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L’educazione alimentare dei bambini

Adriana Angelieri

Dott. Bacchi in aula con bambini

Dott. Bacchi, lei è un esperto di educazione agroalimentare, in che cosa consiste esattamente il suo lavoro?

Il mio impegno è rivolto agli alunni del primo e secondo ciclo della scuola primaria, con l’obiettivo di promuovere e far conoscere ai bambini i prodotti agroalimentari tipici siciliani, con particolare riguardo a quelli del territorio al fine di orientare le scelte alimentari in maniera corretta.
dimostrazione bacchi aranciaIl mio intervento nelle scuole mira quindi a formare “consumatori consapevoli” capaci di scoprire il gusto dei prodotti del territorio, ottenuti nel rispetto dell’ambiente attraverso un  percorso educativo che viene sviluppato nel corso dell’intero anno scolastico. Il percorso è attuato attraverso incontri frontali monotematici sui prodotti tipici, visite guidate presso aziende agricole e industrie di trasformazione nel territorio siciliano, attività di laboratorio sensoriale-esperienziale per l’educazione al gusto. Tutto ciò, e in particolare la scoperta dei prodotti attraverso i cinque sensi, favorisce nei piccoli alunni lo stimolo che consente di superare la monotonia che spesso caratterizza la loro errata alimentazione.

Recentemente si è recato in una scuola di Roma per un progetto di educazione alimentare rivolto ai bambini, può spiegare al Giornale del Cibo il perché di questa iniziativa?

L’iniziativa è stata organizzato dalla “ Compagnia del Cibo Sincero” in collaborazione con il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per promuovere uno stile alimentare sano tra gli alunni delle scuole. Con il nostro intervento abbiamo voluto sensibilizzare i bambini verso un maggiore consumo di frutta e verdura, mettendo in evidenza quanto specificato nelle linee guida sulla sana alimentazione elaborate dal Ministero della Salute, che prevedono l’assunzione di almeno cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura. L’attività svolta, suddivisa in quattro incontri, ha visto la partecizione di 120 bambini, ai quali sono state presentate le diverse specie di agrumi attraverso una inedita favola in cui i protagonisti sono proprio questi frutti .
I bambini attraverso un laboratorio sensoriale hanno, inoltre, potuto conoscere e d apprezzare le arance attraverso i cinque sensi, toccandole,sbucciandole, annusandone il profumo e infine gustando la bontà di una spremuta fresca.

Quali sono i vantaggi di lavorare con i bambini e quali sono le loro risposte?materiale informativo sull'arancia

I bambini di questa fascia di età  (6-10) hanno già acquisito gusti e preferenze alimentari, tuttavia sono ancora abbastanza influenzabili dagli adulti, dai pari, dai modelli imposti dai mezzi di comunicazione. Ma è soprattutto a scuola, seguendo un progetto di educazione alimentare, che i bambini possono acquisire comportamenti adeguati e scoprire il mondo del cibo attraverso i  cinque sensi, formando una coscienza alimentare più consona con il contesto territoriale in cui vivono e nutrendosi di ciò che il territorio può offrire in base alla stagionalità e alla tipicità delle produzioni.

E’ più facile parlare delle regole della buona alimentazione ai bambini o ai ragazzi più grandi?

Parlare di alimentazione, ma soprattutto dell’adozione di nuovi comportamenti alimentari, risulta più facile con i bambini. Tuttavia questo avviene facilmente solo quando l’insegnante è in grado di trasmettere agli alunni la consapevolezza del ruolo di educatrice e farsi considerare come punto di riferimento per l’intera classe.  In questo modo tutti gli alunni della classe saranno in grado di seguire con attenzione sia le lezioni frontali che partecipare attivamente ai momenti di assaggio dei prodotti e di percepire efficacemente il messaggio  educativo.

Ritiene che sia importante iniziare i bambini ad un percorso di educazione alimentare? Quali sono gli obiettivi?

distribuzione spremute ai bambiniDall’esperienza fatta in questi anni nella mia realtà territoriale (Sciacca) è  evidente che un percorso di educazione alimentare rivolto ai bambini ha senso se questo riesce a far cambiare le abitudini del bambino rendendolo consapevole delle sue scelte. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un intervento che coinvolga più attori. Un esempio di proficua collaborazione è, per esempio, il progetto di Educazione alimentare che da cinque anni la SOAT di Sciacca dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole conduce nelle scuole di diverso ordine e grado nel territorio di Sciacca (AG) in collaborazione con l’ Ufficio educazione alla salute dell’ASP di Agrigento e l’Associazione Culturale Pediatri di Sciacca, rivolto ad insegnanti, genitori ed alunni.
Il progetto si propone si propone i seguenti obiettivi: consumare in maniera adeguata la prima colazione e lo spuntino a scuola e promuovere la conoscenza e il consumo di frutta e verdura  e dei prodotti tipici del nostro territorio.
L’approccio informativo/educativo attuato attraverso il percorso educativo “Mangiare con gli occhi, la mente e il cuore”, si prefigge l’obiettivo di modificare il consumo degli spuntini a scuola, proponendo all’istituzione scolastica dalla I alla V classe l’adozione del “Diario settimanale della merenda a scuola”.
Il “Diario settimanale della merenda a scuola” consente di abituare il bambino a consumare uno spuntino vario e adeguato (fino a 100 calorie), a mangiare la frutta, a consumare alimenti salutari, a superare la monotonia degli alimenti, a rafforzare il senso delle regole.

 

 

Dott. Giuseppe Bacchi, Agronomo, funzionario dell’Assessorato delle Risorse Agricole ed Alimentari della regione Sicilia, svolge  la sua attività presso la SOAT di Sciacca (AG).
L’attività lavorativa svolta riguarda, oltre che l’educazione agroalimentare nelle scuole primarie, anche quella di assaggiatore di oli, componente del panel LAS (laboratorio di analisi sensoriale), nonché di analista presso il laboratorio di analisi chimiche agrarie e fitopatologiche.
Diverse pubblicazioni nel campo dell’educazione agroalimentari, tra cui il volume “Se un ovetto un giorno ti…..” Guida alla conoscenza dei prodotti agroalimentari”, edito nel 2001.

 

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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