Abruzzo: fra pistilli di zafferano

di Martino Ragusa. In Italia per fortuna ci sono ancora le corriere e spesso durante i miei viaggi gastronomici grazie a queste mi muovo con lentezza ma sicuro di raggiungere qualunque meta mi sia prefissato. Spesso mi scaricano a qualche chilometro di distanza dall’agriturismo dove ho prenotato il mio soggiorno, ma i gestori sono sempre disponibili a prelevarmi a qualche bivio di statale. Succede di frequente, perché gli agriturismi sono per definizione in mezzo alla campagna e così mi è capitato di salire su mezzi di tutti i tipi, dai furgoni alle moto e perfino su qualche trattore e su un paio di Porsche, ma non mi era mai successo, né credo mi accadrà più, che un passaggio in macchina mi desse tante emozioni come è successo qui a Navelli. Silvio Sarra detto Salvatore, proprietario dell’agriturismo Casa Verde di Navelli e Presidente della Cooperativa Produttori Zafferano dell’Aquila, si è presentato con una cinquecento giardinetta del ‘58. Attenzione, non era il vezzo di un collezionista di auto d’epoca, ma proprio la sua macchina che evidentemente non aveva mai dismesso da quando l’aveva comprata quasi mezzo secolo fa. Ed è rimasta autentica in tutte le sue parti, con l’immagine di Santa Rita sul parabrezza, e senza una citazione vintage che non fosse spontanea e originale. Il breve viaggio di due chilometri su quell’auto è stato un eccitante tuffo nell’infanzia, ho ricordato all’improvviso tutte le persone con la 500 Giardinetta che conoscevo da bambino, di avere provato a guidarne una nel cortile di casa quando avevo 15 anni e delle sberle che seguirono quella bravata. Ma soprattutto avevo la garanzia che ancora una volta la mia ricerca di sapori e atmosfere di un tempo sarebbe stata accontentata. Salvatore e la sorella Gina hanno una vita intensissima. Oltre allo zafferano, coltivano grano, farro, cicerchie, lenticchie e ulivi. Quando non sono nei campi lui fa il liquore di zafferano e lei la pasta fresca con la farina del loro frumento. Qui tutto è come la Giardinetta: lo stile di vita, i discorsi e soprattutto l’arredamento della casa, immobile anch’esso agli anni cinquanta con solo un televisore a colori a testimoniare vagamente i tempi attuali. La gestione è familiare nel senso più stretto del termine. Gli ospiti che arrivano per godersi la bellezza dell’Altopiano di Navelli, con le sue chiese tratturali e i borghi medioevali ancora intatti, all’ora di cena sono accolti in un’unica tavolata, con Salvatore a capotavola e Gina che fa la spola fra il suo posto e la cucina brontolando con il fratello che si distrae in chiacchiere invece di alzarsi a darle una mano. Come in ogni brava famiglia, si mangia quello che passa il convento secondo un menu prefissato per ogni giorno della settimana. Il primo piatto del lunedì è il risotto con lo zafferano, il martedì ci sono i maccheroni alla chitarra con il sugo di agnello, il mercoledì le sagne con le cicerchie, il giovedì gli gnocchi e così via. Per i secondi, ruotano le polpette al sugo, l’arrosto di maiale, l’abbacchio, le salsicce in umido, il baccalà, le frittate con gli ortaggi di stagione e altre specialità abruzzesi. Se un piatto è particolarmente gradito da un cliente, Gina lo ripropone senza aspettare il turno. Per prenotarlo basta partecipare al brain storming del mattino durante la colazione, ci pensa lei ad accontentare la richiesta più sentita e ragionevole. Nell’agriturismo c’è un punto vendita dove potete acquistare lo zafferano, il liquore di zafferano e tutti i prodotti coltivati da Salvatore e Gina. L’indirizzo è: Agriturismo Casa Verde Fraz. Civitaretenga 67020 Navelli (Aq) Tel. 0862/ 95 91 63

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