
Trippa allo zafferano
Dal momento che sono un cuoco, amo cimentarmi anche in prove personali come questa trippa allo zafferano.
Dal momento che sono un cuoco, amo cimentarmi anche in prove personali come questa trippa allo zafferano.
Piatto unico o primo piatto? E’ una domanda alla quale solo l’appetito può rispondere. Pellegrino Artusi nel suo La Scienza in cucina e l’arte del mangiar bene (1891) considerava la trippa un “cibo poco confacente agli stomaci deboli e delicati, meno forse quella cucinata nel milanese, i quali hanno trovato il modo di renderla tenera
Vecchia e semplice ricetta di casa nostra.
Be’ eccomi qua, con le ricette tramandate dai nonni. Ricette semplici, gustose e genuine.
Connubio quanto mai rustico tra i delicati ravioli e il sapore della trippa che, in questo caso, vi assicuro, si coniugano in maniera eccellente, forse anche per chi non è amante della trippa.
E’ una ricetta che mi riesce molto bene, l’ho confrontata con quella mangiata in vari ristoranti tipici romani… ma quella che faccio io mi piace di più, forse perché è uno dei miei piatti preferiti e ci metto tutta la mia passione culinaria nel prepararla.
Un piatto tradizionale della cucina pisana.
Si mangiava nei buffet ed era la merenda degli operai a metà mattina
Questo piatto della civiltà contadina, è ancora abbastanza gettonato, nei Grotti Ticinesi.Prima di andare avanti devo spiegare, per chi non vive o conosce a fondo l’arco alpino, cosa sono I Grotti (o Crotti in Valtellina). Erano delle dispense ricavate nelle grotte naturali dove si verifica il fenomeno, delle rocce che respirano, mi spiego dalle cavità