Nato a Milano, vive da sempre a Locate di Triulzi, nella provincia sud del capoluogo lombardo. Oltre a collaborare con alcune testate giornalistiche locali è food blogger per storiedifood.com, dove racconta soprattutto di specialità e piccole realtà artigianali. Il suo piatto preferito è la piadina romagnola perché, nella sua semplicità, sa appagare come poche altre cose.
Dire caponata fa pensare subito a due cose: Sicilia e melanzane. Se questo piatto, annoverato ormai tra le specialità della cucina italiana, è indissolubilmente legato alla terra sicula, un’altra certezza riguarda l’ingrediente che lo caratterizza. La melanzana, del resto, è uno degli ortaggi più tipici della regione, come testimoniano altre specialità iconiche del
Appassionati e neofiti della birra artigianale italiana, abbiamo piacere di condurvi in Abruzzo. Le vette che questa regione può vantare non sono soltanto quelle innevate dell’Appennino, ma anche enogastronomiche. Basti citare gli arrosticini, protagonisti dello street food nazionale, il brodetto alla vastese, specialità espressione del legame col mare, ma anche prodotti DOP quali lo
A San Francisco lo chiamano cioppino, nel Levante ligure è invece noto come ciuppìn o ciupìn: in pratica è una zuppa di pesce, che lega due mondi separati da migliaia di chilometri e di oceano. Nonostante oggi sembrino due piatti completamente diversi, derivano in realtà dalla stessa antica ricetta, esportata dai marinai genovesi a
C’è un comune dell’alto mantovano dove esiste un piatto, unico nel suo genere, che suggella il legame del territorio con un frutto. Stiamo parlando di Ceresara e del Tortello della Possenta: una pasta fresca chiusa a mezzaluna con un ripieno in cui protagonista è la ciliegia. E non una qualunque, ma la Ciliegia di
Il Giornale del Cibo vi porta a conoscere il Pecorino di Filiano DOP: col suo spiccato sentore di latte ovino e le essenze aromatiche dei pascoli del Vulture e della Valle di Vitalba, dove si trova il paese da cui prende il nome, è una delle vette gastronomiche della Basilicata. Una regione spesso sottovalutata,
Pisa è città nota soprattutto per la sua torre pendente, incastonata in quel gioiello che è Piazza dei Miracoli, patrimonio UNESCO dal 1987. Ma lo è anche per il suo passato di Repubblica Marinara, una delle quattro più importanti insieme a Genova, Amalfi e Venezia. Pisa è quindi storia e arte in riva al
Cagliari è capoluogo di una regione dalla forte identità culturale. L’entroterra contadino con la sua vocazione pastorale è l’anima della Sardegna e la sua influenza arriva dai piccoli borghi di campagna fino alle città. A Cagliari poi quest’essenza incontra e si fonde con la presenza del mare. Il risultato è una città aperta al
La sua collocazione geografica affacciata sul Mar Baltico trasmette già l’idea di una città aperta. E Stoccolma lo è anche dal punto di vista culturale: con le sue architetture e i suoi musei, custodi del tempo e della tradizione popolare, e con un’offerta enogastronomica variegata e interessante. Ci sono le specialità locali, frutto di
Bordeaux è una graziosa città capoluogo della Nuova Aquitania, nel sud-ovest della Francia. Il suo centro storico patrimonio Unesco dal 2007 e la Garonna, il fiume che l’attraversa e che ne connota i tratti romantici, la rendono una destinazione affascinante. Dal punto di vista enogastronomico però Bordeaux è anche e soprattutto città del vino.
Non solo cioccolato. La presenza delle Alpi, coi loro grandi pascoli, fa della Svizzera un paese vocato alla produzione casearia. Ne sono esempio le sue denominazioni d’origine, Emmentaler, Sbrinz e La Gruyère su tutti. Meno famoso, ma inconfondibile è il Tête de Moine AOP (che sta per Appellation d’Origine Protégée, l’equivalente della DOP italiana).
Se si parla di piaceri della tavola, quando dici Lazio l’immaginario porta subito all’iconico quartetto di primi piatti: cacio e pepe, amatriciana, carbonara e gricia. Ma è altrettanto facile pensare alla coda alla vaccinara, ai carciofi alla giudia, a prodotti d’eccellenza, quali la porchetta di Ariccia IGP e il guanciale amatriciano, o magari ad
Se a Natale va in scena il classico dualismo tra panettone e pandoro, con l’approssimarsi della Pasqua ci si divide tra colomba e uova di cioccolato. C’è però chi la soluzione a questo annoso dilemma la trova scegliendo semplicemente… la pastiera! Nonostante si tratti di uno tra i dolci simbolo della tradizione campana, come
La focaccia di Recco è uno degli esempi più fulgidi di come una specialità culinaria possa diventare ambasciatrice di un territorio. Due sottili lenzuoli di pasta chiusi intorno a un cuore di crescenza fresca, con una spennellata d’olio appena prima della cottura per renderla leggermente croccante e dorata in superficie, deliziosamente morbida e formaggiosa
Tra i tanti prodotti enogastronomici della tradizione sarda ce n’è uno in particolare che ne sa catturare l’essenza concentrandola in un liquore. Stiamo parlando del Mirto di Sardegna, un estratto alcolico delle bacche di mirto, arbusto che cresce spontaneamente in tutta l’isola e che era noto già in tempi antichi per le sue innumerevoli
Perugia è arte, storia… e tradizione culinaria. Quella di una regione, l’Umbria, che conta su una cucina povera ma di sostanza. Sono i sapori decisi a farla da padrona qui: le paste fresche, come gli iconici stringozzi o umbricelli, i salumi, tra cui svettano capocollo e prosciutto crudo, la carne di selvaggina, le torte
Ne abbiamo già parlato come terra di grande tradizione casearia, con i suoi quattordici formaggi DOP, ma la Lombardia è anche una Regione ricca di risaie. Non sorprende quindi che tra le specialità della tradizione lombarda siano protagonisti i risotti. Se nelle tipiche osterie milanesi spicca il risotto giallo allo zafferano, talvolta accompagnato all’ossobuco,
Più ancora delle luci dell’albero e del presepe, ad accendere il Natale è l’annosa disputa tra panettone e pandoro. Se il primo ha occupato in modo incontrastato il trono dei dolci natalizi sin dal lontano XV secolo, quando è stato inventato, l’altro è l’unico contendente che ha saputo insidiarne il primato. Alto, dorato, soffice,
Se alla parola Natale la prima cosa che prende forma nella vostra mente e che fa sussultare il vostro cuore è il panettone, siete nel posto giusto! Il grande lievitato per eccellenza, che leggenda vuole sia nato per errore alla corte di Ludovico Il Moro, è l’argomento del giorno. La città dove tutto ha
Che la Toscana sia la culla del buon mangiare e bere non ci sono dubbi! Ogni genere di buongustaio qui ha di che sbizzarrirsi tra una succulente fiorentina, un panino con la Finocchiona IGP o un lampredotto da accompagnare con un bicchiere di vino rosso o, ancora, un fumante coccio di cacciucco alla livornese.
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