Adriana Angelieri

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Calvae

A Satriano di Lucania vi segnalo il ristorante “Calvae” gestito dal bravo chef Luciano Pepe. Sono ottimi gli antipasti: pizza pane con lardo, pecorino di Moliterno arrostito con il miele, scamorza arrostita con porcini trifolati. Anche qui troverete i formati di pasta tipici della tradizione lucana: cavati mollica e noci, ravioli al tartufo, strascinari (simili

Il caminetto

Al ristorante “Il Caminetto” a Tortora (Cs) la cucina è calabrese autentica, familiare e squisita. L’oste è come la sua cucina, naturale, genuino e diretto.

Agriturismo cupiglione

Nel ristorante dell’Agriturismo Cupiglione la cucina è tradizionale calabrese, con salumi, pasta fatta in casa, carne di maiale e di agnello. Le materie prime usate sono prodotte dall’azienda agricola, l’ambiente è di famiglione riunite con la voglia di mangiare bene e passare una serata divertente. Chi vuole provare l’ebbrezza del palcoscenico può anche cantare in

Trattoria “da lillicu”

Da Lillicu l’atmosfera è quella dell’osteria da angiporto. I clienti sono prevalentemente borghesi con la voglia di essere trattati da proletari e Lillicu li accontenta facendoli mangiare insieme su grandi tavoli di marmo, senza tovaglia e con un servizio cameratesco. La cucina è di pesce con grande attenzione alla tradizione cagliaritana. Si trovano le lumache,

Agriturismo montepaolo

Qualche anno fa Annamaria Bassi si è impegnata nel restauro di una masseria del ‘500 nella Campagna di Conversano. Poi ne ha ricavato un agriturismo “di charme” che lei conduce con la grazia di chi è abituato a ricevere gli amici a casa e non i clienti di un pubblico esercizio. Inutile dire che anche

Azienda agrituristica tenuta di roccadia

Alfio Torrisi e Pietro Vacirca gestiscono il loro agriturismo animati da un’autentica vocazione all’ospitalità. Per intenderci sono del genere “angeli custodi coccolatori”, pronti a venire incontro alle esigenze dei loro ospiti e a prevenirne i desideri e le necessità. L’agriturismo è davvero bello e ha il punto di forza in un grande, bellissimo giardino con

Osteria delle spezie

Poco distante da Guilmi, in direzione del mare, c’è il paese di San Salvo. Vi consiglio di fermarvi e fare una visita al ristorante Osteria delle Spezie. È un ristorante minuscolo, solo nove tavoli, e offre un’eccellente cucina di territorio e di stagione sapientemente elaborata dallo chef e patron Giancarlo Cilli. Ecco un esempio di

Fondo Bruno Comune

Cominciate risciacquando le ossa e sistemandole in una teglia. Tostatele per quindici minuti in forno a 160° facendo in modo che non si brucino. Sbucciate le carote e tagliatele a pezzi, fate lo stesso con il gambo di sedano e la cipolla. Aggiungete le verdure alle ossa e seguitate a cuocere per un quarto d’ora.

Pizzeria federico nansen

Recensione di Vostromo. La pizzeria è aperta da una decina d’anni. Il titolare è un giovane pizzaiolo sardo già emigrato a Roma. C’è da fidarsi: ha anche la passione della cucina. Sulla sinistra del bancone campeggia (incorniciata) la maglia di Francesco Totti, già intrisa del sudore del campione. Oltre alla fede romanista Maurizio ha importato

