Docg, Doc , Dop, Igt, Igp: il territorio italiano é pieno di eccellenze alimentari, spesso ufficialmente riconosciute come tali, talvolta note solo agli amanti della cultura gastronomica e della buona cucina. Per questo abbiamo deciso di dedicare una sezione ai prodotti che caratterizzano le nostre regioni e i nostri borghi, ma anche agli alimenti e alle preparazioni di alta qualità che occupano un posto privilegiato nella cultura gastronomica e nelle tradizioni di altri Paesi.Vini, birre prodotte artigianalmente, carni, formaggi, paste ripiene e dolci sono solo alcune delle tipologie dei prodotti di cui vi racconteremo ogni cosa: le origini, il territorio di provenienza, le tradizionali tecniche di produzione e lavorazione, gli usi e le curiosità a cui sono legati.
Sono molti i motivi per cui alcuni cibi, prodotti e preparazioni si perdono nel corso del tempo. Spesso, semplicemente, ci si dimentica come si fa. Cambiano le abitudini, le persone si spostano e le ricette non si preparano più. Anche il riscaldamento globale sta trasformando la cucina e accelerando la progressiva “estinzione” di alcuni
Se si parla di Liguria e dei piatti tipici più rappresentativi è immediato pensare alla pasta col pesto alla genovese o alla focaccia, dalla classica ligure alla Recco IGP. Altrettanto popolari, nell’ambito del cibo da strada, sono la farinata di ceci e la panissa. Ci sono però tante altre specialità che ben raccontano la
Non è soltanto un piatto rappresentativo del territorio, ma un vero e proprio rituale di convivialità: come definire altrimenti la crapiata materana? Quella che si presenta come una semplice zuppa di cereali e legumi è, in realtà, il simbolo di una tradizione contadina, tanto povera quanto sentita. Una tradizione fatta di condivisione, dal momento
Avete mai sentito parlare della Treccia di Santa Croce di Magliano? Nel pur variegato panorama di formaggi tipici che caratterizza l’Italia da Nord a Sud, si tratta di una specialità davvero unica. È un prodotto caseario costituito da strisce di pasta filata intrecciate a formare un reticolato che si può avvolgere intorno al collo
Non sono molte le specialità che possono vantare una storia e una tradizione riassunte in una ricetta sempre uguale da oltre un secolo e tutelata da un brevetto. Tra queste ci sono i krumiri, biscotti tipici del Piemonte e legati, in particolare, a Casale Monferrato, comune dell’alessandrino dove, nel lontano 1878, sono stati ideati.
C’è una specialità che meglio di ogni altra rappresenta la tradizione della cultura contadina di Reggio Emilia e provincia: è l’erbazzone, localmente noto anche come “scarpazzone” (scarpasòun, nel dialetto locale). Si tratta di una torta salata, chiusa in superficie, con un ripieno a base soprattutto di bieta e di altre erbe di stagione (come
Se si parla di cucina valtellinese viene facile pensare ai pizzoccheri, alla polenta taragna e alla bresaola. Si tratta, in effetti, di specialità che hanno saputo conquistare consensi e riconoscimenti al punto da diventare simboli della cultura gastronomica di questo territorio. Una terra così ricca di risorse ha, però, molti altri tesori da scoprire
Dolci trancetti di pasta di mandorle dalla forma irregolare, che lasciano intravedere una farcia a base di confettura: sono i biscotti cegliesi, specialità identificativa del territorio di provenienza. Il nome stesso, infatti, li lega al paese in cui sono nati e di cui rappresentano prodotto di punta: stiamo parlando di Ceglie Messapica, comune di
In questo articolo andremo a scoprire i prodotti gastronomici italiani che, negli ultimi due anni, si sono guadagnati le prestigiose attestazioni DOP e IGP. Nonostante infatti la pandemia abbia sconvolto diversi settori produttivi, con inevitabili ripercussioni anche su quello agroalimentare, la straordinaria biodiversità del territorio e la cultura del cibo varia e articolata in
Piccole sfere di un rosso lucido e dalla polpa croccante e succosa che fanno sì che “una tiri l’altra”: sono le ciliegie, protagoniste d’inizio estate, quando abbondano da Nord a Sud dell’Italia. Frutto del ciliegio, specie arborea già nota e documentata ai tempi dell’antica Roma, si raccolgono tipicamente nei mesi di giugno e luglio,
Parlare di cucina armena non è fatto semplice. Nel corso della storia, infatti, la diaspora dopo il genocidio, il succedersi di migrazioni, le invasioni e le lotte hanno fatto sì che questo popolo si unisse e contaminasse ad altri nel mondo, rendendo pressoché impossibile stabilire un confine netto tra piatti armeni e non. “Quello
In pochi forse conoscono la prescinsêua, antica specialità casearia della Liguria. Si tratta di un formaggio talmente fresco e dalla lavorazione così semplice che viene definito più propriamente come “cagliata di latte”. E il suo nome deriverebbe proprio da presû, termine dialettale genovese che significa, appunto, “caglio”. Bianca, priva di crosta, dalla consistenza molle,
Gli asparagi sono uno dei primi preziosi doni della primavera. Intorno alla fine di marzo iniziano a fare capolino, sbucando da sotto terra, per essere raccolti, in genere, fino a maggio inoltrato. Sono ortaggi unici nel loro genere e immediatamente riconoscibili per la caratteristica forma allungata e stretta e, soprattutto, per la terminazione a
Quando si parla di specialità simbolo della cucina trentina e altoatesina, non si può fare a meno di citare loro: i canederli. Il nome deriva dal termine tedesco knödel (che significa, appunto, “gnocco”) e sono, di fatto, dei grossi gnocchi a base di pane raffermo, che si prestano alla preparazione di primi piatti della
Protagonista di questo articolo è il ciauscolo: un insaccato dal colore rosso-roseo, aromatico e speziato, ma non piccante, e dalla consistenza morbida, spalmabile. Queste le caratteristiche che ne fanno un unicum nel pur vasto e articolato panorama dei salumi italiani più tipici. Frutto della cultura contadina legata all’allevamento suino, trova diffusione tra l’Umbria e
Se oggi possiamo concedervi questo approfondimento sul gulash è soprattutto grazie a una persona: Gabriele Facagni. Giovane chef di origine ungherese – in particolare di Gyula, un paese sul fiume Fehér-Körös in provincia di Békés, ai confini con la Romania – vive da anni a Bergamo, dove sta frequentando una scuola per diventare cuoco.
La Francia è notoriamente patria di formaggi di antica tradizione. La sua produzione casearia è, insieme a quella italiana, tra le più vaste e variegate: da inimitabili erborinati, come il Roquefort, alle specialità a crosta fiorita, Brie e Camembert su tutte, senza contare la moltitudine di produzioni locali di regioni quali la Normandia e
Ci sono piatti che sono più di una lista di semplici ingredienti messi insieme e di un procedimento. Nascondono infatti vere e proprie narrazioni, che raccontano di tempi lontani – appassionati e leggendari – e che si tramandano di generazione in generazione. O di sfoglina in sfoglina, come nel caso del tortellino di Valeggio
È la specialità italiana per antonomasia, simbolo di una tradizione e di una cultura gastronomica che hanno saputo conquistare tutto il mondo: signori e signore, oggi si parla di pizza! E lo facciamo andando a conoscere da vicino origini e caratteristiche delle sue varietà più note legate al territorio e alla cultura locale. Perché
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