Questa ricetta di coniglio che stà tra la cacciatora e il salmì,era il piatto forte della nonna di Luigi,un amico,come mè con più di tre “anta” sul groppone,e che viaggia sereno versoi quattro,che me l’ha fatta conoscere, la ricetta non la nonna. Da servire ben caldo con polenta o riso in bianco o spätzli o
Questo piatto ,perlomeno dalle mie parti (native) è estinto,ricordo di averlo visto preparare per l’ultima volta da mia nonna Mimmia ,ch’è scomparsa nel 49 del secolo scorso,e non l’ho più visto fare d’allora,forse esiste ancora qualche anziano che lo prepara,essendo un piatto sano e digeribile, ma visto ch’é un pasto contadino,sarà senza ombra di dubbio,
Questa saporita ricetta campagnola prevede l’uso dei peperoni. Non tutti li gradiscono, in peperonata o stufati, per la loro laboriosa digeribilità: tuttavia, passandoli alla fiamma o scottandoli un attimo in acqua bollente e privandoli della pelle, risultano certamente più leggeri.
(Dose per un vaso da 500ml.)Per una buona riuscita della preparazione si consiglia di usare melanzane senza semi, altrimenti si sfalderebbero rendendo difficile il tutto.
Il fastidio maggiore,per una casalinga comune è, prima, l’uccisione dell’anguilla, secondo la sua pulizia dal limo scivoloso che la ricopre, io ho scoperto un sistema non cruento ,ma molto efficace, come arrivo a casa caccio il pacchetto delle anguille e lo lascio per almeno due ore in congelatore. Il freddo oltre che uccidere il serpe,solidifica
Conserva di Olio: ( Questo olio aromatizzato puo’ essere un ottimo condimento per le insalate di pomodoro o di verdure crude, per insaporire una bistecca cotta in padella, o spennellata sulla carne alla griglia).
Questa pietanza resta particolarmente delicata se si usano coratelle di capretto o agnello,ma in mancanza di questi anche il vitello e il manzo vanno bene.
Quando ero bambino, ogni economia domestica, che disponeva dello spazio,( poteva essere anche un sotto scala per il ricovero della notte, di giorno gli animali stavano in strada)aveva il suo pollaio,Ricordo che mia madre, riservava due pollastri,che nutriva con cure particolari, per la festa della Madonna della Neve,patrona del paese,festività che ricorre il 5 agosto
Questa ricetta prevede l’uso della carne del bue rosso Sardo,animali allevati a pascolo brado,dalla loro carne traspare il gusto e il profumo delle essenze selvatiche di cui si sono nutriti. A San Leonardo, Frazione di Santulussurgiu alle pendici del Montiferru ,tutti gli anni in agosto si svolge la sagra del bue rosso.Esiste un’altro tipo di
Questo piatto della civiltà contadina, è ancora abbastanza gettonato, nei Grotti Ticinesi.Prima di andare avanti devo spiegare, per chi non vive o conosce a fondo l’arco alpino, cosa sono I Grotti (o Crotti in Valtellina). Erano delle dispense ricavate nelle grotte naturali dove si verifica il fenomeno, delle rocce che respirano, mi spiego dalle cavità
Dai miei ex vicini di casa,di di origine geografica Turca, ma rifugiati all’estero ,perché facenti parte di una minoranza,Cristiana Siro Ortodossa,( la loro lingua è l’Aramaico,la stessa dicono che parlava Gesù) perseguitata dalla maggioranza al comando , ho imparato tante ricette, che poi gira e rigira troviamo in tutto il bacino Mediterraneo,con piccole differenze d’ingredienti
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