Tipi di noci: conosci le varietà più diffuse in Italia e all’estero?

Mara D'Angeli
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    Le noci sono un alimento gustoso, nutriente, ricco di proprietà benefiche, ideale all’interno di una dieta sana ed equilibrata. Ottime da gustare da sole, come snack spezzafame, oppure all’interno di preparazioni dolci e salate, sono una tipologia di frutta secca amatissima, oltre che preziose alleate della nostra salute. Se anche voi, come me, non potete farne a meno, oggi vogliamo portarvi alla scoperta dei tipi di noci più comuni in Italia e all’estero. Dalla Noce di Sorrento alla Noce Pecan, siete pronti a conoscere le loro caratteristiche e peculiarità?

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    Varietà di noci più conosciute 

    Frutto degli alberi appartenenti al genere Juglans, della famiglia delle Juglandaceae, le noci sono prodotte in diverse parti del mondo, in particolare la Cina e gli Stati Uniti sono i due Paesi caratterizzati dalla produzione maggiore. Tra le specie più comuni troviamo la Juglans regia e la Juglans nigra, quest’ultima originaria degli Stati Uniti. In genere, però, quella più frequentemente coltivata e conosciuta è la Juglans regia, detta anche noce comune o noce bianco, di cui esistono diverse varietà. Curiosi di conoscere alcune di quelle più diffuse e apprezzate? Ecco allora i tipi di noci che dovete assolutamente conoscere! 

    Noce di Sorrento

    Per quanto riguarda le varietà coltivate in Italia, non potevamo non cominciare dalla noce di Sorrento, originaria della penisola sorrentina. Un legame antichissimo quello tra le noci e la Campania, come si evince anche dal ritrovamento negli scavi di Pompei di alberi di noce carbonizzati. D’altronde, il clima e le condizioni del suolo della Regione favoriscono questo tipo di coltivazione e hanno permesso la sua diffusione. 

    Per quanto riguarda le caratteristiche, una peculiarità della noce di Sorrento è quella di avere un gheriglio (la parte commestibile della noce) che può essere estratto facilmente senza rompersi, aspetto che, insieme alle sue proprietà organolettiche, rende questa varietà particolarmente apprezzata dai pasticceri.

    Feltrina, Malizia, Bleggiana: altre varietà di noce tipiche italiane

    In Italia esistono poi diverse varietà di noci locali. Tra queste, ad esempio, c’è la noce Feltrina, coltivata nel Bellunese, la cui peculiarità è quella di avere un guscio che si apre molto facilmente, anche schiacciandolo tra le dita, la noce Malizia o Milizia, coltivata nelle zone del Napoletano e dell’Avellinese, e la noce Bleggiana, dal sapore dolce, aromatico e le dimensioni ridotte, tipica del Trentino Alto Adige.

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    Noce Chandler

    Tra le altre tipologie di noce diffuse e coltivate in Italia, sebbene sia originaria della California, c’è la noce Chandler. Di grandi dimensioni, si presenta con una forma ovale e un’estremità lievemente a punta, ha un guscio di colore chiaro, sottile ma resistente e dalla superficie poco rugosa. Al suo interno è custodito un gheriglio color crema, dal sapore gradevolissimo.

    Noce Lara

    Un altro tipo di noce diffusa in Italia è la varietà Lara. Questa tipologia, che sarebbe di origine francese, si caratterizza per la forma rotonda e si differenzia per il suo sapore che tende a essere più dolce e delicato in confronto ad altre varietà.

    Noce Hartley

    Guardando ancora alle noci originarie della California, incontriamo la Hartley. La sua peculiarità? Rispetto ad altre tipologie presenta una forma più triangolare e una base larga, caratteristiche che le permettono di stare in posizione verticale.

    Noce Franquette

    Un altro tipo di noce di origine francese è la Franquette. Si tratta di una varietà dalle dimensioni medio grandi e di forma ovale, di ottima qualità, che si adatta bene ai climi piuttosto rigidi. 

