Cosa avrà di speciale il Passito di Pantelleria? Lo spumante Mandraffino dove viene prodotto, e quali sono le sue caratteristiche? Quando si parla di acqua, una fonte vale l’altra? Il mondo delle bevande è un universo sterminato e ricco di eccellenze che spaziano dall’acqua, alla birra, al vino, ai distillati, passando per le tisane e le varie tipologie di tè e caffè, per questo motivo abbiamo voluto dedicare una rubrica ai prodotti di alta qualità. Le schede che troverete in questa sezione vi permetteranno di avere un quadro esaustivo e dettagliato dell’acqua proveniente da particolari fonti, di vini noti o assolutamente da conoscere, di birre artigianali, su infusi dai particolari benefici, e distillati. Ad esempio, sapete come viene preparato il vero Genepy Occitan?
di Martino Ragusa Pochi vini italiani possono vantare un bagaglio storico quanto il Marsala. Un vino dalle tradizioni bicentenarie, “punta di diamante” della produzione vitivinicola siciliana, che ancor oggi, a dispetto delle mode e dei tempi, rappresenta degnamente nel mondo l’enologia nazionale. Quasi sinonimo della Sicilia, il Marsala ha origini certamente inconsuete, essendo per nascita,
di Mara Briganti.Sono già presenti corsi di degustazione volti a creare idrosomelier, esperti in grado di distinguere con un solo sorso l’acqua ricca di ossigeno e selenio, da quella norvegese, da quella – più facile- aromatizzata ai fiori o alla frutta. Ma non solo: il culto dell’acqua è anche stato ufficializzato fin dal 2002, quando
di Giuditta Lagonigro. Il Carso, terra impervia del Friuli Venezia Giulia, memoria storica di indimenticabili vicende legate alla Grande Guerra, oggi enorme risorsa per lo sviluppo di un’intera area che sta rivalutando e diffondendo prodotti autoctoni e per questo unici. Di antichissime origini è la produzione di vini, in questo territorio. Innumerevoli sono le testimonianze
di Giuditta Lagonigro.I vini di trentaquattro aziende sono stati i protagonisti dell’Anteprima del Nobile di Montepulciano, edizione 2009, svoltasi lo scorso febbraio nella tensostruttura predisposta in Piazza Grande, a Montepulciano (Si). 2006 l’annata presentata – di eccezionale qualità tanto da fregiarsi delle cinque stelle -, insieme alla Riserva 2005 ed al Vino Rosso DOC 2008.
di Pierpaola82.Tempo fa sono stata invitata a casa di amici calabresi che studiano a Roma e, dopo aver pranzato (abbondantemente) con i prodotti tipici del loro paese mi hanno chiesto se volessi una “Brasilena”… E da allora ho scoperto queta buonissima bevanda! Sembrerà strano ma, la “Brasilena”, è una bibita tipica calabrese, prodotta solo in
di Roberto Gatti. Ho degustato questo vino in due fasi. La prima a tavola in accompagnamento ad una superba grigliata di carne e questi sono stati gli esiti: colore porpora/rubino splendido ed invitante; al naso profumi intensi di frutta rossa, ben amalgamata a note speziate e mentolate, conferite dalla barrique in cui è stato affinato;
di Roberto Gatti. La vera sorpresa della serata, essendo al suo primo anno di produzione, è stato un passito dolce naturale, a cui il titolare ha dato il nome di “TOCY”, e vi raccomando di segnarvelo bene, perché questo vino sarà tra i più ricercati nei prossimi anni, in Italia ed all’estero: garantito 100%! Non
Questa ricetta della cuoca Valeria Dal Zovo è suggerita ai lettori del Giornale del Cibo da Fair Trade Italia. Nella preparazione, infatti, sono utilizzati i prodotti del commercio equo solidale.Ingredienti: ½ l di acqua 4 cucchiai di tè di ceylon 2 arance 1 pompelmo 3 cucchiai di zucchero nero di canna 80 ml di liquore
