Sagre in Campania: un viaggio tra tradizione e sapori

In Campania il cibo si mangia e, soprattutto, si celebra! Oggi vi portiamo alla scoperta delle sagre più interessanti della Campania per chi vuole assaporare i sapori di questa terra.

 

In Campania il cibo si mangia e, soprattutto, si celebra! Tra borghi meravigliosi e paesaggi da cartolina, ogni piatto è un rito e ogni sagra un’occasione per esaltarne i sapori. Dimenticate i soliti noti, qui si omaggiano chicche culinarie poco conosciute, come il mallone, i carciofi, le castagne e le pizzette col vino cotto.

Oggi vi portiamo alla scoperta delle sagre più interessanti della Campania, appuntamenti imperdibili per chi vuole assaporare i sapori di questa terra.

Sagra della castagna di Giffoni, Avella, Montella e San Rufo

Cristina.A/shutterstock.com

Le castagne sono l’anima dell’autunno! In Campania, quando le foglie iniziano a cadere e l’aria si riempie di profumo di caldarroste, le sagre dedicano a questo frutto d’oro delle vere e proprie celebrazioni. E fidatevi, non si tratta solo di mangiare castagne: è un’esperienza da vivere con tutti i sensi. Tra le sagre più amate ci sono quelle di Giffoni Sei Casali, Avella, San Rufo e l’iconica sagra di Montella.

A Giffoni Sei Casali (Salerno), non si parla solo di cinema: ogni ottobre le vere star sono le castagne. Qui, questo frutto diventa protagonista di golosissime preparazioni, dalle classiche caldarroste ai dolci ripieni di crema di castagne. E tra un assaggio e l’altro, c’è da perdersi nei mercatini artigianali, tra antichi mestieri e spettacoli di musica folk. Vi sfido a non lasciarvi abbindolare dai profumi che invadono le stradine!

Certo, Avella (Avellino) è famosa per le sue nocciole, ma quando arriva l’autunno la città si trasforma per celebrare le castagne. È una festa che attira migliaia di visitatori ogni anno e tra una degustazione e l’altra, potrete fare un salto nel tempo visitando il castello medievale o i siti archeologici. E, credetemi, un boccone di castagne caramellate dopo aver visto le antiche rovine ha un sapore tutto speciale.

Nel cuore del Cilento, San Rufo (Salerno) celebra le castagne con una sagra che esalta i prodotti locali e le antiche tradizioni contadine. Tra castagne arrostite e piatti tipici, i visitatori possono immergersi nella suggestiva bellezza dell’entroterra cilentano.

E ora, tenetevi forte per la regina delle sagre! Montella (Avellino), patria delle castagne, celebra questo frutto con una festa che attira turisti da tutta Italia. Qui si va oltre le semplici caldarroste: castagne in ogni forma, dai marron glacé alle marmellate, dai primi piatti ai dolci ripieni. Le strade del borgo si riempiono di stand gastronomici, musica dal vivo, artisti di strada e bancarelle di artigianato locale. Se non vi basta, potrete anche esplorare i boschi circostanti e godervi la natura in tutto il suo splendore autunnale. Montella è imperdibile!

Fiordilatte Fiordifesta ad Agerola (Napoli)

saul goodman/shutterstock.com

Se ad agosto vi trovate dalle parti della Costiera Amalfitana e non passate per Agerola, vi state perdendo il fiordilatte e la provola migliori che abbiate mai assaggiato. Il Fiordilatte Fiordifesta, è una tappa obbligatoria per chi ama i formaggi.

Cosa potete assaggiare? Anzi, cosa dovete assaggiare: il cuzzetiello, la parte finale del pane, scavata e riempita fino all’orlo con provola e parmigiana di melanzane. Non è roba leggera ok, ma è una goduria da mordere senza pensarci due volte. Poi ci sono le friselle con pomodorini e fiordilatte, roba buona, semplice ed estiva. E se volete un primo piatto per andare a letto soddisfatti, allora prendete le mezze maniche con pomodorini e provola.

E mentre mangiate, tra musica e spettacoli, vi renderete conto che questa è la festa che non sapevate di volere. Ma ora che lo sapete, non ve la perdete.

