Stanchezza primaverile

Come combattere la stanchezza primaverile a tavola? I consigli della biologa nutrizionista

Federica Portuese
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    Alcuni lo definiscono “mal di primavera”, e sembra davvero strano che si possa parlare di malessere fisico in una stagione che vede, invece, il rinvigorirsi della natura. Eppure, con l’arrivo della bella stagione con le sue giornate più lunghe e le temperature più miti, è comune avvertire una serie di fastidi, come insonnia, stanchezza, irritabilità, nervosismo, e in alcuni casi, anche problemi legati alla cattiva digestione. La particolare situazione in cui ci troviamo certo non rende più semplice questa fase di passaggio, che mette a dura prova il nostro equilibrio psicofisico. Tuttavia, un valido aiuto può venire dall’alimentazione. Una dieta sana ci dà infatti il giusto sostegno per affrontare al meglio questo periodo di cambiamento, e in particolare alcuni cibi – non a caso di stagione proprio in questo periodo – possono aiutarci a ritrovare tono ed energia.

    Scopriamo insieme quali sono gli accorgimenti e le ricette dei piatti che non possono mancare in una corretta dieta per combattere la stanchezza primaverile.

    Stanchezza primaverile: quali sono i sintomi più comuni?

    Si dice “Aprile dolce dormire”, e probabilmente questo detto nasce proprio dalla sensazione di sonnolenza che accomuna molte persone in questo periodo. All’inizio della primavera, infatti, è comune avere alcuni fastidi fisici come la stanchezza, anche al mattino appena svegli, e il senso di spossatezza e di calo di energia durante la giornata. Alcuni sintomi sono legati, invece, più alla sfera psichica e causano sbalzi di umore, irritabilità, nervosismo, insonnia; inoltre, spesso si avverte la difficoltà a trovare la giusta concentrazione, anche nello svolgere le attività più semplici.

    Le cause della stanchezza primaverile

    Così come accade in natura, anche il nostro organismo in primavera si “risveglia”, ma questo avviene gradualmente e attraversando una fase di transizione che può darci qualche disturbo, anche per diverse settimane. Spesso, si parla di una vera e propria “sindrome primaverile”, ma in realtà non ha nulla di patologico: si tratta di un processo naturale di cambiamento che richiede solo tempo, pazienza e un valido supporto dalle nostre buone abitudini, anche a tavola. Con l’arrivo della primavera, infatti, il nostro corpo deve adattarsi a un cambiamento che riguarda non solo il clima e le temperature ma anche i ritmi circadiani: il passaggio dall’ora solare all’ora legale, l’allungarsi delle giornate, tende a far variare questi ritmi e ci vuole un po’ per ritrovare il giusto equilibrio ormonale. Inoltre, il freddo dell’inverno e il tempo trascorso in casa, spesso, ci portano ad avere un’alimentazione più ricca di carboidrati e grassi. Con l’arrivo della primavera, quindi, anche il corpo ha bisogno di alleggerirsi con una dieta più sana ed equilibrata,  per liberarsi dagli eccessi invernali.

    Come combattere la stanchezza primaverile a tavola: 3 consigli da seguire

    Come combattere la stanchezza primaverile a tavola

    Johanna Muehlbauer/shutterstock.com

    Il primo modo per combattere la stanchezza primaverile è avere uno stile di vita sano, e quindi per raggiungere questo obiettivo si devono innanzitutto creare delle buone abitudini a partire dalla tavola. Ecco quindi qualche importante accorgimento per gestire i fastidi legati al periodo primaverile:

    • Rispettate gli orari dei pasti: saltare la colazione è un errore piuttosto comune, ma questo non ci dà la giusta energia per poter affrontare la giornata; così come pranzare molto tardi rallenterebbe la digestione, causando sonnolenza durante il pomeriggio.
    • Evitate pasti troppo abbondanti: soprattutto la sera, una cena abbondante renderebbe la digestione molto lunga e questo disturberebbe il riposo notturno, causando risvegli frequenti.
    • Limitate il consumo di dolci e grassi: un pasto troppo ricco di zuccheri, come potrebbe essere la colazione, potrebbe darci molta energia, ma solo per poco tempo; infatti, quando la glicemia si innalza velocemente, il conseguente calo degli zuccheri causato dall’insulina determina una condizione di torpore e di deficit dell’attenzione. Queste oscillazioni del livello di zuccheri nel sangue corrisponde allo stesso modo a oscillazioni di energia e di tono dell’umore, causando nervosismo e irritabilità.