Questa ricetta della cuoca Valeria Dal Zovo è suggerita ai lettori del Giornale del Cibo da Fair Trade Italia. Nella preparazione, infatti, sono utilizzati i prodotti del commercio equo solidale. Ingredienti: 200 ml di acqua 5 cucchiaini di tè di Ceylon 100 ml di latte 1 cucchiaino di buccia d’arancia 5 tuorli di uovo 180
Questa ricetta della cuoca Valeria Dal Zovo è suggerita ai lettori del Giornale del Cibo da Fair Trade Italia. Nella preparazione, infatti, sono utilizzati i prodotti del commercio equo solidale. Ingredienti: 1 cucchiaio di semi di cardamomo 1 bastoncino di cannella 20 g di radice di jengibre 1l di acqua 5 cucchiaini di tè di Ceylon
di Vivian78. Espressione tipica del territorio di provenienza, Hernicvs è frutto della vinificazione in purezza del “Cesanese di Affile”, principale vitigno autoctono a bacca rossa del Lazio. Considerato, già in passato, come “Il Pinot noir del Lazio”, il Cesanese di Affile eccelle in sapidità: all’analisi gustativa spiccano sentori di frutta rossa, con netto ricordo di
di Marcoli. Il Moscato è un vino di origini antiche presente in Sardegna. Lo troviamo in tre distinte zone: La Gallura, il Campidano e la zona del Sassarese con epicentro tra Sennori e Sorso. Da qui tre diversi tipi di Moscato. Il Moscato di Cagliari, vino giallo dorato, dai 12 ai 15 gradi dal sapore
di Marcoli. Bianco secco di origine sconosciuta, forse indigeno, è prodotto nella provincia di Cagliari ed Oristano con qualche sconfinamento. Il colore è il classico paglierino. Il profumo (per altri odore) è intenso, come un frutteto o un omaggio floreale. Il grado ruota attorno ai 10,50°. Servito fresco è ottimo come aperitivo e si accompagna
d di Marcoli. E’ uno dei vitigni più diffusi in Sardegna in buona compagnia del cannonau. Vi è un ipotesi di origine spagnola. Rosso rubino dal chiaro – tenue ha una graduazione tra 11 e 13 gradi. Abbiamo due qualità: il monica di Sardegna, più leggero, morbido e delicato ed il monica di Cagliari più
di Giuseppe Biscari (Peppe57). Il Nero d’Avola, è un vitigno di uve rosse tra i più noti della produzione autoctona siciliana. Originariamente il vitigno fu importato dai greci durante la loro presenza nell’isola, da loro deriva anche il tipo di coltivazione delle viti a bassa ceppaia, impiantato tipicamente a spalliera o ad alberello. Il Nero
di Giuditta Lagonigro. Vitigno la cui origine non è molto chiara. Pare sia stato ritrovato verso la fine del 1800 sia in Austria che in Croazia da cui è stato importato e coltivato nei territori di Cervignano del Friuli e Palmanova. Oggi è presente nella Doc Isonzo, in quantità limitate. Di colore rosso rubino ha
di Giuditta Lagonigro. Pignolo -vino di lusso- lo definisce l’enologo Claudio Fabbro, riportando una citazione ritrovata su una scheda di degustazione del 1930. Dell’esistenza di tale vitigno vi sono tracce in documenti del 1300-1400. Zona di coltivazione ed allevamento è quella vicina all’Abbazia di Rosazzo, i vigneti sono stati probabilmente selezionati dai monaci benedettini. Nel
di Giuditta Lagonigro.Vitigno friulano di antiche origini. E’considerata la migliore varietà a uva nera del Friuli. Conosciuto sin dal 1700, oggi è molto diffuso ed apprezzato in regione e non solo. Il grappolo ha forma piramidale, con alipronunciate,acini medi di forma ellittica,con vinaccioli (due o tre), grossi ed allungati. Il colore del vino va dal
Il fiore di ibisco selvatico nasce nel caldo outback australiano nella Western Queensland. Viene raccolto e scelto in base alla dimensione e dopo un lungo processo composto da 11 fasi tutte rigorosamente manuali, il prodotto è pronto per essere spedito in tutto il mondo. Il fiore è conservato in uno sciroppo composto unicamente da acqua
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