Cibo, Cultura, Cinema e Curiosità

Usando una metafora potremmo dire le tradizioni gastronomiche di un Paese sono il DNA della sua cultura, stratificata nei secoli. Non si può infatti parlare di cibo senza riservare un occhio di riguardo a tutti i suoi aspetti culturali: l’origine dei piatti, il loro nome, il significato di gesti e le consuetudini che ruotano attorno alla tavola non sono meno importanti degli ingredienti e delle fasi di preparazione di una pietanza. Il cibo é la forma culturale più istintiva che esista, è insieme un’esigenza di vita ed un linguaggio artistico che unisce uomini di ogni razza e religione. Una costante della storia dell’uomo, in grado di permeare qualsiasi forma espressiva: visiva, letteraria, musicale, cinematografica. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare questa sezione al rapporto tra cibo e cultura.
zuppe di pesce

Da Marsiglia all’Adriatico: la tradizione della zuppa di pesce mediterranea

  C’è un piatto in cui, più che altrove, il Mediterraneo porta con sé i suoi profumi, le sue spezie, la sua storia, ma soprattutto i suoi pesci. Generalmente nota come zuppa, in alcuni casi lo è per davvero, mentre in altri si tratta di preparazioni asciutte, da condire con un brodo a parte. Abbiamo

cena narrativa

Cena narrativa: l’impresa sociale per conoscersi mangiando

  Cosa succede durante una “cena narrativa”? Si consumano piatti provenienti da tutto il mondo, ma si ascoltano anche le loro storie, si scoprono le loro ricette e si conosce un po’ di più chi ha preparato i manicaretti. Questo il format lanciato lo scorso 22 ottobre a Palermo dal Centro Astalli, capofila del progetto

tropico del cancro galletto

Nichilismo e passione nel romanzo di Henry Miller

  Quante calorie ci vogliono per far bene l’amore? Henry Miller non si sottrae a questa domanda.  D’altra parte non ne può fare a meno: la fame lo perseguitava nella Parigi dei primi anni trenta del novecento che racconta in Tropico del Cancro. “Capito dai Cronstadt e anche lì mangiano. Galletto con riso selvatico. Fatto

degustazione acqua

Degustazione di acqua: come si fa e come si diventa idrosommelier

  Incolore, inodore e insapore: l’acqua è, per antonomasia, l’elemento privo di cromia, aroma e gusto. Eppure, numeri e fatti sembrano confutare questa tradizionale definizione. Gli italiani, dicono le ricerche, sono infatti al primo posto in Europa per il consumo di acqua in bottiglia e il 65,8% di loro dichiara di avere persino una marca

pasta con asparagi e pancetta

Surrealtà e introspettività: le due anime di Murakami Haruki

  La pasta al pomodoro, pancetta e asparagi è uno dei piatti che il pittore protagonista del romanzo di Murakami Haruki, L’assassinio del Commendatore, cucina nella seconda parte del libro, Metafore che si trasformano. I personaggi di Murakami sono spesso alle prese con i fornelli: all’autore giapponese piace mostrarceli mentre si cucinano un piatto, o

bambina che sfoglia un libro

Educazione alimentare: 13 libri per bambini sul cibo

Dalla mela di Biancaneve, alla pappa al pomodoro di Giamburrasca, alle triglie di Pinocchio, fino alle briciole di pane di Pollicino, la narrativa per l’infanzia è costellata di cibo che, a seconda delle situazioni, può essere fonte di piacere, strumento di coercizione o oggetto magico. La simbologia cambia ma raramente – almeno nelle fiabe classiche

brandacujun

La storia e le ricette del brandacujùn e della brandade de morue

  Nella grande competizione tra Italia e Francia c’è un piatto su cui dobbiamo gettare le armi, poiché è il nome a tradirne l’origine: il Brandacujun, che deriva infatti dal verbo francese brandir cioè agitare, scuotere e da branler, oscillare, muovere con forza. In realtà, questa parola è entrata a far parte del dialetto ligure,

l'assassinio del commendatore

Idee che affiorano: la prima parte del romanzo l’Assassinio del Commendatore

  Nelle ricette tradizionali giapponesi, il miso viene utilizzato per insaporire le zuppe. La più comune è proprio quella a base di questo ingrediente, che può essere servita calda e arricchita con verdure a foglia, patate, radici di daikon, cipolle e alghe marine. Per preparare invece una ricciola marinata: la ricciola va tagliata a cubetti

alimenti freschi e conservati

Da Foodpedia a Tasteatlas: i progetti di “enciclopedie del cibo”

