Usando una metafora potremmo dire le tradizioni gastronomiche di un Paese sono il DNA della sua cultura, stratificata nei secoli. Non si può infatti parlare di cibo senza riservare un occhio di riguardo a tutti i suoi aspetti culturali: l’origine dei piatti, il loro nome, il significato di gesti e le consuetudini che ruotano attorno alla tavola non sono meno importanti degli ingredienti e delle fasi di preparazione di una pietanza. Il cibo é la forma culturale più istintiva che esista, è insieme un’esigenza di vita ed un linguaggio artistico che unisce uomini di ogni razza e religione.Una costante della storia dell’uomo, in grado di permeare qualsiasi forma espressiva: visiva, letteraria, musicale, cinematografica. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare questa sezione al rapporto tra cibo e cultura.
Che cosa succede quando due mondi come quello del cibo e del teatro si incontrano? Nasce una meraviglia come Saga Salsa, uno spettacolo teatrale letteralmente portato in tavola dalla compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale, dove si mangia, si ride e si canta, ma alla fine, oltre a passare una serata insolita e
Com’è possibile che nel paìs di cavre non ci siano più capre? C’è persino una fiera in loro onore, famosa ormai ovunque, eppure di allevamenti caprini sembra non essercene traccia. E pensare che da buon capricorno sono andata ad Ardesio proprio alla loro ricerca; invece ho trovato un’altra storia di emigrazione di
Chef, imprenditore, conduttore televisivo e consulente di una compagnia aerea per oltre dieci anni, nel 2017 il cuoco britannico di fama mondiale Gordon Ramsay ha dichiarato espressamente che, dopo aver visto come viene preparato il cibo destinato ai voli, preferisce astenersi dal mangiare quando viaggia in aereo. Che i pasti in aereo non
“Noi non sapevamo nemmeno cos’era l’Asado”. C’è un luogo in Italia, sospeso tra Liguria e Toscana, non troppo lontano dal confine emiliano, dove si mangia comunemente un piatto argentino: l’Asado. È Piana Battolla, quasi Lunigiana, paese da cui molte persone sono emigrate in Argentina, a cercar fortuna dopo la guerra, tra terra e
È sempre il momento giusto per andare in Puglia: è questo ciò che emerge dal rapporto diffuso nell’agosto scorso dall’Agenzia Regionale del Turismo PUGLIAPROMOZIONE che, già nei primi sei mesi del 2018, aveva registrato un aumento dell’1,5% di visite e permanenze rispetto all’anno scorso, con una crescita della domanda estera pari al 10% in
C’è un piatto che dovremmo tutti conoscere, perché racconta un pezzo della storia d’Italia, di quegli italiani che per anni sono emigrati altrove e là sono rimasti. Siamo in epoca fascista e nel ventennio tra le due guerre in tanti emigrano in un piccolo paesino del Sud della Francia, Sète, principalmente da
Se il fruttivendolo vende solo verdure, allora si può chiamare “verduraio”, o forse “verdurista” o addirittura “verdumaio”? La cheesecake è femmina perché è una torta oppure maschio perché è al formaggio? La bellezza della lingua è la sua fluida capacità di modificarsi, adattandosi ai cambiamenti sociali e culturali, ma ha le sue regole e
Pochi piatti come la tiella ci dimostrano quanto nel corso del tempo le migrazioni e gli spostamenti dell’uomo non abbiano mai tolto nulla da nessuna parte, ma anzi, abbiano sempre arricchito, anche le culture alimentari locali. La tiella di Gaeta, ad esempio, piatto originario della cittadina laziale, viene portato all’inizio del Novecento dagli
Come nel caso del cous cous, anche in quello del tajine, sarà meglio iniziare a parlarne subito al plurale, ovvero tajines. Questo termine indica infatti sia la pentola che tutte le infinite preparazioni che si possono cucinare al suo interno. A questo proposito, chiariamo che tajine al maschile è il contenuto, cioè le
Zinab e Idris El Azzauoi sono originari di Tangeri, nel nord del Marocco. Lui è arrivato a Milano nel 1995, mentre sua moglie l’ha raggiunto dodici anni fa. In realtà non ci sono molti marocchini di Tangeri né a Milano né in generale in Italia, dove vengono soprattutto da Casablanca, mentre dal nord
La carbonara a Roma, i pasticciotti in Salento, i ravioli del plin in Piemonte, la piadina in Romagna, la pizza a Napoli e così via. Posto che vai, piatto tipico che trovi ed è proprio questo un lato del viaggio sempre più apprezzato. Una ricerca di esperienze che coinvolgono anche il gusto e che
Esiste un piatto talmente antico che la sua origine certa pare risalga ad almeno 2000 anni fa: u pitirri. Si tratta di una lavorazione complessa, diffusa soprattutto nell’entroterra della Sicilia, tra la provincia di Caltanissetta e Agrigento, in aree solfifere e nei Monti Sicani, dove si produce anche la ricotta di pecora siciliana. Nel
Di recente si è parlato (giustamente) molto del sindaco di Riace e degli avvenimenti che ogni giorno hanno scandito questa vicenda. Quello di cui, invece, si è parlato meno sono le altre realtà, solo meno note ma non meno virtuose, di persone impegnate sullo stesso fronte di Mimmo Lucano, ovvero: la valorizzazione del territorio
Eccoci ormai giunti all’ultima puntata del nostro viaggio in Corea, che speriamo che vi sia piaciuto e che abbia suscitato il vostro interesse. Dopo aver parlato del kimchi e avervi raccontato le tradizioni culinarie, abbiamo pensato di concludere svelandovi sette ricette coreane semplici da realizzare a casa, le più popolari in Corea, in modo
Tutte le religioni più diffuse sul pianeta guidano i fedeli tanto nella vita spirituale quanto in quella quotidiana, cibo compreso. Basti pensare alla sacralità della mucca per l’Induismo, o anche al divieto di consumare carne di cavallo per i primi cristiani. Nel caso di Ebraismo e Islam, poi, sono molti e dettagliati i precetti
La cucina coreana è sinonimo di attesa, per il tempo e la dedizione che richiede quasi ogni preparazione. Non a caso, infatti, è proprio la fermentazione una delle tecniche più utilizzate, come per il kimchi, il piatto fermentato per eccellenza che non manca mai in tavola, di cui vi abbiamo parlato nel primo articolo
Se i bambini degli anni 70 sono cresciuti con il Buondì e la Girella, mentre quelli degli anni 80 con la coppia succo di frutta Billy e Tegolino, quali sono le merendine anni 90 che hanno caratterizzato l’infanzia dei trentenni di oggi? Scopriamolo subito con la nostra lista, partendo da dove ci eravamo lasciarti, ovvero
Cos’hanno in comune un donut, un Bucaneve e una caramella Polo®? Sono tondi, ma soprattutto: sono tutti cibi col buco! Ed è proprio il buco ad averli resi famosi, anzi, perfino iconici, fin dalla loro nascita. Lo sostiene la ricerca portata avanti da Found! Story Engagement che, dopo aver monitorato più di 100 fonti online
“Il cibo non è soltanto alimentazione, ma ha notevoli risvolti sociali e antropologici”: a ricordarlo su Il Giornale del Cibo è Giuliano Gallini, Direttore Marketing Strategico di CIRFOOD e autore della rubrica Cum Grano Salis, che conferma l’interesse del magazine per gli aspetti culturali legati al cibo. Abbiamo approfondito l’argomento parlando con lui di
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