Risultati della ricerca per: uova

zuppa della vedova

Zuppa della vedova

Ricetta di Vostromo.E’ una pietanza tradizionale della cucina di Malta. Una zuppa piuttosto densa preparata con ingredienti poveri: verdure, uova, ricotta. Talvolta è arricchita con il Gbejniet, un piccolo formaggio fresco di capra, caratteristico dell’isola. Non avendo a disposizione questo prodotto tipico, l’ho sostituito con un pezzetto di feta greca, sbriciolato sulla zuppa calda. Raddoppiando

Canocchia (cicala Di Mare)

di Alex Castelli. La canocchia è un crostaceo lungo da 20 a 25 centimetri, di colore chiaro madreperlaceo con sfumature rosa o viola, il cui nome scientifico è Squilla mantis. L’ultimo segmento del suo corpo si chiama tecnicamente telson e ha bordi pungenti e dentellati, con due macchie nerastre che sembrano occhi. Sul torace ha

castagna

Castagna

Per secoli è stato un vero e proprio “albero del pane”.  Il castagno ha letteralmente salvato dalla fame i nostri antenati, specialmente nei periodi di guerra e carestia, specialmente quelli che vivevano nelle zone collinari e montane. Frutti eccezionali, le castagne sono incredibilmente colmi di virtù: sapore gradevolissimo, grande conservabilità, e soprattutto la possibilità di

pollo

Pollo

Pollo è un termine generico che designa sia il maschio che la femmina della specie Gallus gallus, allevata per la produzione di uova e per il consumo della sua carne. Il maschio con capacità riproduttiva, famoso per le note doti canore mattutine, si chiama propriamente gallo, la femmina gallina. L’uso in cucina è veramente molto

Le copertelle

Il ristorante prende il nome dal camminamento coperto situato sulle mura di cinta di Serra San Quirico, paesino medievale poco distante dalle Grotte di Frasassi. Proprio nell’immenso parcheggio di queste ultime, il proprietario del locale ci è venuto incontro lasciandoci il suo biglietto da visita e spiegandoci la strada per raggiungerlo, senza insistere e senza

salsa all'aglio

Salsa all’aglio (aioli)

Questa salsa è molto usata in Provenza,dove accompagna il merluzzo lesso le lumache bollite e le uova sode,io quelle poche volte che posso , la uso con le carni bianche e i pesci al vapore.

crostini strapazzati

Crostini strapazzati

Alternativa (poco più laboriosa) alle classiche uova strapazzate.

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Sfoglia Verde

La sfoglia verde è molto simile alla sfoglia emiliana, solo che si ottiene aggiungendo alle uova una purea di spinaci ben scolata. Ottima anche con le ortiche. Come Fare la Sfoglia Verde Le dosi: Le dosi per 500 g di farina sono di 3 uova più 300 g di spinaci (o ortica) pesati a crudo,

come fare la sfoglia emiliana

Sfoglia Emiliana

Nata in Emilia, ha conquistato tutto il mondo: la classica sfoglia è una preparazione impegnativa ma che da grandi frutti poiché una volta creata permette di preparare moltissimi primi diversi, ripieni e non: tagliatelle, tagliolini, lasagne, pappardelle, e tortellini e tortelloni Come fare la Sfoglia Emiliana Gli ingredienti La tradizione ci insegna che la sfoglia

casunzei-ampezzani

Casuziei Ampezzani

Tipici dell’Ampezzo, i casunziei sono squisiti ravioli di tradizione mitteleurepea, lo dimostra il ripieno dolciastro di rapa rossa e la presenza obbligata nel condimento dei semi di papavero, gli stessi che ricoprono in abbondanza il pane austriaco e in particolre la celebre rosetta viennese. Ingredenti per 6 persone: Per la sfoglia: 400 g di farina

Napoli: ma tu vulive ‘a pizza?

di Martino Ragusa. Il primo pensiero al mio arrivo a Napoli è stato “voglio imparare il più possibile sulla pizza”. Mi sono informato in giro (qui la comunicazione anche con sconosciuti è semplificata al massimo) e ho visto che le informazioni convergevano tutte su un nome: Antonio Pace, Presidente dell'Associazione Verace Pizza Napoletanadiscendente da una famiglia

pasta con colatura di alici

Colatura Di Alici Di Cetara

di Martino Ragusa. A Cetara si trova l’ultima tonnara ancora attiva in Campania. Il nome di questa località, però, è sempre più legato alla Colatura di Alici, l’unico erede legittimo dell’antico Garum dei romani e oggi apprezzatissimo dai golosi più trendy. Il procedimento è lo stesso del Garum descritto dai cronisti dell’Antica Roma: le acciughe

spatzli

Spätzli

Questo tipo di pasta è particolarmente diffuso, nelle regioni di lingua tedesca,comprese quelle Italiane ,dove si consuma tutto l’anno ,ma in particolar modo essendo un complemento o contorno, lo si usa in periodi di caccia,per accompagnare piatti di selvaggina , si possono conservare in frigo per alcuni giorni, possono essere di sola farina e acqua

spigola-o-branzino

Spigola O Branzino

La Spigola o Branzino (Dicentrarchus labrax) è uno dei pesci più eleganti dei nostri mari. Come la Cernia fa parte della famiglia Serranidae. Il colore della livrea è mimetico con diverse tonalità argentee: è grigio scuro con riflessi verdastri sul dorso, grigio chiaro con riflessi gialli e punteggiature scure sui fianchi, bianco nella parte ventrale.

Cibo E Cinema

  Gli anni 70: La crisi della famiglia e dei valori sociali Sono gli anni della crisi economica, sociale, dei valori e della famiglia. Sono anni bui, senza petrolio, con le “domeniche a piedi”, anni di contestazione giovanile studentesca, di rivolte, di odio, di violenza, di sequestri politici, di brigate rosse, di rivolte femministe. Sono

Torta di Pane

Torta di pane

Questa è una torta della cultura contadina, che insegnava che niente doveva essere sprecato neanche una briciola di pane. Indicare le dosi non è facile, perché dipende dal tipo e dal grado d’umidità del pane, sappiatevi regolare,e ricordate che le uova servono come legante,ma se sono troppe la torta viene dura e asciutta.

baba

Babà

di Alex Castelli. Chi l’avrebbe mai detto, il babà non è stato inventato a Napoli. Uno dei dolci più famosi della tradizione gastronomica partenopea, infatti, è nato più di tre secoli fa in Lorena, regione francese al confine con la Germania, contesa nei secoli dalle due nazioni. Pare che l’invenzione si debba al re di

Maccheroncini Di Campofilone

di Martino Ragusa. I maccheroncini di Campofilone risalgono al ’400 e sono ancora poco noti nell’Italia dei mille formati di pasta. Chi non li conosce si aspetta una pasta piuttosto grossa per via del nome, invece sono dei capelli d’angelo sottilissimi ottenuti da un impasto di 10 uova per ogni chilo di farina. Per la

Marche: i maccheroncini di campofilone

di Martino Ragusa. I maccheroncini di Campofilone risalgono al ’400 e sono ancora poco noti nell’Italia dei mille formati di pasta. Chi non li conosce si aspetta una pasta piuttosto grossa per via del nome, invece sono dei capelli d’angelo sottilissimi ottenuti da un impasto di 10 uova per ogni chilo di farina. Per la