Provviste progetto trekking

In cammino con “Provviste”: nasce il progetto per viaggiatori lenti e amanti del buon cibo

Giovanni Angelucci
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    In questo periodo, soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria, c’è stato una vera e propria riscoperta della natura e della montagna, in relazione alla tendenza degli ultimi anni: il turismo enogastronomico. Ci siamo ritrovati camminatori e climber, avventurieri e scalatori, molti solo in reazione post-Covid, ma i “veri” che continueranno a frequentare la montagna, che abbracciano la “filosofia d’alta quota” da tutti i suoi versanti e con sguardo alternativo, non possono ignorare il nuovo progetto polivalente legato al trekking e al buon cibo, battezzato con il nome “Provviste – Generi di conforto per viaggiatori lenti”. Perché oggi, sempre più, vogliamo vivere esperienze complete e soprattutto esperienziali. In tale direzione va questo nuovo progetto portato avanti da Martina Liverani e Valeria Carbone, che abbiamo intervistato e che ci hanno spiegato come funziona, partendo dalla “tappa zero”. Buon viaggio! 

    Provviste: cos’è e come funziona il progetto per amanti del trekking

    Un progetto che nasce in seno al magazine Dispensa, da un’idea di Martina Liverani e Valeria Carbone, entrambe personaggi attivi nel mondo dell’enogastronomia. L’obiettivo è raccontare e promuovere i cammini, in mezzo alla natura, in ottima compagnia e con buon cibo. “Proprio come una riserva di viveri e altri beni messi da parte in vista di future necessità, le Provviste, in varie forme, accompagnano viaggiatori e appassionati di cammini con storie, piccoli eventi, progetti ad hoc con realtà mosse dalla stessa voglia di scoperta in una dimensione naturale e a misura d’uomo. La cultura, la natura e il benessere sono i viveri che accompagnano il cammino” afferma Liverani, editore di Dispensa. “Provviste è nato un anno fa, durante una cena tra me e Martina” racconta Valeria, “da tempo parlavamo dell’opportunità di conciliare la passione per il buon cibo e quella per le camminate. Martina aveva già in mente di partire e abbiamo unito le forze. Per scelta non abbiamo creato una formula standard, ma adattiamo il progetto alla realtà che ce lo chiede. Quello che ci piace è l’idea di disegnare un nuovo paradigma, godere della lentezza, delle persone, delle storie e di una ritrovata socialità più consapevole”.

    Provviste progetto

    Provviste

    Un modo diverso per vivere la natura, quindi: vere e proprie camminate che si sviluppano lungo percorsi verdi durante una giornata intera e rigenerante. “Chiunque può partecipare nella misura in cui rientri nei posti disponibili, ogni volta da calibrare a seconda dell’attività. Le ‘provviste’ vengono date a inizio esperienza, ma non sempre sono gastronomiche (potrebbero essere cartine o libri), perché a seconda del luogo in cui ci avventuriamo decidiamo se fermarci da un produttore/ristoratore o portare il pranzo al sacco. Ovviamente questo viene deciso quando concordiamo uno dei cammini, e poi al pubblico viene proposta un’unica soluzione. Al momento siamo una costola di Dispensa per facilità, ma non è un progetto editoriale e ha la sua autonomia. Nel 2021 sarà ancora maggiore” racconta dettagliatamente Valeria.

    In cammino con “Provviste”: alla scoperta di luoghi, persone e buon cibo

    Come abbiamo visto, quindi, camminare in montagna e praticare trekking può andare ben oltre la semplice passeggiata. Ad esempio, condividere il percorso con altri appassionati lo rende certamente più ricco, soprattutto se ad accompagnare i viaggiatori sono personaggi polivalenti. “Per noi camminare è scoprire una realtà nuova: persone nuove, nuovi percorsi e nuove storie” raccontano. “Ad accompagnarci ci saranno sempre persone legate al territorio che andremo a scoprire, perché vi appartengono o semplicemente perché quel posto è entrato loro nel cuore. Che sia una guida, un produttore, un giornalista, uno scrittore, un musicista, un cuoco… la parte gastronomica per noi è sempre fondamentale, quindi sarà bello fermarsi lungo il percorso in una malga, come fatto nella tappa zero, a degustare del vino, a stare tutti insieme e godersi un panino con una birra sull’erba, ascoltando i racconti di chi ha pensato ciò che stiamo gustando”.

