Nato a Milano, vive da sempre a Locate di Triulzi, nella provincia sud del capoluogo lombardo. Oltre a collaborare con alcune testate giornalistiche locali è food blogger per storiedifood.com, dove racconta soprattutto di specialità e piccole realtà artigianali. Il suo piatto preferito è la piadina romagnola perché, nella sua semplicità, sa appagare come poche altre cose.
Una cialda croccante e aromatica chiusa intorno a un bianco cremoso ripieno di ricotta tempestato da gocce di cioccolato, granella di pistacchio o vestito di sgargianti scorze candite… vi ricorda qualcosa? Qualcosa tipo: cannolo siciliano? Sì, è lui il protagonista di questo articolo. C’è chi ne attribuisce l’invenzione alle donne dell’harem del castello di
Nella città del mosaico, un mosaico di sapori: a Ravenna, ex città bizantina dall’importante passato storico e artistico, convivono due anime: una legata alla terra e una che risente del legame col mare. Similmente a quanto già visto a proposito di Venezia, sebbene la cucina tradizionale sia di forte impronta contadina, l’Adriatico è a
Una delle città dove togliersi la soddisfazione di bere buona birra è, in assoluto, Praga: la cultura birraria in Repubblica Ceca è di casa. Oltre ad avere dato il nome allo stile pils, che deriva da Plzeň, città sede dello storico marchio Pilsner Urquell, è uno dei paesi col più alto consumo di birra
Distese di acqua stagnante, dalle sfumature rossastre, in cui il cielo estivo va a specchiarsi regalando suggestivi giochi di luce: questo è il colpo d’occhio con cui si presentano, in genere, le saline. Si tratta di impianti dedicati all’estrazione del sale dall’acqua marina e sorgono in aree pianeggianti, a ridosso del mare. È in
Si chiamano percebes e sono un autentico tesoro estratto dalle scogliere dei mari del nord. Dalla curiosa forma a unghia o artiglio, questi crostacei vivono infatti aggrappati alle rocce a strapiombo sull’Oceano Atlantico che bagna le coste settentrionali della Spagna e del Portogallo e parte del Marocco. Pressoché introvabili in Italia, se non in
C’è spazio per un modo virtuoso di fare impresa anche in una realtà industriale globalizzata come quella odierna? La risposta è: sì, c’è e può funzionare bene. Lo abbiamo visto con il progetto birra Biova, ma lo approfondiremo ancora meglio qui, con l’esempio dell’Azienda Agricola Circe, che – nella tenuta di Pontinia (LT), nell’Agro
Se siete tra chi ama il pesce, ma storcete il naso se è d’allevamento, forse non conoscete la Trota del Trentino IGP. La purezza delle acque in cui gli animali vivono e l’attenzione scrupolosa alla loro alimentazione la rendono un prodotto di pregio, che nulla ha da invidiare non soltanto ai pari esemplari selvatici,
Chi ha mai sentito parlare della Via Querinissima? E di Pietro Querini, da cui viene il nome? Ebbene, si tratta della storia che ha portato alla diffusione dello stoccafisso nella cultura gastronomica italiana. Infatti, in un paese con una varietà di prodotti e specialità territoriali come il nostro, proprio lo stoccafisso, insieme al “cugino”
Lungi dall’essere “solo” un formaggio, il caciofiore racconta di un prodotto unico per storia e caratteristiche. Innanzitutto, nel ricco panorama delle eccellenze casearie italiane, è uno dei rari esempi di formaggi a caglio vegetale. Significa che per la coagulazione del latte non si usano sostanze di origine animale, come il classico caglio di vitello,
Birrifici artigianali nelle Marche ne abbiamo? La risposta è un entusiastico: sì, tanti e di qualità. E come potrebbe essere altrimenti in una terra dove convivono in perfetta armonia anime apparentemente tanto distanti? Ai sapori di mare del litorale Adriatico, che vanta una delle più apprezzate varietà di cozze nostrane, fa da contraltare un
A Grado, cittadina lagunare del Friuli Venezia Giulia, c’è il mare, c’è la sana schiettezza degli abitanti e c’è soprattutto il boreto alla graisana. Molto più di una specialità gastronomica, ma una vera e propria istituzione: un piatto dalle umili origini, fatto col pesce che rimaneva invenduto e che diventava quindi il pasto abituale
Chi non conosce bene la città di Torino probabilmente reagirà con un’espressione perplessa alla parola “piola”. Nella città sabauda e più in generale in tutto il Piemonte, è il termine con cui si fa riferimento alla trattoria o all’osteria: locali informali, che propongono una cucina tradizionale con un servizio semplice, di stampo casalingo. Il
È noto come caffè di Anterivo, ma in realtà si tratta di un legume. Un lupino, per l’esattezza, che prende il nome del piccolo comune della Val di Fiemme (nella provincia di Bolzano) dov’è parte integrante della cultura locale. Qui da oltre un secolo si coltivano i semi che, una volta tostati e macinati,
La nostra esplorazione dell’arte di fare buona birra in Italia non conosce sosta e ci porta questa volta a parlare dei birrifici artigianali del Trentino Alto-Adige. L’acqua pura e incontaminata delle Dolomiti e l’influenza della cultura germanica, dove l’arte birraia è quasi una religione, basterebbero già a creare alte aspettative. Il resto lo fanno
Se vi chiedessero qual è il primo prodotto enogastronomico che vi viene in mente pensando alla Francia, la risposta più probabile è – ça va sans dire – la baguette. Un primato che si gioca con il croissant, lo champagne e con formaggi come brie e camembert. Con la sua inconfondibile forma stretta e
Il discorso si fa serio quando si parla di pizza: una specialità capace di mettere tutti d’accordo e al contempo di accendere vivaci diatribe. Ce ne sono così tante tipologie che ognuno ha la sua preferita. Qui vogliamo però focalizzarci su quella che è la più tradizionale e probabilmente la più conosciuta, tutelata dalla
La Focaccia di Recco è uno degli esempi più emblematici di come una specialità gastronomica possa legarsi al nome di una città fino a diventarne un tratto identitario. Non è raro infatti sentirla chiamare semplicemente “la Recco”, per distinguerla dalla focaccia genovese. E in effetti si tratta di tutt’altra cosa: due sottili veli di
Chi ha mai sentito parlare del Toumin dal Mel? Un nome che è tradizione, da pronunciare così, nella sua forma dialettale (letteralmente è tomino di Melle), e che riporta a un angolo del Piemonte ai piedi del Monviso, il celebre monte da cui sgorga il Po, non lontano dal confine francese. È qui che,
Se c’è una specialità simbolo della cucina livornese, non c’è dubbio che sia lui, il cacciucco. Nato come piatto povero, è una delle più conosciute zuppe di mare della tradizione italiana: un insieme di pesci di piccola taglia portati a cottura in un sugo rosso di pomodoro e tipicamente accompagnato da crostoni di pane
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