TasteAtlas Awards 2020

TasteAtlas Awards 2020: i piatti tradizionali (italiani e non) migliori al mondo

Alessia Rossi
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    Cucina italiana, greca, cinese, giapponese, turca o eritrea? Preferite un piatto di ramen fumanti, un adana kebap oppure un bel risotto alla milanese? O ancora, tra la classica pizza napoletana e i gyoza, i famosissimi ravioli giapponesi di carne e verdure secondo voi chi la spunta? È vero, quando si parla di cibo è difficile scegliere quale sia il “migliore”, sempre ammesso che si possa davvero fare una classifica in questo senso, considerando che i gusti in cucina sono assolutamente soggettivi. Eppure, qualcuno ci ha provato. TasteAtlas, un vero e proprio atlante online del cibo, ha stilato “TasteAtlas Awards 2020”, ossia un elenco dei 100 piatti tradizionali più amati al mondo e – sorpresa sorpresa (ma forse neanche così tanto) – moltissimi sono italiani. Siete curiosi di sapere quali sono stati scelti? Allora preparate l’appetito, perché stiamo per portarvi in giro per l’Italia e per il mondo alla scoperta di meravigliosi cibi, ricette e tradizioni!

    TasteAtlas Awards 2020: piatti e cucine tradizionali dal mondo

    Grazie alla tecnologia il mondo è sempre più piccolo e luoghi, culture e tradizioni fino a poco tempo fa lontanissimi ora ci sembrano vicini e accessibili. Al di là dei numerosi ristoranti di cucina etnica che stanno spopolando nelle città, anche le enciclopedie del cibo hanno permesso di avvicinarci a piatti che non avremmo mai potuto conoscere diversamente. TasteAtlas, come dicevamo, è appunto un sito che permette di esplorare tutti e cinque i continenti imparando a riconoscere le numerosissime tradizioni culinarie dei Paesi: pensate che contiene un database di oltre 10.000 piatti e prodotti locali.

    A partire da questi, nel 2020 ha deciso di stilare una sorta di classifica dei 100 piatti tradizionali migliori al mondo, basata su 63.402 voti degli utenti attivi. Ma non solo, si è votato anche per la migliore cucina tradizionale del mondo, per i migliori ristoranti e per i migliori 5 cibi per nazione. Ora vi chiediamo: secondo voi, in questo mega elenco, la cucina italiana quale posto si è conquistata? E quali sono i piatti nostrani che hanno convinto di più i palati intorno al globo? Non dovete far altro che continuare a leggere!

    grafica TasteAtlas

    TasteAtlas/facebook.com

    I piatti italiani nella top 100, secondo TasteAtlas

    Noi italiani non lo nascondiamo con finta modestia: chiedetelo a qualunque vostro amico o parente e vi dirà che la nostra cucina è la migliore al mondo. Punto. Per ricchezza, per varietà, per tradizioni: basti pensare alla quantità di paste ripiene che si differenziano da regione a regione, ai tesori caseari, o anche solo ai pani tradizionali. Insomma, l’Italia è considerata la patria del buon mangiare, ma siamo sicuri di non raccontarcela da soli e basta? I nostri vicini – e non-vicini – nel mondo che cosa pensano della cucina del Belpaese? Come si è posizionata nell’elenco di TestaAtlas?

    Stando al sondaggio, la cucina italiana è stata votata – rullo di tamburi – come la numero uno al mondo, seguita da quella greca e spagnola! Se questo non vi sorprende, forse allora vi stupirà sapere che la cucina regionale tradizionale più apprezzata è quella emiliano-romagnola e che nella top 100 dei migliori piatti tradizionali (con i rispettivi migliori ristoranti dove poterli assaggiare) ben 14 ricette sono italiane: nessun altro Paese ha raggiunto un numero così alto. Ma quali sono i piatti nostrani che piacciono di più? Di seguito, ecco l’elenco.

    Pizza Margherita

    Pizza margherita napoletana

    V. Matthiesen/shutterstock.com

    È lei ad aggiudicarsi il primo posto non solo dei 14 piatti italiani in classifica ma proprio della top 100! Avevate qualche dubbio? Cosa c’è di meglio di una pizza pomodoro, mozzarella e basilico? Come miglior ristorante dove gustarsela è stato votato L’Antica Pizzeria da Michele a Napoli.

    Risotto alla milanese

    Per trovare il secondo piatto italiano dobbiamo scendere di qualche posizione, esattamente alla tredicesima. Il famoso risotto giallo con lo zafferano piace e convince i palati. Dove mangiare il migliore? Secondo TasteAtlas, da Ratanà a Milano, ovviamente.

    Lasagne alla bolognese

    A due posti di distanza – al 15° – troviamo loro, le ricchissime lasagne bolognesi rigorosamente verdi (sarò di parte, ma per me loro vanno al primo posto). Per mangiarne di buone davvero andate alla Trattoria da Anna a Bologna.

    Tagliatelle al ragù

    Tagliatelle al ragù

    OlgaBombologna/shutterstock.com

    Subito dopo, ecco un’altra specialità tutta bolognese! Come non apprezzare un bel piatto di tagliatelle spesse e rugose condite con abbondante ragù alla bolognese? Da provare quelle dell’Osteria dell’Orsa, una vera e propria istituzione a Bologna.

