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Un Orto Sul Balcone!

Adriana Angelieri

I primi passi dell’autoproduzione casalinga raccontati da Tatiana.

vasi di ortaggi sul balcone

Ultimamente si parla molto di orti urbani e sono tanti gli esempi di esperimenti gestiti da scuole, cooperative, Comuni. Cosa sappiamo, però, degliorti casalinghi? Quelli che vengono seguiti con costanza, pazienza e spesso un po’ di inesperienza sui balconi di casa o nelle terrazze? Non sempre è necessario avere a disposizione grandi appezzamenti di terra e per questo abbiamo deciso di dare voce anche a coloro che ogni giorno imparano a curare le proprie piante in casa, barcamenandosi fra piantumazioni, innaffiature e parassiti, per raccontare le piccole e grandi soddisfazioni dell’autoproduzione. Tatiana, autrice del blog Le (eco) idee tascabili ha da poco cominciato la sua coltivazione in casa e le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e di dare qualche consiglio agli aspiranti ortolani da balcone.

vasi sul balcone“Non avevo mai preso in considerazione l’idea di coltivare da me, fino a quest’anno. Primo, sono un classico esempio di pollice nero, con alle spalle diversi assassinii di piante, compreso un cactus. Secondo, ho un balconcino di un metro per tre, dove a malapena ci stiamo io e la cesta del bucato da stendere. Qualche mese fa però, grazie al baratto, ho ricevuto un piccolo kit per coltivare quattro piantine aromatiche sul balcone. A febbraio ho piantato i primi semi di timo e cerfoglio biologici e dopo un paio di settimane ho visto spuntare le prime foglioline verdi. La cosa mi ha talmente emozionata che ho deciso di fare di più. Quindi mi sono procurata un manuale su come fare l’orto sul balcone, ho letto diversi blog e guide su Internet e ho iniziato ad organizzare il mio mini balcone in vista del futuro orto. Ho scelto prima i vasi in relazione allo spazio e poi le piante, le più semplici da coltivare; ho comprato in un vivaio piante già pronte, poiché per i principianti è più difficile partire dai semi.

vasi di ortaggiPiantarle è stato semplice e non mi sono serviti particolari attrezzi: a parte i vasi e i sottovasi, ho usato un paio di guanti da giardinaggio e una piccola pala per prelevare la terra dai sacchi. Dopo aver messo uno strato di argilla espansa sul fondo dei vasi (serve a drenare l’acqua), li ho riempiti con un terriccio concimato adatto alla coltivazione biologica ed infine ho sistemato le piantine al loro interno. Ora sul mio balcone crescono rigogliosi da un mese pomodori ciliegini, lattughe, fragole, aglio e diverseerbe aromatiche. Sto tenendo ancora in casa, ben vicine alla finestra, due piante di peperoncino, che hanno bisogno di temperature più elevate rispetto alle altre.

piante da balconeEcco cos’ho imparato fino ad ora, tenendo conto che partivo dall’ignoranza più totale.

Le piante di pomodori vanno collocate una per ogni vaso da 30 centimetri di profondità e ognuna deve essere legata al proprio tutore (una canna di bambù e il filo di rafia vanno benissimo). Quando saranno alte almeno 50 centimetri, dovrebbero iniziare a fiorire e, poi, a fare i frutti. Una delle mie rigogliose piante ha un paio di boccioli, dopo un mese di contemplazione.

Alla base dei pomodori, si possono piantare due o tre lattughe, che difficilmente in vaso riusciranno a formare la classica palla; le foglie possono però essere raccolte due o tre volte, poiché ricresceranno.

pianta di fragoleIl peperoncino fa piccoli fiori bianchi ma per i frutti bisogna aspettare che faccia molto caldo; sul mio è da poco spuntato un piccolo frutto verde, quindi da adesso in avanti dovrò ridurre le innaffiature, per garantire il gusto piccante.

Le fragole sono resistenti e non hanno bisogno di molta terra, quindi possono accontentarsi di vasi larghi e bassi. Le “quattro stagioni” fioriscono di continuo; le mie hanno già qualche fragola in erba.

L’aglio si pianta nella terra a testa in su e dopo pochi giorni germoglia generosamente. Quando il germoglio sarà appassito, si può raccogliere; in un vaso largo 30 centimetri, si possono mettere fino a nove spicchi.

lattugheL’impegno è minimo, basta ricordarsi di bagnare molto i vasi tutte le sere e controllare che non vengano attaccate da parassiti. Proprio in questi giorni, mentre tra me e me cantavo vittoria credendo di essere fortunata, ho trovato una colonia di pidocchi su uno dei due peperoncini. Per proteggere queste piante dai parassiti, in teoria basterebbe piantare nello stesso vaso il basilico, che li tiene lontani. A quanto pare non è servito e, nonostante la mia piantina sia ancora in casa, gli afidi sono riusciti ad attaccarla. Li ho rimossi con un batuffolo di cotone dal fusto, dalle foglie appena nate e dai germogli, poi ho spruzzato una soluzione d’acqua e peperoncino in polvere. Ho isolato la pianta e incrocio le dita per le altre che gli erano vicine. Nei prossimi giorni, una o due volte a settimana le vaporizzerò tutte con un decotto d’aglio o di ortica, che pare siano rimedi efficaci nella prevenzione di altri attacchi. Ovviamente nessun prodotto chimico, altrimenti che orto biologico sarebbe?
Domani, mi toccherà tagliare la lattuga, perché è arrivato il momento di mangiarla. Quasi mi dispiace; al proprio orto ci si affeziona.”

 

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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