Inaugurata la compagnia di Palermo Normanna

Adriana Angelieri

inaugurazione compagnia

di Gioacchino Gonzales.

Sabato 26 Maggio si è inaugurata la Compagnia Comunale del Cibo sincero Palermo Normanna. La sede per la cerimonia inaugurale è stata Palazzo Asmundo, residenza settecentesca con un affaccio mozzafiato sulla imponente Cattedrale di Palermo.

martino e la presidentessaLa Presidente della CompagniaMaria Bruccoleri e la sua Vice,Stefania Oliveri, hanno accolto gli intervenuti, i Soci della Compagnia e i loro amici in questa splendida cornice e hanno illustrato le finalità della Compagnia. Hanno voluto dare alla serata inaugurale una connotazione particolare nel senso che hanno voluto esaltare il “cibo da strada”, il cibo “povero”, considerato che Palermo può a ragione essere considerata la capitale del cibo venduto in strada da ambulanti o in banchetti provvisori. La trovata è stata geniale! un momento della presentazioneFra gli stucchi e nei saloni settecenteschi, Martino Ragusa, il nostro Presidente nazionale, ha mirabilmente illustrato il cibo da strada nell’area mediterranea e come gli stessi ingredienti possono prendere nome diverso, e anche essere amalgamati diversamente ma per creare a un cibo che costa poco, può esser mangiato per strada, avvolto in un cartoccio e che è allo stesso tempo nutriente. Ad esempio con la farina di ceci a Palermo si fanno le mitiche panelle, in Toscana o a Genova la Farinata.

lo street food palermitano servito agli ospitiL’elenco del cibo da strada palermitano è lungo: oltre allepanelle, crocché di patate, panino con milza (ma è mischiato anche un po’ di trachea e polmone), arancine di riso con carne o al burro, sfincione (parente della pizza, ma con mollica, acciughe e formaggio), verdure (broccoli, carciofi e cardi) in pastella, iris e ravazzate, calzoni etc. etc. street food palermitano in tavolaPer poi passare a specialità “per i forti di stomaco”: stigghiole (budello di manzo), quarume (visceri di vitello bolliti con cipolla sedano e carote), frittola (pezzetti di carne, grassetti e cartilagini fritte). La lezione di Martino ha fatto aprire ben presto l’appetito e i Saloni di Palazzo Asmundo non potevano accogliere in modo migliore gli ospiti: tavoli a buffet esponevano ogni ben di Dio, che noi palermitani doc siamo soliti mangiare per strada, nei mercati, nella pausa pranzo o i ragazzi durante la ricreazione. Questa volta invece il nostro palato ha goduto la bontà del cibo di strada gustato nei saloni affrescati… pasteggiando del Nero d’Avola o del fresco Grillo e godendo l’imbrunire sulla Cupola della Cattedrale.

Il prossimo evento annunciato dalla presidente per giugno vedrà protagonista “Le altre farine”, cioè quelle alternative per celiaci e intolleranti al glutine.

La Cornice: Palazzo Asmundo

una sala del palazzoIl Palazzo, già residenza di una nobile famiglia panormita, è oggi sede di una Collezione privata di Maioliche, Ceramiche e Armi, custodite in vetrine che arredano le sontuose stanze, espressione del decorativismo settecentesco siciliano. Le nobili e ricche famiglie palermitane, amavano mostrare la ricchezza raggiunta, chiamando decoratori, stuccatori e pittori per arricchire il loro Palazzo di città.  Il Palazzo è sull’antico Corso, oggi Corso Vittorio Emanuele, ma conosciuto anche come “Cassaro”, poiché appunto conduceva “al Kasr”, al Castello, alla Residenza normanna, già sede di Ruggero e di Federico II nella sua permanenza a Palermo. I saloni si susseguono in infilata, accogliendo il visitatore in un abbraccio cromatico  in cui gli affreschi delle volte, i ricchi ornamenti delle pareti e le collezioni conservate, lo conducono nei fasti delle nobili famiglie isolane.

 

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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