Bifana, caldo verde e francesinha: ecco cosa mangiare a Porto

Francesca Di Cesare
3 minuti

     

    Porto, cittadina situata a nord ovest del Portogallo, non è soltanto la città da cui prende il nome il famoso vino tipico di questa regione (il vinho do Porto), ma anche una meta turistica che negli ultimi anni – grazie alle compagnie di voli low cost – attira moltissimi visitatori da tutte le parti del mondo. Il clima ventoso e la pioggia costante non trattengono infatti dal prendere un aereo e fare una visita a questa città (che si gira tranquillamente in un paio di giorni) per assaporare un po’ della sua storia, della sua bellezza e dei suoi famosi piatti tipici. E poi, non tutti sanno che mangiare a Porto senza rinunciare al gusto può essere veramente economico! Bifanas a 2€, caldo verde a 3€ e francesinha senza superare i 10€. Non avete idea di cosa stia parlando? Non preoccupatevi, perché in questo articolo vi porto alla scoperta di 6 piatti tipici da gustare nella “capitale del Nord” del Portogallo. Gustosi, particolari e soprattutto economici: siete pronti per scoprire cosa mangiare a Porto? 

    Cosa mangiare a porto: 6 cibi da non perdere 

    Porto è una città che propone un’offerta gastronomica accessibile davvero a tutti. Attraversata dal fiume Duoro, si divide in tre aree principali: il romantico e pittoresco quartiere de la Ribeira, puntellato da file di ristoranti affacciati sulla riva del fiume; il centro storico, con numerosissimi bar, fast food e il famoso Mercado do Bolhão; e la zona delle cantine, situata sulla sponda opposta del Duoro (nel comune di Vila Nova de Gaia), dove si produce il famoso vino Porto. Dopo aver colto al volo l’offerta di una compagnia aerea per visitare la città in due giorni, ne ho approfittato per fare una full immersion nella storia e nella cultura culinaria portoghese. Bifana, francesinha, pastel de nata e tanto baccalà: ecco 6 cibi da non perdere a Porto! 

    La bifana

    Foto di Francesca Di Cesare

    Iniziamo il tour alla scoperta dei cibi tipici di Porto con la bifana, tipico street food  portoghese costituito da un panino di piccole dimensioni ripieno di carne di maiale marinata in una salsa piccante e poi imbevuto e “pucciato” nella salsa di marinatura. È proprio questo aspetto che lo rende un panino succoso, saporito e succulente, a cui si fa davvero fatica a resistere. Complice anche il prezzo (che si aggira intorno ai 2€), fermarsi soltanto a uno può rappresentare una vera e propria sfida. Io l’ho assaggiato da Conga-Casa das Bifanas, un ristorante di Porto specializzato in bifanas situato in R. do Bonjardim 318, una stradina vicinissima alla principale Avenida dos Aliados. Qui ne potete gustare tantissime versioni, anche se la più famosa resta quella classica ripiena di carne. Vi consiglio di gustarla insieme a una pinta di Super Bock, una marca di birra portoghese che nasce proprio nella città di Porto disponibile in diverse varietà: dalla classica, a quella con limone fino alla scura e la nera. 

    Il caldo verde 

    Foto di Francesca Di Cesare

    Proseguiamo con il caldo verde (letteralmente “brodo verde”). Si tratta di una zuppa a base di couve-galega, una varietà di cavolo tipica della regione del nord del Portogallo simile al cavolo nero, a cui si deve il colore e il nome di questo piatto. La consistenza corposa della zuppa è data dalla presenza delle patate, mentre le note leggermente piccanti dall’aggiunta del chorizo, un insaccato tipico della penisola iberica molto simile al salamino piccante. Morbida, calda e vellutata, la potete trovare in tutti i ristoranti e a un prezzo esiguo, che si aggira intorno ai 3/4€.

    Le crocchette di baccalá

    In ogni angolo di Porto, profumatissime e super golose ci sono loro: le crocchette di baccalà, in portoghese paseis de bacalhau. Nonostante siano molti i negozi che le propongono ripiene di formaggio, la versione originale non prevede un ripieno, ma soltanto una base di patate, cipolla, uova e baccalà. Io le ho gustate al Mercado Municipal de Gaia, nella cittadina di Vila Nova de Gaia situata dall’altra parte del fiume, immersa tra le cantine di vino tra cui il famoso Porto. Ma come nel caso dei pasteis de nata, anche per le crocchette c’è un negozio dedicato e che attrae ogni giorno decine di turisti. Sto parlando della Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau, una sorta di casa museo delle crocchette di baccalà, in questo caso servite con formaggio Sierra DOP e presente sia in centro a Porto sia nella cittadina di Vila Nova de Gaia. Qui potete anche assistere gratuitamente a dei concerti d’organo, che si tengono ogni giorno in determinate fasce orarie. 

