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Jota della Carnia

Ullix
La jota, tipico piatto carnico, ci racconta di una terra così povera che persino la polenta con il latte era considerato un lusso. In effetti la jota era una vera e propria minestra di sopravvivenza, basata su ingredienti davvero essenziali, ma anche proteici: crauti, fagioli e farina di granoturco. L’unica concessione alla gola era data dal pestat, un trito di lardo ed erbe aromatiche. Da allora i tempi sono cambiati, e preparare un pranzo per tutti i giorni non è più un problema. Ma, quando nelle case la famiglia e gli amici si riuniscono e si accende il fogolar, il grande camino cuore delle abitazioni, non c’è benessere più dolce e consolatorio che ripetere quell’antico rituale di mescolare nel tegame fumante la jota. Molto diffusa in Carnia, la jota si prepara sull’altopiano carsico con l’aggiunta di orzo e patate. A Trieste invece la ricetta prevede l’uso di carne e costine di maiale.
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Portata Piatti unici
Cucina Italia, Ricette regionali
Porzioni 6 persone

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Mettete a bagno la sera prima i fagioli in acqua fredda. Scolate bene i crauti e tritateli finemente.
  • Tritate assieme la cipolla, l’aglio, il prezzemolo, la salvia e il lardo; mettete questo trito in un capace tegame di coccio con il burro. Lasciate appassire a fuoco basso.
  • Scolate i fagioli, versateli nel tegame con il soffritto. Potrete, a piacere, aggiungere altre verdure tritate, come il radicchio o il sedano. In questo caso unitele al soffritto e fatele appassire prima di aggiungere i fagioli.
  • Unite i crauti tritati al soffritto, il latte, circa 1,5 l di acqua, salate e pepate a piacere.
  • Fate cuocere a fuoco basso e a recipiente coperto per 40 minuti abbondanti, fino a quando i fagioli saranno circa a metà cottura.
  • Versate a pioggia la farina di granoturco nella minestra, mescolando con un cucchiaio di legno, e proseguite la cottura per altri 40 minuti, fino a che la polentina sarà completamente cotta.
  • Fate riposare 10 minuti la minestra affinché si raffreddi un poco, poi portatela in tavola.

Note

Vino consigliato: Teroldego.