    Le abitudini sane non riguardano tuttavia solo l’alimentazione: ci sono altri aspetti che possiamo curare  per affrontare al meglio questo periodo. Ad esempio, dormire a sufficienza rispettando le ore di sonno notturne – quindi andando a letto presto la sera e non svegliandosi tardi al mattino – è il secondo passo per garantirsi il giusto riposo e combattere la stanchezza. Inoltre, sempre più studi dimostrano che alcune pratiche, come lo yoga e la meditazione, possono aiutare a sciogliere tensioni, a gestire meglio stress e ansia, a innalzare il tono dell’umore e a riportare mente e corpo in uno stato di benessere generale.

    2 ricette contro la stanchezza primaverile

    Una dieta sana a base di cereali integrali, legumi e verdure non può che aiutarci a ritrovare più leggerezza e la giusta energia per affrontare questa fase di passaggio così delicata. Ecco quindi due ricette sane e gustose, da provare a casa, con alcuni ingredienti alleati della nostra salute.

    Zuppa di piselli e fave

    Zuppa di piselli

    Elena Schweitzer/shutterstock.com

    Si tratta di  una ricetta tipica della cucina mediterranea che mette insieme le primizie della primavera, fave e piselli. Un piatto povero della tradizione contadina, ma ricco di nutrienti, come il ferro e la dopamina, una sostanza in grado di stimolare il sistema nervoso centrale restituendo all’organismo tono ed energia.

    Ingredienti per 4 persone

    • 500 g di fave sgusciate
    • 500 g di piselli sgranati
    • 1 cipolla o 2 cipollotti freschi
    • q.b. di olio extra vergine di oliva
    • q.b. di sale e pepe
    • 500 ml di brodo vegetale (facoltativo)

    Procedimento

    1. Tagliate la cipolla o i cipollotti e, in una casseruola, fatela soffriggere con olio extra vergine di oliva per qualche minuto finché non sarà appassita.
    2. Aggiungete al soffritto le fave e i piselli.
    3. Mescolate bene, aggiungendo acqua calda o il brodo vegetale preparato in precedenza.
    4. Aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere per circa 20 minuti. A cottura ultimata, servite con crostini di pane croccante, o con dei cereali integrali come riso oppure orzo

    Frittata di asparagi

    Frittata di asparagi

    Lesya Dolyuk/shutterstock.com

    Gli asparagi sono i primi germogli della primavera e sono ricchi di potassio, fosforo e ferro. Proprio grazie a questi preziosi minerali sono in grado di stimolare il metabolismo e il sistema nervoso. Tutto questo viene supportato dalle proteine e dai lipidi delle uova, che contribuiscono a darci la giusta carica di energia.

    Ingredienti

    • 500 g di asparagi freschi (preferibilmente selvatici)
    • 1 cipollotto fresco
    • 4 uova fresche
    • 30 g di parmigiano grattugiato
    • olio extra vergine d’oliva
    • q.b di sale e pepe

    Procedimento

    1. Eliminate la parte inferiore degli asparagi, quella più dura e legnosa, e utilizzate la cima più tenera e dolce. Lessateli qualche minuto in acqua bollente.
    2. Nel frattempo, in una padella fate soffriggere la cipolla, tagliata sottile, in olio extravergine di oliva.
    3. Aggiungete al soffritto gli asparagi lessi e saltateli in padella.
    4. A parte, sbattete le uova con il parmigiano, il sale e il pepe.
    5. Unite gli asparagi e la cipolla alle uova e versate tutto in una padella con olio caldo; cuocete circa 2-3 minuti per lato.
    6. Servite con una porzione abbondante di insalata verde, che aiuterà a sostenere il fegato, stimolato dalla frittura.

    E voi come affrontate questo periodo? Cosa vi aiuta a stare bene?

    È nata e vive a Catania ed è una biologa nutrizionista. Il suo piatto preferito è la pasta con le vongole: semplice e buonissima, fa sorridere tutti quelli che la trovano nella dieta; in cucina, per lei, non possono mancare: l'olio di Agira, perché è unico e speciale, in quanto è frutto della raccolta che ogni anno fa con amici e parenti, e un cucchiaio di legno che, come una bacchetta magica, trasforma e unisce i sapori.

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