di Giuseppe Di Marco Il momento tanto atteso: la degustazione della grappa “Mille e una Notte” di Donnafugata che si è svolta, nell’ambito dell’eventoRaccontiamo e degustiamo Vino, Cibo e Grappa, a Sambuca di Sicilia, il 30 giugno 2013, organizzato dalla Compagnia Comunale del Cibo Sincero di Sambuca di Sicilia. Una domenica intensa e ricca di attività:
La zuppa di bacelli di fagioli borlotti e costine di maiale salate è una pietanza tipicamente estiva del centro Nuorese, un piatto ormai in estinzione, vista la riluttanza dei giovani a mangiare certi cibi antichi. Il baccello dei fagioli e di tutti i legumi in sardo-nuorese è chiamato corrontzolu o corrinciolu/corrintolu/corritholu (th si pronuncia uguale
Il melone, in botanica Cucumis melo, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae che produce un frutto tipicamente estivo. Originaria dell’Asia Meridionale e dell’Africa Tropicale, la pianta di melone arrivò in Italia in età cristiana e si diffuse rapidamente durante l’Impero Romano, epoca in cui il frutto veniva utilizzato come verdura e servito
di Paola Armato Una domenica, intensa, ricca di attività: libri, vino, cibo e grappa a Sambuca di Sicilia organizzata dalla Compagnia Comunale del Cibo Sincero di Sambuca di Sicilia il 30 giugno 2013. La cantina che ci ospita è quella dell’Azienda Di Prima, socia e sostenitrice della Compagnia del Cibo Sincero, si trova a Sambuca
di Giuditta Lagonigro Si è svolta nella Tenuta di Borgo Conventi la lezione di degustazione e abbinamento di olio e cibo, organizzata dalla Compagnia del Cibo Sincero di Monfalcone. Rita Costanzo, qualificata assaggiatrice di olio, è stata davvero generosa con tutti i partecipanti. Infatti, oltre alla sua professionalità, ha offerto letteralmente tutta la materia prima,
Chi cucina e lava i piatti ha un’alta responsabilità in termini di inquinamento del pianeta. Pensate al contenuto delle vostre varie pattumiere differenziate e calcolate quanti rifiuti provengono dalla cucina rispetto alle altre stanze. La percentuale può comodamente superare il 90%. Ovvia la raccomandazione alle cuciniere e ai cucinieri d’Italia: preferite il più possibile alimenti
Perché lo coltivo I piselli sono ricchi di zuccheri semplici, ed è a questi che si deve il sapore dolce di quelli teneri appena raccolti. Con il passare delle ore, gli zuccheri si trasformano inesorabilmente in amidi, che sono i responsabili dello sgradevole sapore dolciastro-farinoso. Il solo sistema per gustare i piselli al massimo delle loro possibilità è raccoglierli,
di Martino Ragusa Una cucina antica di contadini e butteri, semplice, decisa, intensa. Questa è la cucina della Maremma, basata sui prodotti della terra, della pastorizia e su quanto si riusciva a strappare al bosco. Alimento centrale è il pane “sciapo”, base anche di importati ricette come l’acquacotta, una zuppa diventata il simbolo stesso di
di Paola Armato. Domenica 12 maggio 2013 si è svolto a Sambuca di Sicilia l’evento “Continua…..il percorso di educazione al gusto” organizzato dallaCompagnia Comunale del Cibo sincero di Sambuca di Sicilia di concerto con l’Associazione A.I.Q.Re.S e la delegazione dellaCompagnia Comunale del Cibo Sincero di Palermo. In piazza Giotto (Palermo) raduno dei partecipanti e dopo il
Perché la coltivo La fragola è gioia e festa del balcone, del terrazzo e del giardino. Fa felici i bambini, ai quali potete fare adottare una piantina – cura in cambio di frutti da mangiare – iniziandoli all’amore per le piante e istruendoli in modo giocoso sui cicli e le leggi della natura. Sfruttando la tendenza
Se vi piacciono le fragole, questa è la loro stagione. E’ vero che le troviamo tutto l’anno, ma provate ad assaggiarle ora, vedrete che rispetto a quelle di serra non c’è il minimo confronto! Lo diciamo spesso sulGiornale del Cibo e non ci stanchiamo di ripeterlo:preferiamo i prodotti freschi a quelli fuori stagione, di serra
Un grosso calderone oppure una piastra di ferro appesi al camino. Per secoli sono stati gli unici strumenti di cottura in Irlanda e da questi discende una cucina fatta di piatti a cottura dolce e prolungata. Dal calderone derivano le zuppe e soprattutto gli amatissimi stufati: l’irish stew, con agnello, cavolo cappuccio, patate, rape, porri
Chi progetta un orto domestico ha tutto l’interesse a sfruttare ogni centimetro utile di balconi e terrazze. In proporzione, con l’aumentare del numero di piante l’impegno cresce di poco. Curarne dieci o venti, più o meno, è la stessa cosa. Di contro, aumentano parecchio il raccolto, la varietà e la soddisfazione. L’indice raccolto/spazio Il primo modo
I vasi non servono solo a contenere il terriccio. Devono anche isolare il più possibile le radici dal troppo caldo e dal gelo, trattenere l’umidità e contribuire allo smaltimento dell’acqua in eccesso. Dovrebbero anche essere esteticamente gradevoli o almeno accettabili. Per semplicità possiamo dividere i contenitori in convenzionali, innovativi, creativi. Contenitori convenzionali Vasi e fioriere di terracotta. Sono dei buoni isolanti
di Enrico Canè “Senti Enri, adesso che viene la bella stagione ti andrebbe, a te che sei un ciclista amatoriale, ma anche medico e appassionato di cucina, di scrivere qualcosa per il Giornale del Cibo sul rapporto tra alimentazione e bici, ma così, per divertimento, cioè non una cosa da super-professionisti, che tanto quelli si
Dott. Bacchi, lei è un esperto di educazione agroalimentare, in che cosa consiste esattamente il suo lavoro? Il mio impegno è rivolto agli alunni del primo e secondo ciclo della scuola primaria, con l’obiettivo di promuovere e far conoscere ai bambini i prodotti agroalimentari tipici siciliani, con particolare riguardo a quelli del territorio al fine
di Andrea Gentili. La Compagnia del Cibo Sincero, associazione senza scopo di lucro che ha per scopo sociale la promozione della cultura e della ricerca gastronomica sotto l’aspetto della diffusione dei prodotti di qualità, del territorio e, in genere, della salute, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP ha organizzato un
Si scrive whisky o whiskey? In tutti e due i modi, ma non indifferentemente. Il whiskey è quello irlandese, e quella “e” inserita nella grafia della parola la dice lunga su quanto gli irlandesi ci tengano a marcare le distanze dallo “scoth”. E poiché è questo il whiskey diffuso negli Stati Uniti durante l’ondata migratoria
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