    La “tappa zero”, tra la Malga del Montasio

    La tappa zero, il 25 luglio, è stata nel territorio del Tarvisiano con un cammino dedicato alla scoperta della Malga Montasio e alla degustazione dei suoi prodotti caseari d’eccellenza usati per una colazione da campioni: yogurt, burro, ricotta calda, primosale e il formaggio Montasio.

    Tappa zero Provviste

    Provviste

    “Dopo aver fatto colazione siamo stati dal casaro che stava facendo la cagliata e ci ha raccontato come si sviluppi la vita in malga, di come e dove pascolano le mucche, delle differenze del latte che si produce a seconda dell’erba, dei fiori che lo caratterizzano e di come questo dia esclusività al formaggio. Salutato il casaro, siamo saliti al primo rifugio, con la guida che ci raccontava la vita della montagna, la ricchezza del Montasio e la bellezza di quell’area che si trova tra Italia, Slovenia e Austria. Abbiamo imparato ad ascoltare il richiamo delle marmotte e a distinguere le rose alpine, ad esempio. Una volta arrivati al rifugio abbiamo steso le nostre coperte e ci siamo gustati i panini che avevamo nello zaino, preparati dai malgari con il Montasio, accompagnati da una fresca birra che ci hanno distribuito al rifugio. Le prossime tappe saranno più ‘urbane’ e si potranno scoprire dolci tipici delle città, artigiani che fanno il pane migliore, botteghe storiche di norcineria e anche ristoranti che seguono la filosofia del buon vivere” racconta entusiasta Valeria Carbone.

    Un viaggio di racconti ed esperienze insomma, che tutti potranno vivere o da cui potranno farsi ispirare, in futuro, grazie anche ai video realizzati a supporto e scaricando il podcast che racconta le suggestioni di ogni speciale cammino. Si tratta quindi di un progetto aperto e in continua evoluzione, mosso dalla voglia di esplorare, guardare, assaporare e condividere. Un inno alla scoperta, alla lentezza, al piacere del buon cibo e all’ottima compagnia.

     

    Le prossime tappe di Provviste: dove si va?

    I prossimi cammini di Provviste si terranno a partire dal 18 settembre, e vedranno coinvolti i maggiori negozianti outdoor e 25 località tutte da scoprire. Gli appuntamenti saranno su Roma, Brescia e poi Schio, Milano, Merate, Aosta, Grosseto, Torino, Bologna, Verona, Pozza di Fassa, Finale Ligure e tante altre città.

    “Per i cammini ideati da Gore Tex, nostro principale partner, in programma il prossimo autunno e inverno, noi abbiamo naturalmente pensato alle Provviste. Ossia, per ogni percorso in ognuna delle località italiane scelte per i trekking, abbiamo selezionato prodotti tipici, ricette locali o squisitezze da mettere nello zaino o da gustare a fine attività.” conclude Martina Liverani, rimandando al sito di Provviste per tutti gli aggiornamenti sulle attività. 

    I partner

    Provviste Partner

    Provviste

    “I Partner che finora ci hanno supportati sono Gore-Tex, con cui stiamo sostenendo anche i cammini in città che inizieranno a brevissimo, e Pilsner Urquell che ci ha dissetati. Gore-tex ha provveduto a fornirci, per la tappa zero, l’outfit che ci serviva per affrontare la montagna, la coperta per sederci sull’erba e di una bellissima borraccia. Ci piace l’idea di coinvolgere partner più che sponsor, per creare insieme percorsi su misura, che siano davvero unici e autentici!” concludono le ragazze.

     

    Siete pronti al viaggio? Preparata scarponcini e gambe, si parte!

    Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

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