    Noce Pecan

    Dall’Europa viaggiamo di nuovo oltreoceano, in America, da cui proviene la noce Pecan. Varietà coltivata in particolare negli Stati Uniti, in Brasile, in Israele, in Australia, e anche in piccola parte in Italia (in Sicilia e in altre zone del Meridione) ha un aspetto simile a quello di una noce comune, anche se più allungato e stretto. Si tratta di un tipo di noce dall’elevato contenuto energetico, ma anche con un buon quantitativo di grassi essenziali, dal sapore ricco e gustoso. Le noci Pecan possono essere usate in diverse preparazioni, specie in quelle dolci, come ad esempio la Pecan pie, torta americana realizzata con noci Pecan, pasta frolla e sciroppo d’acero… una golosità tutta da provare!

    Altre tipologie di “noci”

    Nel linguaggio comune vengono chiamati “noci” anche altri tipi di semi oleosi che, tuttavia, non rientrano nella famiglia del genere Juglans come le tipologie viste finora. Si tratta comunque di varietà molto conosciute e apprezzate, sia per il gusto che per le loro proprietà. Ecco alcuni esempi!

    Noci del Brasile

    Stiamo parlando dei semi della Bertholletia excelsa, albero della foresta Amazzonica che può arrivare all’altezza di 50 metri, appartenente alla famiglia delle Lecythidaceae. Da ogni suo frutto si ricavano dai 12 ai 20 semi, ricoperti da un guscio legnoso, chiamati “noci del Brasile”. Sono semi che ricordano molto la mandorla sia per la forma sia per il sapore. Anche le proprietà nutrizionali sono simili a quelle di altri semi oleosi.

    Noci di macadamia

    Chiamate anche “noci del Queensland”, le noci di macadamia sono i frutti della  Macadamia integrifolia, pianta di origine australiana appartenente alla famiglia delle Proteaceae. Dolci e ricche di nutrienti, le noci di macadamia si distinguono per la tipica forma rotonda. Dal sapore simile a quello di mandorle e nocciole, si possono consumare come snack o essere utilizzate in ambito dolciario, ad esempio in biscotti e dolci. 

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    Noce di acagiù

    La noce di acagiù è il frutto dell’anacardio, albero anch’esso di origini amazzoniche, appartenente alla famiglia delle Anacardiacee. Questa pianta produce contemporaneamente due tipologie di frutti legati fra loro: il primo è un frutto fresco, la cosiddetta “mela di anacardio” o “mela di acagiù”, mentre il secondo è un frutto secco, ossia la nocciola di anacardio o “noce di acagiù”. Quest’ultimo rappresenta il vero frutto dell’albero e quello che conosciamo è il seme contenuto all’interno del guscio protettivo. 

    Gli anacardi possono essere consumati come spuntino o a colazione, ad esempio, magari in aggiunta a uno yogurt magro insieme ad altri alimenti. L’importante, come spiega la nutrizionista nel nostro articolo dedicato ai benefici degli anacardi, è non eccedere con le quantità, essendo questo tipo di frutta secca molto calorica. 

    E voi conoscevate queste varietà di noci? Se vi va di sapere di più su questo alimento, perché non date un’occhiata all’approfondimento dedicato alle proprietà delle noci?


    Immagine in evidenza di: Krasula/shutterstock.com

     

    Nata a Rimini, ha trascorso gli anni universitari a Urbino dove, tra una lezione e l’altra, si è innamorata della mitica crescia: ora, quando le chiedono cosa preferisca tra crescia e piadina… be’, non sa proprio decidere! Da qualche anno vive a Riccione, vicino a Rimini, e lavora come web writer e revisore di contenuti. Il suo piatto preferito è la pasta asciutta, in tutte le forme e le salse, perché un buon piatto di pasta… ti cambia la giornata. In cucina per lei non può mancare una bella porzione di verdura di stagione, condita con olio d’oliva.

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