    Carbonara

    Al 19° ecco uno dei piatti romani più famosi, conosciuti e maltrattati in tutto il mondo (no cari amici, la panna nella carbonara non ci vuole e mi raccomando, solo guanciale e non pancetta, come vi raccontiamo nella ricetta della carbonara). TasteAtlas consiglia la carbonara di Roscioli a Roma.

    Cacio e pepe

    La cucina romana, all’estero, piace assai. Infatti al ventiseiesimo posto nella classifica troviamo un’altra ricetta 100% romana, la classica cacio e pepe. Consigliata quella di Felice a Testaccio.

    Ossobuco alla milanese

    Torniamo nel capoluogo meneghino per quello che è considerato “il” piatto milanese per eccellenza, che si trova al 28° posto. TasteAtlas vi consiglia quello dell’Antica Trattoria della Pesa a Milano, ma nel caso voleste provare altri posti, ecco dove mangiare il risotto con l’ossobuco, secondo i nostri consigli  per ciascuna stagione!

    Trenette al pesto

    Finalmente una specialità della gastronomia ligure nella classifica, esattamente al 29° posto! Le trenette sono una specie di linguina ma dalla forma più ovoidale, che si abbina perfettamente a uno dei condimenti più famosi del mondo, il pesto. Provate quelle della Trattoria da Maria a Genova.

    Spaghetti aglio e olio

    Sorpresi? A quanto pare la semplicità paga, e perfino un piatto “basic” come degli spaghetti aglio, olio e peperoncino è riuscito a conquistarsi un posto nella top 100 dei migliori piatti tradizionali, esattamente il 32° (pensate, addirittura prima del sushi!). Sono consigliati quelli di Armando al Pantheon, a Roma, e, chissà, magari sono talmente buoni da lasciare senza parole.

    Bistecca alla fiorentina

    Bistecca alla fiorentina

    hlphoto/shutterstock.com

    Non solo pasta! Con un colpo di scena, in trentottesima posizione troviamo la succulenta fiorentina, dall’inconfondibile forma a “T” e, soprattutto, con l’osso attaccato e uno spessore di almeno quattro dita. Se passate da Firenze, non potete non provare quella di Buca Lapi, ristorante che tra l’altro vi avevamo consigliato anche noi tempo fa sui migliori posti dove mangiarla.

    Amatriciana

    Ve l’abbiamo detto che la cucina romana piace molto all’estero. Poteva quindi mancare l’amatriciana che ha addirittura ottenuto un riconoscimento europeo? La risposta è: ovviamente no e infatti si aggiudica il quarantesimo posto in classifica. Come per la carbonara, consigliano quella di Roscioli: che dire, la prossima volta che passerete da Roma, bisognerà decisamente farci un salto!

    Parmigiana

    Torniamo al sud con uno dei capisaldi della cucina italiana. Quel leggerissimo piatto che è la parmigiana di melanzane piace molto – la troviamo al 44° posto – e la migliore sembrerebbe essere quella de La Cantina di Via Sapienza a Napoli. Ci fidiamo? Sicuramente da provare.

    Spaghetti alle vongole

    Spaghetti alle vongole

    gontabunta/shutterstock.com

    Dobbiamo scendere di qualche posizione prima di trovare il penultimo piatto italiano in classifica, esattamente alla 62°. Anche in questo caso la semplicità paga: gli spaghetti alle vongole sono un classico che rappresenta l’unione perfetta tra la pasta e il mare. Nonostante sia Napoli a vantare la codifica di questo piatto, TasteAtlas consiglia la versione dell’Osteria alle Testiere a Venezia.

    Tortellini in brodo

    Eccolo, diciamolo chiaramente: in quanto bolognese non sono molto d’accordo sul fatto che quei capolavori che sono i tortellini in brodo si trovino come ultimo piatto italiano in classifica, al 77° posto. Ma de gustibus, e quindi non posso fare altro che chiudere il nostro elenco consigliandovi quelle dell’Osteria Bottega. Dove? Be’, a Bologna, che domande.

    Cucine dal mondo: quali sono i piatti tradizionali stranieri che convincono di più?

    Ma allarghiamo un po’ lo sguardo: al di fuori dell’Italia quali sono i piatti tradizionali più apprezzati? Chi si è aggiudicato il secondo e il terzo posto? E quali sono gli altri nella “top 10”? Scopriamolo!

    Secondo e terzo posto: due piatti che (forse) non vi aspettereste

    Chi l’avrebbe mai detto: la medaglia d’argento va all’Adana kebap, uno dei simboli della cucina turca (che a quanto pare piace moltissimo, conquistandosi parecchie posizioni in classifica). Consiste in una sorta di salsicciotto di carne di agnello allo spiedo, macinata insieme a delle spezie, soprattutto paprika e peperoncino, che gli conferiscono delle note rossastre; il nome “adana” deriva proprio dall’omonima città turca, una delle più famose per il kebab.

