Se siete amanti della cucina, di sicuro durante i vostri esperimenti culinari avrete utilizzato spesso vari tipi di ortaggi. Dalle estive zucchine ai ben più invernali cavoli, passando per pomodori,melanzane e finocchi, in ogni stagione avete a disposizione prodotti diversi da usare nelle vostre preparazioni. Ma cosa sapete di quegli ortaggi meno conosciuti che, soprattutto di recente, si stanno facendo largo nei banchi dei mercati e dei supermercati?
La scorzonera e la facussa sono solo due esempi di questo fenomeno che vede i prodotti locali superare i confini regionali e nazionali e acquisire un po’ di popolarità anche lontano dalla zona di produzione.
La scorzonera, conosciuta dai Greci col nome di barba di becco, è una radice sottile, lunga e scura dalle foglie verdi e lisce che possono essere utilizzate per la preparazione di insalate. Ne troviamo diverse coltivazioni soprattutto in Liguria e Piemonte.
La facussa, invece, è un sottile cetriolo dalla forma arcuata utilizzato nella cucina carlofortina durante l’estate soprattutto in insalata accompagnato da pomodori e in abbinamento al tonno. L’origine di questo ortaggio è curiosa, perchè ci riporta al periodo in cui una comunità di liguri emigrati nell’isola tunisina di Tabarka inserì la facussa – o faguss, in arabo – nella sua dieta, abitudine che venne conservata anche dopo aver colonizzato l’Isola di San Pietro e aver dato vita alla città di Carloforte.
A questi primi esempi di ortaggi “bizzarri” nepossiamo aggiungere tanti altri, come la pastinaca, una radice bianca e carnosa utilizzata fin dai tempi dei Romani e consumata abitualmente durante il Medioevo, quando è stata sostituita dalle carote e, in seguito, dalle patate. Oggi viene cucinata in abbinamento alla carne ed è un ingrediente tipico delle ricette del Nord Europa: in Inghilterra è addirittura uno degli ingredienti immancabili nell’arrosto domenicale!
Ritornando un po’ ai nostri vicini a casa, un ortaggio poco conosciuto è il sedano rapa. Chiamato anche sedano di Verona, è ortaggio proveniente dall’Italia settentrionale, una radice tonda che una volta sbucciata rivela un interno chiaro e dalsapore simile a quello del sedano. In cucina viene consumato sia crudo che cotto, ma mai, a differenza del suo parente più conosciuto, come ingrediente aromatico. Se non lo avete mai provato, potete cimentarvi preparando delle guancette di vitello con purea di patate e sedano rapa o degli sformatini di sedano rapa.
Sempre a proposito di rape, non possiamo non citare il cavolo rapa, ortaggio coltivato nel sud Italia ma molto apprezzato all’estero, soprattutto nei paesi nordici. Ha forma sferica e verde e viene consumato crudo o cotto al vapore e rosolato in padella. Nell’Italia meridionale troviamo anche i “tenerumi”, foglie e germogli della zucca lagenaria, conosciuta anche col nome di zucca serpente di Sicilia. I tenerumi sono l’ingrediente – tipicamente estivo – della celebre pasta con i tenerumi , ma possono essere usati anche semplicemente lessati e conditi.
Un altro ortaggio arrivato di recente nelle nostre cucine è ildaikon, dal sapore che ricorda quello del ravanello. Nella sua versione più comune ricorda una grande carota dal colore chiaro ed è usato nei piatti orientali, ma probabilmente i piatti in cui abbiamo più occasione di assaggiarlo sono di origine giapponese. Il daikon può essere consumato crudo, in insalata, marinato o in accompagnamento al sashimi, ma anche cotto in zuppe e stufati.
L’oriente non è però l’unico luogo dal quale arrivano ortaggi curiosi. Se ci spostiamo dall’altra parte del mondo, in Sudamerica troviamo un tubero molto simile alla patata, la batata. Conosciutaanche con il nome di patata americana o patata dolce, la batata appartiene alla famiglia delle Convolvulacee, ha un colore un po’ più scuro della nostra patata e viene consumata cotta, semplicemente bollita, al forno o fritta. Nonostante le sue origini, questo ortaggio ha conquistato il suo spazio anche in Italia e oggi possiamo trovarne varie coltivazioni sia in Puglia che in Veneto. Sempre dall’America del Sud arriva anche la Sechium Edule, più comunemente chiamata zucchina spinosa. Come si può facilmente intuire dal nome, la sua caratteristica più evidente sono i piccoli aghi che ne ricoprono tutta la superficie, mentre il suo colore va dal verde scuro al giallo (quando è matura). Per smorzare il suo sapore dolciastro, in cucina viene spesso condita con abbondante sale dopo averla bollita o fritta come se fosse una comune zucchina, ma in alcune ricette la si prepara anche al forno.
Per chiudere questa breve rassegna di ortaggi fuori dal comune, rimaniamo nelle Americhe e parliamo deltomatillo. Se a prima vista sembra rugoso e delicato, una volta tolta la sottile membrana che lo ricopre ricorda un piccolo pomodoro verde. Si può consumare crudo, esattamente come i pomodori, o per la preparazione di salse, come ad esempio la mole messicana.
Conoscete altri ortaggi poco comuni che possiamo aggiungere al nostro elenco? Parlatecene sul forum e segnalateci le vostre ricette!
Ringraziamo Thedailyenglishshow per la foto del daikon, Maggie Hoffman per la foto del tomatillo e Zyance per quella della pastinaca.
di Serena Canu