In questa zuppa i ceci possono essere sostituiti da fave secche sgusciate o piselli secchi, e i finocchi selvatici,dalla parte verde tenera dei finocchi coltivati non così aromatico e profumato come quello selvatico.
Ideale nelle giornate calde e afose. E’ ottima appena preparata; divina come piatto freddo.
Ricetta di Orsagiuliva….in onore della mia mitica nonna, oggi 94enne superlativa e lucidissima, che nacque e crebbe ad Alessandria d’ Egitto, pur di origini italianisssssime.
Questa è una ricetta a me cara in quanto era il pesce del venerdi che la mia povera nonna Carola mi faceva da piccolo, è tradizionale di Firenze città, dove il baccalà veniva veramente usato tantissimo in altrettante ricette
Per la preparazione di questa ricetta personalmente uso le aragoste surgelate perchè mi impressiona un pò metterle a bollire da vive! Se devidete per quelle Surgelate ricordate di farle scongelare prima di cuocerle, se optate per quelle vive…. teoricamente dovete metterle nel congelatore per un’oretta o lessarle per una decina di minuti.
Ricetta di Orsagiuliva.Particolarmente indicato per quei pasti interminabili nelle cui portate figura sia il pesce che la carne, e sembra che spezzarli con un sorbetto sia ancora molto chic (la qual cosa ha anche un’importante funzione di formattazione papille gustative… eheheheh)
Ricetta semplice ma d’effetto
Un piatto tipico del capoluogo siciliano che, nonostante si possa trovare tutto l’anno in rosticceria, normalmente si mangia nel periodo natalizio.
E’ un piatto estivo, molto sostanzioso, che serve da primo e da secondo.Molto usato in puglia.
Si mangiava nei buffet ed era la merenda degli operai a metà mattina
Ovvero maccheroncini di Campofilone con scampo nostrale del Tirreno cotti nel suo brodetto . I maccheroncini di Campofilone di antica tradizione medioevale sono un vanto della cucina marchigiana . Sono delle finissime tagliatelline impastate con uova e farina e prodotte ancora artigianalmente da molti pastifici . Hanno una resa in cottura ottima e si sposano
Ricetta di Vostromo.E’ una pietanza tradizionale della cucina di Malta. Una zuppa piuttosto densa preparata con ingredienti poveri: verdure, uova, ricotta. Talvolta è arricchita con il Gbejniet, un piccolo formaggio fresco di capra, caratteristico dell’isola. Non avendo a disposizione questo prodotto tipico, l’ho sostituito con un pezzetto di feta greca, sbriciolato sulla zuppa calda. Raddoppiando
Per chi non le conosce o le conosce sotto altro nome , le Luganeghe sono degli insaccati ,tipo salsiccia, della grandezza di un salamino fresco mediamente del diametro di 3 centimetri e della lunghezza di 10-12, ogni regione ha la sua ricetta sul contenuto,normalmente carni + o – grasse con sale e spezie insaccate in
Ricetta di Vostromo.Dalla Spagna una pietanza dalle chiare influenze zingare: la olla è il recipiente di coccio usato per cuocerla. E’ una zuppa a base di ortaggi, legumi e pere, aromatizzata con menta, paprika e zafferano. Esistono diverse varianti, ho scelto questa che è la più leggera.
Di questo antico e povero piatto, una volta preparato in ogni cucina contadina e popolare del mio paese natio, ora si è quasi persa la memoria, solo qualche massaia, che ha superato la sessantina, per amore delle radici lo prepara ancora. L’anno scorso durante una rassegna di piatti del passato sono riuscito ad assaggiarlo, e
La cicala di mare ( in pisano e livornese ciala ) , meglio conosciuta nel resto d’Italia con il nome di Canocchia è un crostaceo dalla carne delicatissima. E’ l’unico crostaceo che compare ufficialmente nella tradizionale ricetta del Cacciucco . Le canocchie deperiscono abbastanza velocemente, e la polpa interna tende ad asciugarsi molto in fretta,
(Ovvero: Bruschetta Di Cavolo Nero Al Lardo Con Scaglie Di Pecorino Di Fossa)E’ molto comune in Toscana servire come antipasto dei crostini o delle bruschette di classico pane toscano “sciocco” condite in vario modo con carne, frattaglie, verdure o pesce. In questo caso, visto l’avvicinarsi dell’autunno e delle temperature più rigide, sono abbinate al cavolo
Questo e’ un piatto della cucina povera marinara della Costa Tirrenica della Versilia che stranamente prende il nome di una imbarcazione il trabaccolo utilizzata dai pescatori dell’Adriatico . In origine il piatto utilizzava il pesce di scarto della pesca quello che finiva anche nella zuppa o nella minestra. Questa mia versione e’ una versione modernizzata