    La francesinha

    Foto di Francesca Di Cesare

    Ma veniamo al punto forte, nonché vero piatto tipico e simbolo della città di Porto: la francesinha. Attenzione, perché qui non stiamo parlando di un semplice sandwich, ma di un panino ultra farcito e talmente condito, che è impossibile gustarlo senza usare forchetta e coltello. E a questo punto viene proprio da chiederselo: ma da cosa è costituita la farcitura di questo panino? Tenetevi forte e, se siete vegetariani, passate direttamente al paragrafo successivo. Fettine di manzo, salsiccia fresca portoghese, linguiça (un insaccato speziato tradizionale simile al chorizo) e prosciutto cotto costituiscono infatti il ripieno di due golosissime fette di pane in cassetta grigliate. Ma non è finita qui! Perché il tutto viene poi ricoperto da formaggio fuso, una salsa alla birra leggermente piccante a base di aglio, cipolla, burro, salsa di pomodoro e birra chiara, e per finire un uovo alla coque (facoltativo, e ci mancherebbe altro). Devo ammetterlo, se avessi dovuto mangiare questo panino da sola, non ce l’avrei mai fatta. Ma curiosa di provarne il sapore, l’ho condiviso con due amici per uno spuntino pomeridiano. E voi avreste il coraggio di assaggiare questo panino-bomba?

    La delicia do Porto 

    Foto di Francesca Di Cesare

    Dopo tutto questo salato, direi che è arrivato il momento di passare al dolce. Cioccolatini ripieni di vino porto, cornetti farciti, paste del nata e non solo. È stato passeggiando per il Mercado do Bolhao che sono venuta a conoscenza della delicia di Porto, dolce ispirato alle radici culturali della città e ideato da Gabriela Ribeiro, che vinse il concorso di pasticceria “Delicia do Porto” che si tenne nel 2019 con lo scopo di decretare il dolce simbolo della città. A forma di cuore, è costituito da un impeto a base di mais, pane, uova e zucchero e prende ispirazione dalla tradizione dolciaria conventuale dell’antico Convento di S.Bento de Avè Maria di Porto, dove le suore usavano preparare un dolce molto simile a quello ideato da Gabriela, che ci aggiunse anche i fagioli e le mandorle caramellate. Il resto, come per tutti i dolci che hanno fatto la storia, rimane un segreto, e l’unico modo per scoprirne il sapore è andare a Porto e assaggiarlo!

    Il pastel de nata 

    E per finire, il dolce indiscusso simbolo del Portogallo: il pastel de nata. Un dolcetto fatto da una pasta sfoglia ripiena di crema pasticcera tipicamente aromatizzata alla cannella. L’originale nasce a Belém, il quartiere di Lisbona da cui prende il nome, e inizialmente si preparava con una crema fatta solo di tuorli d’uovo e zucchero. La leggenda narra che furono delle suore a inventarlo, le quali cercarono un modo per utilizzare i tuorli rimasti dopo aver preparato delle ostie utilizzando gli albumi d’uovo. È così che nacque la crema che fa da ripieno a questi deliziosi dolcetti cremosi, fragranti e leggerissimi. Uno tira l’altro! Provateli alla pasticceria Manteigaria, R. de Alexandre Braga 24, la fabbrica dei Pastel de Nata che ogni giorno ne sforna a centinaia. Vi consiglio di andare lì di prima mattina (gli orari di apertura sono dalle 8 alle 21) per poterli gustare caldi appena sfornati e vivere un’esperienza da sogno!

    E voi conoscevate questi cibi tipici di Porto? Sareste curiosi di assaggiarli?


    Immagine in evidenza di: RossHelen/shutterstock.com

    È nata e vive in provincia di Verona, dove si è laureata in Lingue per l’editoria. Ha una passione per la pasticceria e il mondo del vino e attualmente sta terminando gli studi per diventare insegnante di yoga. Ama i sapori delicati ma decisi, come quello delle nocciole in un crumble di mele profumato alla cannella. In cucina non devono mancare: amore e un buon dessert.

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