(bis).Mi rendo conto che al giorno d’oggi, procurarsi dei piedini di ovino, non sia cosa facile, si trovano facilmente quelli di suino o di vitello per i nervetti. Comunque per chi abita in campagna, e ha un macellaio amico, o ancor meglio un allevatore, potrebbe ancora reperirli. I piedini vi verranno forniti ancora con la
Primo semplice, gustoso e anche d’effetto, riservandosi di aprire il cartoccio (o i cartocci se si pensa di farne uno per ogni commensale dividendo già in porzioni) direttamente in tavola.
Mi rendo conto che al giorno d’oggi , procurarsi dei piedini di ovino,non sia cosa facile,si trovano facilmente quelli di suino o di vitello per i nervetti. Comunque per chi abita in campagna , e ha un macellaio amico, o ancor meglio un allevatore,potrebbe ancora reperirli. I piedini vi verranno forniti ancora con la pelliccia,a
Ricetta di Orsagiuliva.L’abbinamento zucca/amaretti non l’ho certo inventato io: basta assaggiare i meravigliosi tortelloni emiliani con zucca per rendersene conto…e probabilmente null’altro di questa ricetta; niente s’inventa in cucina, motivo per il quale se involontariamente ed innocentemente ho scopiazzato qualcuno con questa ricetta, voglia il signor qualcuno accettare le mie più sentite e golose scuse….;O)
Tanti nostri fratelli e conterranei “nordici”sono convinti che la polenta sia una loro esclusiva alimentare, niente di più errato,la polenta la si è sempre mangiata in tutte le regioni Italiane dal mare alla montagna,magari cambia il “companatico” o la consistenza o il modo di proporla, ma resta sempre una vivanda universale
e questa ricetta, penso comune a tante regioni italiane ,in Sardegna è sentita come indigena,ora è diventata “da zattera”ma quando eravamo tutti un po’ più poveri,nel periodo invernale, nei menù della festa dava il cambio alla pasta.
La ricetta originale di questa crostata prevede, come è naturale, l’uso del burro per la pasta frolla. Io ho provato a rifarla invece con l’olio d’oliva secondo le indicazioni fornite dalla lettrice Annapz durante uno scambio di idee in un forum. Avendo già felicemente sperimentato questa pasta frolla sui generis per una crostata dolce, sono
Ottimo piatto sia caldo che tiepido,si presta come pietanza ma anche come antipasto,un mio amico cuoco, si era attrezzato di un cilindro di acciaio inox,tanto per capirci come due scatole di pelati da 800 g. senza fondo sovrapposti .Quando il polpo era cotto lo tagliava a pezzi ancora caldo versava i pezzi conditi nel cilindro,inseriva
Questo piatto è una variante degli spinaci alla panna. Meno calorico, lo trovo più adatto in una alimentazione controllata. Nelle zone dove è possibile trovarle, consiglio di prendere quelle selvatiche (beta vulgaris), altrimenti vanno bene anche quelle quelle coltivate. è meglio usare le biette selvatiche. Vediamo come cucinare le bietole con la scamorza.
Settembre e’ la stagione dei borlotti, perche’ ora sono freschi e piu’ che mai dolci e croccanti. Si abbinano ai formaggi, tagliatelle,salsiccia e verdure. La ricetta riportata e’ un antipasto o un contorno rustico tra dolce e piccante.
Questo piatto ,perlomeno dalle mie parti (native) è estinto,ricordo di averlo visto preparare per l’ultima volta da mia nonna Mimmia ,ch’è scomparsa nel 49 del secolo scorso,e non l’ho più visto fare d’allora,forse esiste ancora qualche anziano che lo prepara,essendo un piatto sano e digeribile, ma visto ch’é un pasto contadino,sarà senza ombra di dubbio,
Questa saporita ricetta campagnola prevede l’uso dei peperoni. Non tutti li gradiscono, in peperonata o stufati, per la loro laboriosa digeribilità: tuttavia, passandoli alla fiamma o scottandoli un attimo in acqua bollente e privandoli della pelle, risultano certamente più leggeri.
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