Lombardia: i crotti della Valtellina

di Martino Ragusa. Per capire quanto siano "cose speciali" i crotti della Valtellina è necessario fare una piccola digressione storica che spero vorrete ascoltare. Sentite questa storia: dovete sapere che il 4 settembre del 1618 sulla Valchiavenna precipitò una frana rovinosa, che investì gran parte della valle e seppellì completamente l’abitato di Piuro. In seguito a

tutti-i-tipi-di-the

Tè: I Tipi Di Tè

di Gianluigi Storto. Questo prodotto è commercializzato anche nei circuiti del commercio equo solidale! Hai già letto la prima parte dell’approfondimento di Gianluigi Storto sulla storia del tè, pubblicato qui sul Giornale del Cibo? Ti ricordiamo che Gianluigi è un chimico ed esperto di tè, nonché autore del libro “Il tè, verità e bugie, pregi

Nieddera

di Vostromo. In Sardegna esiste una grande varietà di vitigni autoctoni, sia per ragioni storiche, sia per le peculiari condizioni del clima e dei terreni. Il Nieddera è uno di quelli recentemente salvati dall’estinzione. Sicuramente il nome deriva dal colore scuro: nièddu in sardo significa nero. Non se ne conosce con certezza l’origine, anche se

Semidano

di Vostromo. Il bianco Semidano è uno dei vitigni sardi considerati autoctoni e d’origine incerta. Probabilmente è arrivato sull’isola in tempi remotissimi attraverso i porti di Karalis (l’odierna Cagliari) e Nora. La coltivazione è diventata cospicua solo ai tempi della dominazione piemontese. Ha sempre risentito della concorrenza del robusto Nuragus, più resistente ai parassiti. L’instabilità

Abruzzo: fra pistilli di zafferano

di Martino Ragusa. In Italia per fortuna ci sono ancora le corriere e spesso durante i miei viaggi gastronomici grazie a queste mi muovo con lentezza ma sicuro di raggiungere qualunque meta mi sia prefissato. Spesso mi scaricano a qualche chilometro di distanza dall’agriturismo dove ho prenotato il mio soggiorno, ma i gestori sono sempre

Ciauscoli Di Peppe Cotto

di Martino Ragusa. “È il classico ciauscolo marchigiano, però fatto con la mia mano”. Giuseppe Dell’Orso, detto “Peppe Cotto” compone sculture di lardo e improvvisa rime baciate. Per intenderci è un altro macellaio-artista come Dario Cecchini, il toscano che taglia bistecche declamando Dante divenuto ormai una star televisiva. Ho isolato questo verso, tra i numerosi

cioccolato-la-preistoria-del-cioccolato

Cioccolato: La Preistoria Del Cioccolato

di Martino Ragusa. A Modica il cioccolato è tutta un’altra cosa. Di solito si usa questa locuzione per dire che è una cosa migliore. Io la uso in senso letterale: è un altro cioccolato, completamente diverso da quello che conoscete in tutte le sue varianti. Pierpaolo Ruta dell’Antica Dolceria Bonajuto è stato molto chiaro a

limoncello

Limoncello

di Martino Ragusa. Ad Amalfi ho fatto conoscenza con la famiglia Aceto, che ha un laboratorio di liquori nella “Valle dei Mulini”. La preparazione del limoncello è più casalinga di quanto possiate immaginare e Marco, il mio ospite, non si è fatto nessun ritegno di spiegarmi tutte le sue fasi. “Raccogliamo i limoni al mattino presto”

Ormeasco Sciac-trà

di Orsagiuliva. Chissà perché da noi in Italia i vini rosati hanno sempre avuto incerta fortuna, dai nostri vicini francesi, in effetti, son molto più amati, apprezzati e pubblicizzati. Spesso considerati di scarsa od incerta personalità, mi fu detto tempo fa da qualche ignorante pseduo-cultore, che sono i vini preferiti dalle donne. Sarà. Io che

Sciacchetrà

Lo Sciacchetrà è il vino passito delle Cinque Terre. Basterebbe una sola parola per definirlo: meraviglioso. Seppur prodotto in quantità minimissime (solito “problema” dei piccolissimi vitigni liguri…) questo vino da meditazione che consiglio a tutti i marinai amanti del buon bere, perché secondo me conserva dentro di sé l’essenza del mare stesso, é giustamente famoso