pasta incaciata

Pasta incaciata

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Il suo nome incaciata o 'ncaciata deriva dall'abbondante formaggio utilizzato per condirla. è uno dei piatti più tipici della cucina siciliana e ricorre spesso nei romanzi di Andrea Camilleri perchè è uno dei piatti preferiti dal commissario Montalbano. Pensavo di trovarla nel ricettario del GDC, ma ho visto con disappunto che mancava. Per cui eccola! Questa è la ricetta per 4 porzioni abbondanti, anche perchè - a mio avviso - questo può bene essere un piatto unico.
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Preparazione 2 ore
Tempo totale 2 ore
Portata Primi asciutti
Cucina Italia
Porzioni 4 persone

Istruzioni
 

  • Per prima cosa tagliate il cavolfiore a cimette e lessatelo in abbondante acqua salata per pochi minuti. Deve restare croccante, perché continuerà la sua cottura successivamente.
  • Scolatelo e tenetelo da parte. Spellate a vivo i pomodori, privateli dei semi interni e tagliate la polpa a pezzetti.
  • Poi in un tegame abbastanza ampio fate soffriggere in abbondante olio caldo l'aglio, appena sarà leggermente dorato, unite la polpa di maiale tritata e fatela rosolare, quindi aggiungete il vino e fatelo sfumare. Infine, inserite anche il cavolfiore conservato poco prima e aggiungete la polpa di pomodoro (o di pomodori maturi), aggiustate di sale e pepe, mescolate bene e lasciate cuocere per 10-15 minuti fino a quando il sugo non si sia ben addensato. Lessate la pasta, scolatela al dente e tuffatela nel tegame con il sugo.
  • Fatela leggermente saltare per un paio di minuti, quindi spolverizzate il tutto con il pecorino mescolando bene. Solo alla fine aggiungete i pinoli ed i semi di finocchio. Lasciate riposare qualche minuto, impiattate e servite immediatamente.
  • Suggerimento supplementare: Se non gradite il sapore forte del pecorino, potete tranquillamente utilizzare del caciocavallo ragusano stagionato. Va bene lo stesso: testato personalmente, perché i miei figli, appunto, non amano il sapore del pecorino.