Visto che l’autunno si avvicina, godiamoci quello che ci offre, non solo le prime nebbioline mattutine, e i primi brividi a fior di pelle,che ci fa srotolare le maniche della camicia, che avevamo arrotolato in aprile , ma già che siamo stati bravini (quasi tutti) durante l’estate, mangiando leggero, ingurgitando tante verdure per contenere la
di Silvia Salomoni. Andando a fare la spesa non ti è mai capitato di pensare che il prezzo dei prodotti che metti nel carrello sia una specie di cartina di tornasole per descrivere il posto in cui ti trovi? Magari quando vai in vacanza al mare e hai l’impressione che tutto quanto sia più a
La pasta frolla è un’ottima base per crostate d’ogni genere. Da quella classica, farcita con marmellate, ideale per le merende dei bambini o per la colazione, a quelle più elaborate con creme e frutta fresca. Ideale anche per fare dei biscotti, semplici, ricoperti di cioccolato, con marmellata ecc.
di Alexander Màscàl. Siamo in Piemonte. Il nostro itinerario inizia a Santo Stefano Belbo, una località sul confine tra la provincia di Asti e quella di Cuneo. Qui, dove s’incontrano Langhe e Monferrato le due culture si sono amalgamate e le tradizioni contadine sono sopravissute all’incalzare del progresso. E’ il territorio del Moscato d’Asti, che
Il mio lavoro di giornalista e scrittrice di turismo ed enogastronomia mi conducono a girovagare tra i tavoli di trattorie e ristoranti alla ricerca di nuovi locali da provare, ma non per questo dimentico quei personaggi che hanno fatto la storia della gastronomia regionale, come nel caso dell’agriturismo Il Cornarino, e così oggi ho deciso
di Annapz (con la collaborazione di Vostromo). Il nome Fiore Sardo deriva probabilmente dal caglio vegetale, ottenuto dal fiore di cardo, usato anticamente in Sardegna per produrre il formaggio. Alcuni autori sostengono però che provenga dalle forme di legno, utilizzate in passato, che portavano inciso sul fondo un fiore d’asfodelo o una rosa peonia. Le
L’estate, con la sua frutta allegra e colorata, permette di sbizzarrirsi nella preparazione di piatti che, oltre ad appagare il palato, riempiono gli occhi con combinazioni diverse di forme e colori. Servire la frutta inglobandola in un dessert che sia anche scenografico, la eleva inoltre al rango di una normale portata evitando che quei cestini
di Alex Castelli. Inserire la dieta mediterranea nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. è questa la proposta che la Ministra spagnola dell’Agricoltura Elena Espinosa ha portato ai suoi colleghi europei riuniti a Bruxelles. La Commissione Europea l’ha appoggiata pienamente, con il sostegno in particolare di Italia, Grecia, Portogallo e Francia. Il Patrimonio Immateriale dell’Umanità comprende tutte
Quando sono in zona non manco mai la visita.La Valdinievole sullo sfondo di questo ristorante situato sul monte sopra Pescia e che domina dall’alto una vallata conosciuta per i fiori.Colline in cui la pianta dell’olivo la fa da padrone ed un numero, lo 0572 490000 per una prenotazione. Si mangia all’aperto, in zone terrazzate e
di Martino Ragusa. Per capire quanto siano "cose speciali" i crotti della Valtellina è necessario fare una piccola digressione storica che spero vorrete ascoltare. Sentite questa storia: dovete sapere che il 4 settembre del 1618 sulla Valchiavenna precipitò una frana rovinosa, che investì gran parte della valle e seppellì completamente l’abitato di Piuro. In seguito a
di Gianluigi Storto. Questo prodotto è commercializzato anche nei circuiti del commercio equo solidale! Hai già letto la prima parte dell’approfondimento di Gianluigi Storto sulla storia del tè, pubblicato qui sul Giornale del Cibo? Ti ricordiamo che Gianluigi è un chimico ed esperto di tè, nonché autore del libro “Il tè, verità e bugie, pregi
Quando si cuociono le verdure i tempi di cottura devono essere ridotti al minimo, prolungando la cottura le verdure non perdono solo colore e sapore ma ogni loro proprietà nutritiva. Vitamine e sali minerali si disperdono nell’acqua di cottura e quello che rimane sono solo fibre vegetali che essendo non assimilabili non hanno alcun valore
di Vostromo. Il bianco Semidano è uno dei vitigni sardi considerati autoctoni e d’origine incerta. Probabilmente è arrivato sull’isola in tempi remotissimi attraverso i porti di Karalis (l’odierna Cagliari) e Nora. La coltivazione è diventata cospicua solo ai tempi della dominazione piemontese. Ha sempre risentito della concorrenza del robusto Nuragus, più resistente ai parassiti. L’instabilità
Piatti della tradizione bagherese, cucina casalinga ottima. Consiglio: bucatina con ragù di pesce involtini di pesce spada,caponata al forno e per dessert non lasciatevi tentare dal cannolo (che comunque è squisito)ma assaggiate la frutta con il vino mandorlato.Come antipasto di default vi porteranno un uovo sodo con vino zibibbo è la tradizione del luogo. Ospitalità
Meglio se usate erbe fresche. Le potete trovare tranquillamente anche nei negozi di frutta e verdura. Nella ricetta originale si usa il burro. Io ho provato con l’olio extra vergine d’oliva. A voi la scelta
di Alex Castelli. Martino e tutti noi della Redazione del Giornale del Cibo vi raccomandiamo di usare in cucina sempre verdure e prodotti di stagione, che oltre a fare bene a noi che li mangiamo fanno bene all’ambiente. Sono più buoni e nutrienti e costano meno non solo in termini di prezzo al mercato, ma
di Orsagiuliva. Chissà perché da noi in Italia i vini rosati hanno sempre avuto incerta fortuna, dai nostri vicini francesi, in effetti, son molto più amati, apprezzati e pubblicizzati. Spesso considerati di scarsa od incerta personalità, mi fu detto tempo fa da qualche ignorante pseduo-cultore, che sono i vini preferiti dalle donne. Sarà. Io che
di Annapz. Presso gli antichi romani, il vino alla borragine era ritenuto un antidoto alla tristezza. La parola celtica “borrach” significa coraggio, la borragine aggiunta al vino, veniva usata per curare i mal di testa da sbronza! Altre caratteristiche e proprietà: Questa erba è ricca di minerali essenziali quali calcio e potassio, e acidi grassi
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