di Alex Castelli. Mozzarella di bufala campana tagliata con latte boliviano e cagliate provenienti dall’Est europeo. Olio “extravergine” d’oliva pugliese allungato con olio di colza o di nocciolino acquistato in Spagna, Turchia, Grecia, Tunisia, poi colorato col verdone e profumato artificialmente. Vino sintetico aggiustato con acido tartarico, coloranti e tannino cinese di origine sintetica.
Chi a Bologna non conosce L’agnese per il cocomero?? Ora da un anno fanno anche Piadine e Crepes buonissime poi ci sono i gelati artigianali e la Frutteria che comprende Macedonie e Frullati e poi Cocktails e Aperitivi e in autunno da Ottobre le Caldarroste e il vino Nuovo, Novello e Brulè. In estate o
di Vostromo. È il grande vino sardo scoperto recentemente dagli enofili. Si ottiene dall’uva che porta lo stesso nome. L’origine del vitigno è ancora incerta: secondo alcuni è arrivato dalla Francia nel XIX secolo, altri giurano che siano stati gli Aragonesi a portarlo in Sardegna. La tesi più accreditata lo fa discendere dal Bovale di
Le ricette del ragù, inteso come salsa di pomodoro e carne con condimento di verdure aromatiche, sono tante quanti gli angoli del nostro paese. Il più famoso e diffuso nel mondo è quello bolognese, che ha conquistato la cucina internazionale. Il ragù bolognese comunque ha un altro primato: in fondo è quello di preparazione più
Di solito è in questo periodo festa di San Martino, che si trovano al mercato i cardi, detti nel nostro dialetto gobbi. Il nome deriva dal fatto che vengono cresciuti con una legatura, che appunto li ingobbisce, e senza prendere molta luce così riamangono bianchi il più possibile. Credo si trovino in tutte le regioni
Eccomi a salutare con voi la prima di ricorrenza del nostro Giornale del cibo: i primi sei mesi di vita. Nessuna celebrazione, per carità, prendo solo un piccolo spazio due grandi ‘grazie’ di cuore. Il primo va a voi lettori che avete mostrato di gradire questo portale che evidentemente ha saputo trovare una sua collocazione
di Vostromo. E’ una mia passione, né dolce, né secco, se c’è da festeggiare si può bere anche la mattina. E’ prodotto dall’uva omonima, forse arrivata per la prima volta in Sardegna direttamente nel porto di Bosa, capoluogo della Planargia. Qui il clima è caratteristico: siamo in collina ma vicinissimi al mare, la regione è
Una vera delizia. Locale molto tipico e caratterisitco, dall’arredamento sobrio e rustico, ma non troppo. Si possono degustare dei piatti davvero molto buoni e che sono anche dei grandi classici di questa zona come i Pici all’Aglione e la Chianina alla brace. Io nella mia ultima visita ho mangiato un ottimo cinghiale brasato con le
Ristorante con specialità pugliesi. Un ristorante da provare per gustare appieno i sapori della Puglia. Dal pane, d’Altamura naturalmente, al vino, ne uscirete soddisfatti, e con una gran voglia di visitare questa splendida regione.
Prima di tutto ristorante arredato con semplice buon gusto, senza fronzoli. Menù con poche voci che variano ogni 15 giorni seguendo la stagione, ma i piatti semplici senza tanti intingoli sono ottimi anche perchè gli ingredienti usati sono buoni e soprattuto freschi…..e si sente! Noi abbiamo mangiato il pesce, ottimo dall’antipasto al secondo, buono anche
di Martino Ragusa.Rigatoni cacio e pepe, spaghetti alla carbonara, coratella, trippa e puntarelle. Forse in nessun’altra parte d’Italia la ristorazione ha mantenuto l’impronta casalinga e gioviale come nelle cittadine dei Castelli Romani.Ad Ariccia e Frascati sopravvivono ancora le fraschette, osterie dove per pochi euro si mangia bene e alla buona, senza nulla concedere ai comandamenti gastronomici
Per secoli è stato un vero e proprio “albero del pane”. Il castagno ha letteralmente salvato dalla fame i nostri antenati, specialmente nei periodi di guerra e carestia, specialmente quelli che vivevano nelle zone collinari e montane. Frutti eccezionali, le castagne sono incredibilmente colmi di virtù: sapore gradevolissimo, grande conservabilità, e soprattutto la possibilità di
autentica cucina siciliana rivisitata ai giorni nostri. accoglienza da veri re! consigliere gli involtini di pesce spada al profumo di cedro…chiudere gli occhi trascinati dal sapore divino. e i loro dolci poi…ragazzi indescrivibile…per una golosa come me!
Il ristorante prende il nome dal camminamento coperto situato sulle mura di cinta di Serra San Quirico, paesino medievale poco distante dalle Grotte di Frasassi. Proprio nell’immenso parcheggio di queste ultime, il proprietario del locale ci è venuto incontro lasciandoci il suo biglietto da visita e spiegandoci la strada per raggiungerlo, senza insistere e senza
Per la scienza dell’alimentazione i cibi afrodisiaci non esistono. A sedano, peperoncino, frutti di mare, uccelli di tutti i tipi, parmigiano, testicoli di toro e piselli di cervo la biochimica nega ogni efficacia erotica. Al massimo concede che siano cibi particolarmente energetici. Ma che il surplus di energia vada proprio nelle zone interessate e non
Di questo antico e povero piatto, una volta preparato in ogni cucina contadina e popolare del mio paese natio, ora si è quasi persa la memoria, solo qualche massaia, che ha superato la sessantina, per amore delle radici lo prepara ancora. L’anno scorso durante una rassegna di piatti del passato sono riuscito ad assaggiarlo, e
Mangiare al Bacco Felice significa gustare appieno la vera essenza della convivialità. Il padrone di casa, Salvatore Denaro, vi accoglierà come il migliore degli ospiti ed in men che non si dica comincerà a deliziarvi con i numeri antipasti (sfiziosissimi!) e gli altri manicaretti del giorno. Tutto, o quasi, proviene dal suo orto e dai
(bis).Mi rendo conto che al giorno d’oggi, procurarsi dei piedini di ovino, non sia cosa facile, si trovano facilmente quelli di suino o di vitello per i nervetti. Comunque per chi abita in campagna, e ha un macellaio amico, o ancor meglio un allevatore, potrebbe ancora reperirli. I piedini vi verranno forniti ancora con la
Mi rendo conto che al giorno d’oggi , procurarsi dei piedini di ovino,non sia cosa facile,si trovano facilmente quelli di suino o di vitello per i nervetti. Comunque per chi abita in campagna , e ha un macellaio amico, o ancor meglio un allevatore,potrebbe ancora reperirli. I piedini vi verranno forniti ancora con la pelliccia,a
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