Arriva la sera, si esce dal lavoro, ed è ora dell’aperitivo. O dell’apericena? Sì, perché negli ultimi anni l’“aperitivo rinforzato” è diventato un vero e proprio momento della giornata e appuntamento della settimana, per trascorrere del tempo insieme ai propri partner o amici in maniera più informale e meno impegnativa di una cena vera
Considerando che nel corso del tempo sono emigrate dalla Calabria circa 3.000 o 4.000 persone all’anno, vi capiterà sicuramente, prima o poi, di invitare a cena un abitante di una delle sue città più importanti, ovvero Reggio Calabria. Possiamo, infatti, affermare che ormai sono più i calabresi che vivono fuori dalla regione, anche se una
Se avete deciso di invitare a cena un altoatesino, sarà meglio dare prima una ripassata ai libri di storia e poi a quelli di geografia. Ebbene sì, per evitare figuracce o frasi fuori luogo, bisogna conoscere bene il territorio da cui proviene e la sua storia, almeno per sommi capi. L’Alto Adige, o provincia autonoma
Se avete deciso di invitare a cena un bergamasco, presumo che in parte già sappiate a cosa state andando incontro. Vi basti sapere che si dice caràter de la rassa bergamasca, fiama de rar, sòta la sènder brasca, ovvero che il carattere della razza bergamasca s’infiamma raramente, ma sotto la cenere si nasconde la brace.
Se avete deciso di invitare a cena un milanese, innanzitutto assicuratevi che sia milanese, poiché è noto che gli originari di Milano siano rimasti in pochi. Nel corso del tempo, infatti, questa città ha attirato a sé persone da tutta Italia e dal mondo, diventando una metropoli viva, crocevia potente di culture che si incontrano.
Se avete deciso di invitare a cena un cilentano, ci sono almeno dieci cose che dovete sapere. Ancora di più da quando il Cilento è diventato capitale, ovvero da quando Antonio Jep d’Agosto, proprietario di Cibbì, un piccolo negozio di prodotti eccellenti a Vallo della Lucania, ha fondato l’evento “Cilento Capitale” a Roma per far
Duro e tutto d’un pezzo, ma soltanto all’apparenza, il palermitano, quello DOC, è come il re dei dolci siciliani, il cannolo: scorcia croccante e ripieno morbido e dolce. La sua vera essenza viene fuori strato dopo strato, un po’ come quando si mangia una torta setteveli: dietro ad una spiccata ironia si nasconde una disarmante
Sicuramente, almeno una volta nella vita, vi troverete ad invitare a cena un potentino, e i rischi di fare una figuraccia sono veramente molteplici. Senza dubbio la serata, se non commetterete errori imperdonabili in cucina, potrebbe essere un vero e proprio spasso, perché dinnanzi a voi avrete una persona alla mano, gentile, sincera, ma allo
Se avete deciso di invitare a cena un materano, preparatevi ad ascoltare la magnificenza dei Vecchi Rioni, della Murgia e ovviamente della tradizione culinaria della Città dei Sassi, . Una cucina che parte da lontano, dalle origini, influenzata, magari, da qualche vento della vicina Puglia. Ma la cucina a Matera è solo materana, quindi, prima
Prima di rivelare le 5 regole fondamentali per invitare a cena un francavillese, dobbiamo fare una premsessa: prima, durante o dopo la cena, è assolutamente sconsigliato indicare Francavilla come “Marina di Chieti” o ricordare che è in provincia di Chieti, perché i rapporti tra il centro adriatico ed il capoluogo teatino non sono affatto idilliaci.
Chi ha amici romagnoli lo sa: quando c’è da festeggiare, non si tirano mai indietro. E ogni festa che si rispetti è ricca di prelibatezze e accompagnata da un buon vino. Il senso dell’ospitalità di chi viene dalla terra della piadina è tale che c’è chi dice che per distinguere la Romagna dall’Emilia basta entrare
Da Pantelleria al Trentino-Alto Adige, da Genova fino a Trieste, l’Italia è bella e varia, ricca di diversità e tradizioni, soprattutto in cucina. Ciascuno è convinto che la propria sia la più gustosa oppure la più diffusa, ma di certo a Trieste si tengono ben stretto un primato invidiabile: quello della cucina più multietnica di
Ospitale, tranquillo, di buona compagnia, incline al consumo alcolico e forchetta dalla discreta resistenza. Le più comuni etichette che accompagnano i sardi finiscono là dove tutto, spesso, comincia: a tavola. E lì, come ben sa chi ha avuto un’esperienza culinaria di questo tipo, che si allacciano relazioni talvolta incancellabili e infinite. Ecco, il “continentale” che
Fieri della propria reputazione di gran lavoratori, i friulani se ne stanno felici nella loro enclave nell’estremo Nord Est della penisola. Tuttavia può capitare sempre più spesso di incontrarne anche lontani dalla “Patrie” ed è bene farsi trovare preparati se voleste invitarli a cena. Se già avete apprezzato le nostre piccole guide per conoscere meglio,
Esiste una Regione d’Italia in cui le vendite del Brioschi non sono mai in calo ma anzi, fanno registrare impennate sempre più rapide, specialmente nei periodi delle feste. Questa regione è la Calabria, un posto in cui se parli di “lenta ripresa” non ti riferisci all’economia nazionale ma al pranzo della nonna, difficile da digerire.
Plasmato dalla salsedine, dal sole e dal freddo vento di maestrale, consapevole di essere il frutto di uno strano miscuglio tra greci, latini, magrebini e normanni, il pantesco è un essere che nasce, cresce e, in alcuni casi, vive su un lembo di terra disperso nel mezzo del mar Mediterraneo. Ovunque si gira c’è il
Padovani gran dottori, dice il detto, ma anche gran buongustai. La cena a casa di amici è un rito al quale il padovano non rinuncia mai, sia che si tratti di invitare che di essere invitato, e le ricette tipiche della cucina di un tempo non mancano di certo. Molte provengono dalla tradizione comune veneta,
Per l’incolumità generale non fate le classiche battute sul “chietino-cretino”, i cittadini di Chieti si chiamano teatini [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. Dunque, prima regola: attenzione a come vi rivolgete e tenete ben presente la fierezza che insita vive nel vostro invitato: pare infatti che nel 1181 a.C. fu l’eroe Achille a fondare
Quando sono partita da Crotone, la mia città natale, alla volta di Bologna, ero quasi ventenne ed avevo poche certezze in testa, una di queste è che noi calabresi, con la nostra cucina pesante, non abbiamo rivali. Ogni volta che assaggiavo qualcosa di tipico, ripensavo a mia nonna, alla ‘nduja, alle roselle con la Sardella
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