Sagra del Mallone di Bracigliano (Salerno)

Settembre a Bracigliano significa una cosa sola: Sagra del Mallone. Ora, non è il piatto più conosciuto fuori dalla Campania – anzi, molti in regione forse non lo conoscono nemmeno – ma tra Avellino e Salerno, e in particolare a Bracigliano, il mallone è una vera istituzione. È un piatto eccezionale: cime di rape e patate, ripassate in padella con aglio, peperoncino e olio d’oliva. Niente di complicato, ma una volta che lo provate, capite perché qui è venerato.

Durante la sagra, lo servono come lo fanno da generazioni, accompagnato da altri piatti della tradizione come la pizza di granone e la soppressata. Gusto semplice, verace, che quando lo assaggi, vien da chiedersi come si è fatto a vivere senza. È un piatto che, una volta scoperto, non ve lo togliete più dalla testa.

Quindi, se pensate di conoscere tutta la cucina contadina campana, fate un salto a Bracigliano, provate il mallone, e poi ne riparliamo!

Sagra della Pzzett e Vin Cuott di Scisciano (Napoli)

La Festa della P’zzett e vin cuotto di Scisciano, che di solito si tiene nel penultimo weekend di novembre, celebra due autentici pilastri della tradizione locale: la pizzetta di vino cotto e il vin cotto. La pizzetta, dolce tipico fatto con vino cotto, noci, bucce di mandarino, semola e farina di granone, è una vera ghiottoneria della cucina contadina. Durante la festa, le strade del borgo di San Martino si riempiono di profumi antichi, musica popolare e spettacoli, trasformando il paese in una grande festa all’aperto.

Sagra del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino (Avellino)

AF-Photography/shutterstock.com

Preparatevi, perché dal 18 al 27 ottobre 2024 a Bagnoli Irpino si va di tartufo nero a tutto spiano. Due weekend da segnare in rosso sul calendario: venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 ottobre per iniziare, e poi si riprende venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 ottobre. Si parte il venerdì 18 alle 18:30 con l’apertura degli stand gastronomici e si va avanti fino a notte, con tartufo, caldarroste e musica che riempiono il centro storico.

Con il Nero di Bagnoli avrete l’occasione di assaggiare il tartufo nero in tutte le sue forme: paste, risotti, carne e uova, tutto condito con questo prezioso tesoro. E non pensate di cavarvela solo col tartufo, perché ci sono anche formaggi e salumi locali che meritano di essere scoperti.

Festa del Carciofo Bianco di Pertosa (Salerno)

A maggio, Pertosa si trasforma nel regno del carciofo bianco, una varietà rara e pregiata che ha persino il presidio Slow Food. Non stiamo parlando di un carciofo qualunque: il Carciofo Bianco di Pertosa ha un sapore delicato e unico, e per celebrarlo come si deve, ogni anno si tiene una festa dedicata.

Il menù è irresistibile: dalla zuppa alle cortecce, passando per la scamorza arricchita con questa prelibatezza, il carciofo ripieno, l’arancino ai carciofi e altre bontà tipiche della tradizione. E non finisce qui: dopo esservi saziati, potete esplorare le suggestive Grotte di Pertosa-Auletta, uno dei tesori naturali più spettacolari della Campania.

Sagra della Zeppola di San Giuseppe – San Giuseppe Vesuviano (Napoli)

Giuseppe Parisi/shutterstock.com

Ogni anno, in occasione della festa del papà, San Giuseppe Vesuviano ospita la Sagra della Zeppola di San Giuseppe, che si tiene proprio nei giorni intorno al 19 marzo.

Bar e pasticcerie si riempiono del profumo inconfondibile di pasta choux, e la scelta è sempre quella: zeppola fritta o zeppola al forno. Con crema pasticcera vellutata, l’immancabile amarena sciroppata al centro e una generosa spolverata di zucchero a velo, questo dolce è stato creato per piacere proprio a tutti.

Per chi non sa decidersi se scegliere la versione fritta o al forno, ci sono anche le zeppole mignon, perfette per assaggiare entrambe le varianti senza pensare troppo alla bilancia. Ma, diciamocelo, durante la sagra, le calorie vanno in secondo piano!

Le sagre in Campania non sono solo cibo, sono momenti in cui si respira la vera anima del territorio. Da Scisciano a Bagnoli Irpino, ogni festa ha piatti unici da far assaggiare. E voi, avete una sagra che non vi perdereste per nulla al mondo?


Immagine in evidenza di: Elena Dijour/shutterstock.com

 

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