di Martino Ragusa. Quando verrete in Sicilia cominciate il vostro viaggio da dove non lo inizia mai nessuno: da Enna. A dire il vero sono pochi anche quelli che concludono il loro viaggio nella provincia ennese. Tranne il turismo "guarda-i-mosaici-e-fuggi" di Piazza Armerina, tutta questa zona, mi spiace dirlo, è piuttosto snobbata dai turisti. Io non
di Martino Ragusa. La salsiccia Pasqualora è una salsiccia appassita insaccata in un budello grosso. è piuttosto magra, con carni tagliate a grana grossa a punta di coltello. è aromatizzata con semi di finocchio selvatico e deve il suo nome al consumo pasquale dopo una stagionatura di qualche mese. Le salsicce più rinomate sono quelle
Una grigliata da sballo. Ho preparato degli spiedini con lonza e salsiccia di maiale, pancetta e fette di cervellà (insaccato introvabile in Italia, è come un grosso salsicciotto simile alla luganega ma di pasta come il wuster, anche se il sapore è diverso) zucchine e peperoni, a parte pannocchie di mais e fette di patate
Questo breve saggio è stato scritto in occasione del “Pellegrino Cooking Festival 2007” di Marsala e compare come prefazione al libro “Le Torri della Cucina – Vol. 4” di Gerardo Antelmo e Alessandra Capogna, Alieno editrice. Ringrazio la Carlo Pellegrino per averne concesso la pubblicazione sul Giornale del Cibo. Facile, parlando di Sicilia, inciampare nella
Il più chiaro esempio delle specialità che vengono servite nella zona di Berna. Tanto in campagna quanto in città, nelle fattorie come nella cucina del governo a Palazzo federale, nelle piccole osterie di paese o nell’elegante albergo di città e, soprattutto, nelle numerose e graziose Gasthäuser (trattorie) dell’Emmental, la si trova tutto l’anno. L’ingrediente principale
di Mario Palma. Il Perricone, chiamato anche Pignatello, è uno degli antichi vitigni autoctoni siciliani a bacca rossa. È coltivato in diverse zone della Sicilia, ma soprattutto in provincia di Palermo, Agrigento e Messina. Il Perricone è utilizzato prevalentemente in assemblaggio con il Nero d’Avola, sono pochi i vini che ne nascono in purezza. Uno
di Mario Palma (Redazione). La Sicilia è da sempre una terra con una ricca tradizione enologica. La leggenda narra che la vite germogliò per la prima volta nell’Isola dalle lacrime di Dionisio assetato. Nacque così quel nettare che l’antico nume donò agli uomini per confortarli dalle fatiche e agli Dei per allietare i loro sensi.
Dopo cinque anni di università nella facoltà di scienze politiche, devo proprio ammettere che senza la piadineria Romagnantica (proprio di fronte alla sede!) la maggior parte degli studenti alla fin fine sarebbe un po’ più triste e affamata…Si tratta di un negozietto piccolo e rifornitissimo che ogni giorno sforna piadine, sfogliate, rotoli e calzoni farciti
Ottima preparazione, con elemento principe i carciofi, che può esser utilizzata come contorno o come pietanza vegetariana. Se aggiungete della salsiccia a brandelli (mescolata ai carciofi stessi e con il pan grattato ed il parmigiano grattiggiato) diventa un ottimo piatto unico; trovo buonissimo anche l’abbinamento con un buon formaggio filante, da mettere a fiocchi negli
di Martino Ragusa.Nel bel negozietto di Francesca Solinas trovate la salsiccia di Oliena, fra le più rinomate dell’isola, a grana grossa (è tagliata a punta di coltello) e venduta sia fresca che appassita da consumare come salume. Poi l’ottimo prosciutto del salumificio artigianale Puddu, la mustela, un insaccato magrissimo di maiale e il tipico guanciale
di Alex Castelli. I pistacchi sono i frutti – “drupe” in gergo botanico – di un piccolo albero originario del Medio Oriente molto diffuso in tutta l’area Mediterranea, il Pistacia Vera, alto al massimo sei metri. Ha tronco nodoso e contorto di colore grigio con foglie verde scuro caduche, composte da 3 o 5 foglioline
Per chi non le conosce o le conosce sotto altro nome , le Luganeghe sono degli insaccati ,tipo salsiccia, della grandezza di un salamino fresco mediamente del diametro di 3 centimetri e della lunghezza di 10-12, ogni regione ha la sua ricetta sul contenuto,normalmente carni + o – grasse con sale e spezie insaccate in
Nella cucina tradizionale romana questo piatto prevede come ingredienti principali i piselli e il prosciutto cotto (o crudo secondo un’altra variante parimenti accreditata). Nella mia famiglia invece, con questo nome si usa chiamare un condimento, sempre per le fettuccine, fatto però di piselli, funghi, salsiccia e panna (anche se io alla panna sostituisco volentieri un
Settembre e’ la stagione dei borlotti, perche’ ora sono freschi e piu’ che mai dolci e croccanti. Si abbinano ai formaggi, tagliatelle,salsiccia e verdure. La ricetta riportata e’ un antipasto o un contorno rustico tra dolce e piccante.
L’allegra e coinvolgente aria partenopea si respira già entrando dalle strette e anguste porte del locale, che si aprono con difficoltà per i tavoli attigui e la gente che sosta in attesa che se ne liberi uno. I colori accesi e l’arredamento denso di piccoli dettagli che spuntano da ogni dove e fantasiose decorazioni che
Autedo e’ un locale atipico come recita un cartello nei pressi dell’ingresso .Autedo significa in spezzino pergolato e proprio sotto il pergolato di vite si pranza o si cena in estate .Si trova in località Marola appena usciti dalla città di La Spezia direzione per Portovenere .Non c’e’ un menu’ vero e proprio ma tutto
In Valle D’Aosta ho avuto la fortuna di trovare Camillo Rosset, gentilissimo, caustico e saggio. Per incontrarlo basterà che andiate a mangiare nel suo agriturismo, o, meglio ancora, che restiate suoi ospiti per un week end.Poi sarà sufficiente che vi mostriate interessati alla Valle D’Aosta e ci penserà lui a sottoporvi a una piacevolissima full
di Martino Ragusa. “È il classico ciauscolo marchigiano, però fatto con la mia mano”. Giuseppe Dell’Orso, detto “Peppe Cotto” compone sculture di lardo e improvvisa rime baciate. Per intenderci è un altro macellaio-artista come Dario Cecchini, il toscano che taglia bistecche declamando Dante divenuto ormai una star televisiva. Ho isolato questo verso, tra i numerosi
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