    Adana Kebab

    Mehmet Cetin/shutterstock.com

    La medaglia di bronzo, invece, se l’aggiudicano i ramen giapponesi – gli spaghetti annegati nel brodo insieme ad altri ingredienti come uova, carne, alghe e altro ancora – che, contrariamente a quanto potreste pensare, sono il piatto per eccellenza del Sol Levante. Se invece vi state chiedendo che posizione si è aggiudicato il sushi, bisogna scorrere parecchio l’elenco: la famosissima preparazione di riso, alghe e pesce crudo ottiene una misera 45° posizione, tra l’altro – forse ricorderete – subito dopo la nostra parmigiana di melanzane. Sushi o parmigiana? Questo è il dilemma…

    Gli altri piatti nella top 10

    Al 4° posto troviamo il popolarissimo Lomo saltado peruviano, un secondo composto da fette di controfiletto o filetto di manzo saltate in padella insieme alle cipolle, peperoncini gialli peruviani e pomodori e poi servito con patatine fritte o riso.

    Lomo saltado

    AS Food studio/shutterstock.com

    A questo segue il Doner kebap, il “kebab che gira”, e cioè il pezzo di carne di agnello (ma anche di manzo) impilata sullo spiedo verticale e che viene tagliata in fette sottilissime (quello che noi tutti abbiamo imparato a conoscere). Al 6° troviamo un piatto della cucina messicana: i Tacos al pastors composti da fette sottili di maiale tagliato da uno spiedo rotante (tipo il Doner kebap) che vengono poi messe su una tortilla insieme a cipolle, coriandolo tritato, ananas, peperoncino (poteva mancare?) e accompagnato da varie salse. A quanto pare questo piatto deriva dallo shawarma mediorientale, parola che significa “girare” e con cui si intende appunto l’uso di uno spiedo verticale per girare la carne: i messicani avrebbero ripreso una ricetta di migranti libanesi cambiandone però alcuni ingredienti, come il maiale al posto dell’agnello, ma, secondo TasteAtlas, il mistero dell’ananas è ancora da risolvere…

    Ora viene il bello: ecco la Šaltibarščiai lituana! Un nome che per noi è uno scioglilingua (vi sfidiamo a pronunciarlo). Ma che cos’è? Forse non vi aspettereste di trovare in settima posizione una zuppa fredda di kefir e barbabietole in salamoia o bollite, versata poi su cetrioli grattugiati e uova sode e condita con una generosa dose di aneto. Vi ispira? Bella è bella, questo è certo: il rosa della barbabietola dà quel tocco in più, tanto che Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, l’ha definita “la zuppa fredda più estetica al mondo”.

    Saltibarsciai zuppa

    Svetlana Monyakova/shutterstock.com

    L’ottava posizione se l’aggiudicano i gyoza giapponesi, delle specie di ravioli a forma di mezzaluna e ripieni di carne e verdure varie che derivano dai tradizionali jiaozi cinesi. Concludendo la top 10, troviamo rispettivamente in 9° e 10° posizione un altro piatto messicano, il Cochinita pibil, e uno turco, i Sarma: il primo consiste in carne di maiale lasciata marinare a lungo insieme a succo di arancia amara e aglio, poi cotta lentamente, sminuzzata e servita su delle tortillas con cipolla, salse e varie verdure arrostite; i sarma invece altro non sono che i famosissimi involtini di foglie farciti in diverso modo.

    Uno, due, tre… cento: uno sguardo al resto della classifica

    Jambalaya

    gkrphoto/shutterstock.com

    Per trovare un piatto greco – che, come vi ricordiamo, è stata votata come la seconda cucina tradizionale migliore al mondo – dobbiamo però attendere la 12° posizione, che va al Gyros, con cui si intende sempre della carne cotta allo spiedo verticale, tagliata in pezzetti sottili e inseriti, di solito, nella pita insieme a salse e verdure varie. Uno dei panini più famosi al mondo, invece, il cheeseburger, ottiene una modesta 56° posizione, mentre della cucina cinese, che ormai troviamo proposta in ogni città, il primo piatto in classifica è l’anatra laccata alla pechinese al 47° posto. L’ultima posizione? Se la conquista il Jambalaya americano, un mix di carne, riso e verdure tipico della Louisiana.

    Purtroppo ci dobbiamo fermare, nonostante siano ancora tantissimi i piatti curiosi (e appetitosi) da scoprire e potremmo stare qui delle ore a raccontarvi di ciascuno: per chi volesse sbirciare, quindi, qui potrà trovare la classifica di TasteAtlas.

    Se doveste scegliere, qual è il piatto italiano che avreste inserito nell’elenco? E quale quello straniero avreste voglia di provare?

     

    È nata vicino a Bologna, ma dopo l'università si è trasferita a Torino per due anni, dove ha frequentato la Scuola Holden. Adesso è tornata a casa e lavora come ghost e web writer. Non ha molta pazienza in cucina, a parte per i dolci, che adora preparare insieme alla madre: ciambelle, plumcake e torte della nonna non hanno segreti per lei. Sta imparando a tirare la sfoglia come una vera azdora (o almeno, ci prova).

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