estremamente informale. Addio a tavole imbandite con un armamentario di posate e stoviglierie, addio alle tovaglie di pizzo e al rigoroso bon ton della tavola. Si mangia in piedi e rigorosamente con le mani!
Il finger food piace proprio a tutti: per il ristoratore è un’occasione per rinnovarsi e un modo per dare sfogo alla fantasia degli chef. E’ pratico per l’ospite perché i cibi vengono serviti in comodi contenitori usa e getta. Ore o ore a lavare i piatti diventano così un ricordo lontano. E per i golosi è una vera e propria goduria: spizzicando qua e là, passando da un crostino a una polpetta, si possono assaggiare preparzione molto diverse tra loro (benvenuta vaietà di sapori!) e senza neanche grossi pesi sulla coscienza per via delle porzioni super – mini. Se poi sono tante…chi se accorge?

Le origini

gamberi crudiIl finger food ha riscosso da subito un enorme successo, divenuto una vera e propria arte con tanto di vademecum e competizioni che ne premiano la perfetta realizzazione.
Nato ufficialmente nel 2002 all’ Expo-Gast di Salisburgo, il termine finger food si è diffuso rapidamente diventando di uso comune.
Nonostante si sia diffusa in tempi recenti, la tradizione di mangiare piccoli bocconi con le mani  vanta antenati illustri nella cultura culinaria di molti paesi: già dall’inizio del ‘900 i francesi avevano i loro canepés, sottili fette di pane tostate o fritte ricoperte di ingredienti saporiti,  nè mancano altri esempi come le picadas argentine e le deliziose tapas spagnole. I chicken nugget (bocconconi di petti di pollo impanati e fritti) sono presenti nei banconi dei bar statunitensi già dal 1950, mentre la cucina di stradaitaliana che significa più che mai mangiare in piedi e con le mani, risale alla notte dei tempi. La cucina contemporanea, insomma, ha solo raffinato le preparazioni e le ha allargate agli ormai famosi “biccherini” colmi di insalate e altre preparazioni di solito più abbondanti. A rigor di termini, sono un’eccezione perchè , in realtà il conteniuto dei biocchierini non si consuma con le dita ma con mini posate usa e getta.

La preparazione

Come si prepara un finger food  a regola d’arte?
Anzitutto occorre cucinare piccole porzioni che possono essere mangiate in un sol boccone. Date sfogo alla fantasia:l’importante è cucinare stuzzichini da mangiare senza le posate. La composizione finale può comprendere liquidi, salse e gelatine, così come gli ingredienti possono essere sia crudi che cotti.  Non rompetevi il capo cercando di creare ricette elaborate perché il finger food deve essere facile da realizzare e senza comportare tempi di lavorazione troppo lunghi.Infine lo sappiamo, anche l’occhio vuole la sua parte: ecco perché il finger food deve presentarsi dignitosamente, come una piccola opera d’arte.

Le nostre Ricette

gamberetti impastellatiCucinare il finger food non deve essere un gesto banale, occorre fantasia e voglia di sperimentare. Provate i bocconcini di pollo fritti e vedrete che risultato! Se invece volete stupire con ricette di mare vi consigliamo i gamberoni su passatina di ceci calda, le cappesante al forno con pomodorini e porri alla sarde, il polpo bollito alla siciliana,code di gamberi al cartoccio, i blinis alla marinara oppure irollitos de sardinas. Infine potete prendere spunto da questa lista di ricette presenti sul nostro giornale: crostini al lardo di colonnata, erbazzone reggiano, quiche al gorgonzola e pere, spuma di mortadella, arancini di carne, patate duchesse, polpettine al ragout di verdure, panelle, olive ascolane, polpette di cavolfiore, ventagli coloratimuffin salati ai pomodorini secchi, frittatine di pasta, bocconcini di gateau di patate e broccoletti con salamini piccanti, finger food di baccalàsupplì ai peperoni e capperi, melanpizza, crostoni di pane con salame di burro insaporito, tortini mediterranei,frittata con molliche di pane, sarde in forma, rotoli prosciutto asparagi e fontina, strudel di salmone e ricotta, barchette di belga ai formaggi, fiori di zucchine ripieni di crema di melanzane piccante, crostini al pesto di fave, gattò di patate aria del continente, spiedini di melone e prosciutto crudo.

E il dessert? Ricordatevi che il finger food non è mai riferito ai dolci per quali già esiste la consolidata tradizione della  pasticceria mignon.
Infine sbizzarritevi nella scelta di bicchierini, cucchiai, forchettine, spiedini di bambù, barchettine di legno… il  mercato offre ormai una svariata scelta di contenitori monoporzione.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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