Ho scoperto da poco un posto veramente delizioso a Roma, zona San Giovanni, che sento il bisogno di dover descrivere…sono un’amante del cibo e della buona tavola…la mia è una vera e propria mission! Si chiama bottega trattoria de santis . E’ un ristorante che varia dal pesce alla carne con alcuni tipici piatti romaneschi.Da
E’ una trattoria accogliente,con pochi posti a sedere, un banco dove prendere anche solo aperitivo o un caffè. Tanti e tutti preparati con cura i piatti del menu. Dall’antipasto della casa con ottimi affettati misti si passsa alle penne alla siciliana,orzo e fagioli, tagliatelle, gnocchi, salame all’aceto,baccalà alla savonese,filetti, cinghiale…fino ai dolci, sempre molto gustosi.Buone
I Buccaturedda Il termine «Buccaturedda» è pressoché intraducibile. A voler tentare una traduzione potremmo azzardare un’assonanza con il verbo «abbuccari» che indica il rovesciare qualcosa: in questo caso «abbuccari», rovesciare la pasta della focaccia in maniera da creare un grosso panzerotto ripieno di verdure cotte. Perché questo sono, appunto, le «Buccatureddi». Col nome di «Buccatureddi»
di Gino Larosa. La cittadina di Mammola è posta sul versante Jonico della Calabria, tra l’Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna, fino al Parco Nazionale dell’Aspromonte. Da questa località prende il nome una famosa preparazione a base di pesce: lo Stocco di Mammola. Cos’è lo Stocco di Mammola? Il merluzzo
Piccola trattoria veramente tipica, prepera i piatti poveri della tradizione quali: trippa, cotenna al sugo, piedini di maiale, e di vitello, stigliole, lumache, baccalà, coniglio, quaglie, maccu, asparagi selvatici, ceci, fave, fagioli ecc., il tutto annaffiato da dell’ottimo vino locale.
E’ una specie di salumeria con mescita di vini, solo che invece di servire salumi di carne di maiale sono tutti di pesce. Così si possono mangiare tartine con baccalà mantecato, burro e acciughe, tartare di pesce spada, salmone … caldi, freddi, con vino servito anche al bicchiere. E’ abbastanza centrale, non ha veri e
Il baccalà è un elemento fondamentale della gastronomia basca ma anche di quella Portoghese, e si può cucinare in diversi modi: a la vizcaìna, in salsa verde o al pil pil. Quest’ultima ricetta, molto facile ma gustosa, si caratterizza per l’uso dell’olio d’oliva come ingrediente principale per la sua preparazione.
ho mangiato da favola una serata dedicata al baccalà. tutto cotto in maniera casalinga come da anni non mi succedeva e alla fine il conto, penso che non hanno recuperato neanche le spese) lo consiglio a tutti Giancarlo
Forse non ve ne siete accorti, ma a me mi piace un sacco, mangiare. Mangio molto, troppo secondo mia Moglie, ma mangio bene. Cioè, vado alla caccia di cose che me gustano mucho, muchissimo. Non tutto, rientra in questa categoria, devo dire. Mangio di tutto, se sono ospite da qualche parte, non foss’altro che per
di Silvia Salomoni.Vi è mai capitato di trovarvi ai fornelli per mettere a tavola un buon numero di invitati e desiderare che fosse tutto quanto già pronto, fumante e perfetto? Forse non sapevate che esistono i ‘Personal Chef’, degli chef professionisti che vengono a cucinare a casa vostra, per voi e per i vostri ospiti.
Bel locale caratteristico arredato con gusto, servizio ottimo e cordiale. Giusta distanza tra i tavoli.Dopo l’aperitivo di benvenuto, a partire dagli antipasti per finire con il dolce c’e modo di sperimentare una serie di piatti che oltre ad essere presentati in modo, oserei dire, artistico, sono preparati con cura e prodotti freschissimi. Particolare menzione meritano
Sono stato ad una serata enogastronomica organizzata in questo ristorante che mi offre sempre gradite sorprese. Iniziamo da prezzo: 25 euro tutto compreso, dall’antipasto all’ammazzacaffè. La serata prevedeva come ospite una cantina della zona di Valdobbiadene, terra del prosecco. A ogni vino si abbinava un piatto. Ecco gli abbinamenti: Prosecco chardonnay metodo classico con spuma
di Paolo Degiovanni. (La scheda è pubblicata sotto la regione Lombardia perché la sezione Formaggi e Latticini obbliga a specificare una connotazione regionale). Tutti noi, anche se non ricordiamo il momento esatto, stringiamo da subito un legame indissolubile con il latte, essendo il primo alimento esterno con cui entriamo in contatto all’inizio della nostra vita.
Questo breve saggio è stato scritto in occasione del “Pellegrino Cooking Festival 2007” di Marsala e compare come prefazione al libro “Le Torri della Cucina – Vol. 4” di Gerardo Antelmo e Alessandra Capogna, Alieno editrice. Ringrazio la Carlo Pellegrino per averne concesso la pubblicazione sul Giornale del Cibo. Facile, parlando di Sicilia, inciampare nella
Titolo: La Cucina Milanese (la Cusina A Milan) Autore: Fabiano Guatteri Casa editrice: Editore Ulrico Hoepli Milano. Anno di pubblicazione: 2004 Pagine: 242 La cucina lombarda, più di ogni altra espressione culinaria italiana, è altamente variegata, potendo vantare decine di ricette tipiche che accomunano gastronomie di province diverse, storicamente e ortograficamente, con una serie di
Classica hostaria friulana, con bottiglie e salumi in bella vista. Elisabetta ti accoglie con un sorriso ed una selezione di vini al banco da far invidia a qualsiasi ristorante di classe. La cucina sobria e della tradizione, presenta sfumature del territorio dal baccalà mantecato, al frico, al petto d’oca ed ai suoi trionfi di salumi
di Giuditta Zuddas.Il nasello (il cui nome scientifico è Merluccius merluccius) ha il corpo e la testa allungati, la bocca grande, nerastra, con due file di denti su ogni mascella e la mandibola sporgente. Spesso viene chiamato merluzzo, ma in realtà sono due specie distinte, distinguibili dal barbiglio (una piccola appendice) sotto la bocca: nel
di Martino Ragusa. Le sorelle Gabrielloni di Recanati producono con grande cura i monovarietali della loro regione, le Marche, e hanno l’accortezza di imbottigliarli in confezioni piccole. Un particolare di importanza non trascurabile: dal momento che sono oli che non ‘vanno su tutto’ durano di più con il rischio di invecchiare troppo in bottiglia. Dopo
di Martino Ragusa. L’olio di Ascolana Dura è un fruttato medio con sentori erbacei, cardo e mandorla. Le sensazioni di amaro e piccante sono ben presenti e equilibrate tra loro. Ha un dal bel colore verde intenso, dovuto ad un contenuto di clorofilla piuttosto elevato. In cucina è ottimo con le bistecche al sangue, i
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