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Consigli e ricette per gustare gli shirataki, la “pasta” di Konjac

Carmela Kia Giambrone
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    Quando diciamo pasta, tutti noi pensiamo a quella di grano duro.

    Oggi invece voglio parlarvi di quella a base di konjac, che è ricchissima di fibre, non contiene carboidrati, è gluten free ed ha un basso indice glicemico. Generalmente possiamo trovarla sotto forma di tagliatelle non troppo sottili, quasi simili a spaghetti – gli shirataki – che hanno un gusto neutro e si prestano bene a qualunque condimento: dal sugo di pomodoro al pesto sino alle verdure saltate o a un ragù di soia. Vediamo allora quali sono le caratteristiche degli shirataki e le ricette per gustarli.

    Cosa sono gli Shirataki e perché fanno bene

    Il termine shirataki significa letteralmente “cascata bianca” e si riferisce molto probabilmente, all’aspetto che ha questa particolare pasta una volta cotta. Gli shirataki sono realizzati a partire dal konjac, un vegetale coltivato in Cina, Giappone e Sud-est asiatico da millenni.

    La polvere della radice di konjiac, un vegetale simile a una rapa, ricca di sali minerali e fibra, è capace di assorbire moltissima acqua, quindi la pasta che si ottiene è capace di saziare molto velocemente non innalzando il livello di glicemia e contenendo moltissimo l’apporto calorico.

    Gli shiritaki infatti spesso vengono inclusi nelle diete ipocaloriche di chi, per ragioni di salute, deve perdere peso, e sono anche in grado inoltre di ridurre il colesterolo e regolarizzare la pressione sanguigna. Il konjac è ricchissimo di fibre, amminoacidi, calcio solubile e minerali. Gli shirataki proprio grazie alla grande quantità di fibra, il glucomannano, che contiene aiutano anche a regolarizzare l’intestino, riequilibrare gli acidi gastrici e nutre la flora intestinale, responsabile del nostro benessere intestinale e del sistema immunitario proprio come la cucina macrobiotica.

    shirataki konjac

    Amawasri Pakdara/shutterstock.com

    Shirataki: le ricette da provare e i consigli per cucinarli

    Gli shirataki generalmente si presentano disidratati, è possibile acquistarli anchi sfusi, non sono per nulla cari come molti cibi vegan ma alle volte si trovano anche sottovuoto in vaschette contenenti acqua di ammollo, in questo caso sono morbidi e già pronti all’uso. Io vi consiglio, per ragioni di freschezza, la prima versione.

    Nella forma essiccata vanno prima reidratati quindi possono essere conditi a piacere.

    Come reidratare gli shirataki

    1. Portate ad ebollizione una pentola di acqua non salata.
    2. Una volta giunta a bollore, spegnete e immergere gli shirataki per circa 8-10 minuti.
    3. Passato questo tempo scolateli, sciacquateli con acqua corrente per un paio di istanti e conditeli come più desiderate.

    Nella loro versione morbida, toglieteli dalla confezione, sciacquateli sotto l’acqua e conditeli.

    Shirataki con cavolo rosso, tempeh e shiitake

    shirataki con cavolo rosso

    Foto di Carmela Kia Giambrone

    Una ricetta semplicissima e molto veloce da preparare, pronta in 5 minuti e gustosissima. Grazie allo shoyu, alimento da inserire nella lista della spesa vegan, al tempeh ed agli shirataki, è una ricetta ottima per regolarizzare l’intestino e donare carica e vitalità.

    Ingredienti:

    • 2 porzioni di shirataki noodles
    • 1 spicchio d’aglio
    • ½ cavolo rosso
    • 5-6 funghi shiitake
    • q.b. di olio di sesamo
    • q.b. di shoyu

    Procedimento:

    • Cuocete e scolate gli shirataki.
    • Tritate l’aglio, ponetelo in una padella con 1 cucchiaio di olio di sesamo e fatelo imbiondire.
    • Aggiunge quindi il cavolo rosso tritato finemente e stufatelo coperto per 10 minuti circa.
    • Aggiungete i funghi shiitake freschi e il tempeh di soia o di fagioli tagliati a dadini.
    • Stufate per 5 minuti quindi una volta servito condite con lo shoyu.
    shirataki

    margouillat photo/shutterstock.com

    Shirataki in salsa Thai piccante

    Una ricetta ispirata alla cucina Thai che richiama la tradizione della pasta shirataki, declinata nella sua versione totalmente vegetale, piccante e lievemente agrodolce. Da provare anche nella ricetta dei noodles ramen, ma di shirataki.

    Ingredienti:

    • 2 porzioni di shirataki noodles
    • 1 porro
    • 1 spicchio d’aglio
    • 2 cm di zenzero fresco grattugiato
    • 1 tazza di germogli di soia mung
    • 1 panetto di tofu al naturale
    • q.b. di semi di coriandolo macinati freschi
    • q.b. di prezzemolo e menta fresca tritate
    • 2 cucchiai di olio di sesamo

    Per la salsa:

    • 2 peperoncini
    • 1 spicchio d’aglio
    • 4 cucchiai di aceto di mele
    • 80 g di sciroppo d’agave
    • ½ bicchiere d’acqua
    • q.b. di sale integrale marino
    • 2 cucchiai di amido di mais
    shirataki con salsa thai

    Terdsak bund/shutterstock.com

    Procedimento

    per la salsa:

    • lavate i peperoncini, poneteli in un mixer con lo spicchio d’aglio, l’aceto di mele, lo sciroppo d’agave e metà acqua, il sale.
    • Frullate per un paio di minuti quindi riponete il liquido in una casseruola cuocendo fino a bollore.
    • Nel frattempo, a parte, mescolate l’amido di mais con la restante acqua.
    • A questo punto abbassate la fiamma facendo restringere il composto per circa 10 minuti.
    • Unite l’acqua con l’amido al composto nel pentolino e mescolate.Cuocete sino a che la densità non sarà simile a quella di una marmellata.Ponete la salsa Thai in una ciotola e fate raffreddare.

    Procedimento

    per preparare gli shirataki:

    • Cuocete e scolate gli shirataki.
    • Tritate il porro e l’aglio, ponete il tutto in una padella con l’olio di sesamo e soffriggete per un paio di minuti.
    • Aggiungete lo zenzero fresco, i germogli di soia e saltate per un minuto o poco più
    • Aggiungete il tofu a dadini e infine gli shirataki.
    • Una volta saltato il tutto per un paio di minuti, aggiungete la salsa Thai e servite con una spolverata di prezzemolo, menta fresca e semi di coriandolo macinati freschi.

     

    Come abbiamo visto, possiamo includere facilmente nella nostra dispensa questo alimento tutto nuovo per noi, ma che per culture diverse dalla nostra rappresenta la normalità.

    Abbiamo visto che gli shirataki sono molto sani e si prestano a mille e uno modi di prepararli. Li avete mai provati? Assaporateli in tutte le versioni che più preferite e scoprite la loro versatilità.

    Bon appetit!

    Carmela è nata a Bergamo e vive poco lontano da Milano. È una giornalista e si occupa da molti anni di alimentazione naturale, autoproduzione, ambiente e sostenibilità, tematiche che tratta anche nel suo blog equoecoevegan.it. "Adoro l’hummus di ceci e le patate, sotto ogni forma possibile", dichiara, mentre gli elementi che non devono assolutamente mancare in cucina per lei sono il coraggio ed un buon frullatore ad immersione, "perché l’improvvisazione necessita certo di idee ma soprattutto di strumenti pratici da utilizzare".

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