    Immaginate un’enciclopedia digitale, disponibile online e per tutti, che contenga tutte le informazioni che desideriamo sapere a proposito del cibo? Questo è il progetto di Digital Foodpedia, una delle tante iniziative della Fondazione FICO per la promozione dell’educazione alimentare e della lotta contro gli sprechi. La piattaforma che, nel nome e delle intenzioni,

donna che tiene in mano delle uova

Alimenti simbolo di ribellione: quando il cibo diventa una forma di protesta

Cibo significa tante cose: all’atto pratico è prima di tutto alimentazione e nutrimento. Sul piano sociale è condivisione, legame, identità. Su quello economico è merce di scambio, generatore di lavoro e affari. Quando entra nella sfera politica, il cibo può assumere ruoli coincidenti a quello pratico, sociale ed economico. Oppure no. O meglio può, a

aragosta cotta in un piatto da portata

Ma gli androidi sognano pecore elettriche: il capolavoro fantascientifico che ha ispirato Blade Runner

  Gettare un’aragosta viva in acqua bollente pare sia il modo migliore, se non l’unico, per gustarne le carni, anche se recentemente questa pratica violenta è stata messa in discussione, ad esempio in Svizzera. Che cosa ci bevete insieme? Penso una buona bottiglia di Chablis da almeno 200 euro, di meno sarebbe un’offesa a tutta

ricette arbëreshe

Hullonjëra, Shëtridhlat, Dromësat: la pasta fresca arbëreshe

    Parlare della cucina arbëreshe è importante per tanti motivi. Ad esempio, per tutelare l’artigianalità e la manualità con cui alcuni piatti vengono ancora preparati, a differenza di altre preparazioni che invece vengono “falsificate” e presentate come “fatte a mano” senza purtroppo più esserlo. A gettar luce sulla questione è Anna Stratigò, di cui

panino al formaggio

Panino al formaggio e latte al malto per Il giovane Holden

  “Una colazione abbondantissima, per me – succo d’arancia, uova al prosciutto, pane tostato e caffè. Di solito bevo soltanto succo d’arancia. Mangio molto poco. Sul serio. Ecco perché sono magro come un chiodo. Avrei dovuto fare quella dieta nella quale si mangiano un sacco di amidi e altre porcherie del genere, per ingrassare e

panorama della città di dublino

La giornata più famosa della storia della letteratura nell’Ulisse di Joyce

  Non so se la ricetta dei rognoni amati da Leopold Bloom, il protagonista dell’Ulisse di Joyce, sia la stessa che ho letto su Il Giornale del Cibo. Bloom era irlandese, la ricetta del GdC è francese: acciughe, burro, una spennellata di brandy. Ma penso che ugualmente aiuti a immaginare la mattinata in cui Leopold

L’uovo primordiale e le tendenze estetiche del futuro alla Biennale Arte di Venezia

  Passeggio ai Giardini della Biennale Arte a Venezia ed entro in un uovo. È dentro il padiglione giapponese, un’opera architettonica di grande bellezza disegnata da Takamasa Yoshizaka, ed è evocativo, dice il cartello all’ingresso, del museo a crescita illimitata di Le Corbusier. Già qui non capisco molto. Ma il cartello insiste: l’architetto Fuminori Nosaku

shakshuka giapponese

Leggerezza e ironia tornano ne Il Tunnel, ultimo romanzo di Yehoshua

  La shakshuka è un piatto ebraico, ma diffuso in tutto il Nordafrica con diverse ricette, motivo per cui viene citato anche nell’articolo de Il Giornale del Cibo sulle ricette di confine. Nella versione più tradizionale pomodori, peperoni e cipolle vengono cucinati insieme in padella e solo alla fine si aggiungono le uova. A questo

riso di sibari

Il riso “del sud” coltivato nella Piana di Sibari

    C’è anche chi l’ha definito il miglior riso d’Italia. Eppure non viene da nord, ma da sud, in particolare dalla Piana di Sibari, sul lato ionico della Calabria. Per anni, infatti, la produzione di riso calabrese è rimasta nell’ignoto, poiché veniva devoluta grezza al vercellese, dove si perdeva nella mischia. Poi, la grande

proletkult wu ming

Proletkult: un libro per chi ama le rivoluzioni… e il brodo di gallina

  La mia prima volta con il Borsch è stato in una giornata di novembre, fredda e piovosa. La giornata giusta. E il posto giusto: Kiev, in Ucraina. Giornata giusta e posto giusto perché il Borsch è un piatto ucraino di grande tradizione la cui ricetta, se siete curiosi, trovate anche su Il Giornale del

gusto e dna

I gusti sono ereditari? Se quello che ti piace è scritto nel DNA

    De gustibus non est disputandum, dicevano i latini. Ovvero: dei gusti non si discute, perché ciascuno ha i propri ed essendo soggettivi vanno accettati come tali, senza metterli in dubbio. In dubbio forse no, ma sotto la lente – oggettiva – della scienza, sì. Capire come mai preferiamo alcuni sapori rispetto ad altri