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L’Orto di Giugno

Adriana Angelieri

martino dietro alla gabbia dei pomodori

 

Amate l’orto? Riuscite a provare il piacere di coltivarne uno anche in versione mini, con piante in vaso, sul terrazzo o sul balcone? Se è così, può esservi utile questo promemoria dei lavori da fare in giugno. È il risultato dalla mia ormai lunga esperienza di ortolano domestico al netto di numerosi errori corretti nel tempo e ve lo propongo come fosse una pagina del Calendario di Frate Indovino, uno dei miei maestri.

Fiore di melanzanaE a proposito di Frate Indovino, ricordatevi di tenere d’occhio la luna, che a giugno ècalante dal 6 al 18, nuova il 19 e 20, crescente dal 21 al 30.
Si semina con luna calante tutto ciò che non deve andare presto a fioreperché completerebbe presto il suo ciclo vitale, come basilico,prezzemolo, insalata. Con luna crescente tutto ciò che è bene che vada presto a fiore come peperoni, cetrioli, zucchine, pomodori, fagioli,melanzane eccetera.

E passiamo ai lavori. A giugno à tempo di:

Pacciamare

pacciamaturaSignifica ricoprire la superficie del terreno con uno strato di materiale di varia natura. Può essere paglia, foglie secche, ghiaia, lapillo, cartone, carta biodegradabile da pacciamatura, erba di sfalcio, corteccia di pino triturata, veli di tessuto non tessuto, plastica, bioplastica. Io vi consiglio di usare materiale biologico, compreso il cartone, che con il tempo si degraderà e sarà incorporato dal terreno che ne risulterà migliorato.
La pacciamatura contrasta la crescita delle erbe infestanti e soprattutto aiuta a mantenere il terreno umido, evitando la formazione della crosta superficiale dannosa per moltissime piante. In estate protegge dall’eccesso di caldo e in inverno dal gelo. Per essere efficace, lo strato di pacciame, deposto sempre sul terreno bagnato, deve essere spesso dagli 8 ai 10 centimetri.

Costruire

gabbia per i pomodoriPiramidi, gabbie e graticci realizzati con le canne di bambù o altro materiale per fare arrampicare i pomodori, i fagiolini rampicanti, i tenerumi. Munire di tutore (basta una canna) i peperoni, le melanzane se ne hanno bisogno. Ricordate di legare sempre la pianta sia alla base del fusto, sia alla cima perché cresca dritta.

Scacchiare i pomodori

cacchio del pomodoroLa parola non è delle più felici, ma è buffa. Se non la trovate divertente potete sostituirla con “sfemminellare”. L’operazione consiste nell’asportare i piccoli getti ascellari (cacchi o femminelle) che nascono nel punto in cui le foglie del pomodoro si staccano dal fusto. Se sono molto piccoli (meglio!) potete usare l’unghia, se sonograndicelli usate le cesoie per fare un taglio netto che cicatrizzerà in fretta impedendo l’installazione di parassiti sulla ferita.
I cacchi sono dei formidabili sottrattori di sostanze, eliminadoli si ottengono piante più robuste e frutti di migliore qualità. Inoltre la pianta potrà crescere in maniera composta, sarà più facileda curare e avrà aspetto più gradevole. La scacchiatura si esegue anche sulle melanzane e sui peperoni.

cacchio del pomodoroRincalzare le patate

Avvicinate della terra alla base del fusto ricoprendolo per una decina di centimetri. In questo modo proteggerete dalla luce le patate che si formano più in superficie. Stimolerete anche la produzione di nuove radici e nuove patate.

Cure generali

legature delle pianteTogliere le foglie ingiallite. Specialmente quelle a contatto con il suolo perché possono funzionare come rampe di accesso per la risalita di germi patogeni dal terreno. Usate sempre le cesoie per fare tagli netti.
Asportare i getti vicini alla base del fusto perché sono improduttivi e sottraggono nutrienti.
Legare i rami dei rampicanti ai tutori con fili di raffia (senza strozzarli).
Cimare (cioè asportare il germoglio apicale) le piante che tendono a svilupparsi troppo in altezza come fanno soprattutto i pomodori, ma anche le melanzane e i peperoni. Spesso è opportuna anche una cimatura dei rami laterali per ottenere una pianta più compatta e frutti più grandi.

Potatura/raccolta delle piante aromatiche

erbe aromaticheLe due operazioni coincidono. Visto che hanno appena finito di fiorire, potate la salvia, il rosmarino, il timo, la melissa, e la maggiorana. Le potature sono preziose: fate dei mazzi di rosmarino e metteteli a essiccare a testa in giù all’ombra in un posto asciutto e ben ventilato.

Semine

lattugaA dimora potete seminare: basilico, prezzemolo, bietola da coste, bietola da taglio, finocchio, lattuga da taglio, lattuga da cespo (varietà trocadero, iceber e romana), cardo, carota, fagiolo, fagiolino, sedano, ravanello, porro, rucola e zucchina.
In semenzaio all’aperto potete seminare (dentro gli alveoli da semina): cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo verza, indivia riccia, radicchio di Chioggia.

Trapianti

trapianti di ortaggiPotete trapiantare piantine di: basilico, bietola da orto, cardo, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolfiore, broccoli, anguria, zucca, indivia riccia, lattuga da taglio, lattuga da cespo (varietà trocadero, iceber e romana), scarola, sedano, fagiolo, fagiolino, pomodoro, zucchina, cetriolo, porro, scarola, sedano, peperone, porro, mais, melanzana.

 

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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