wine resort sicilia

Relax ed enogastronomia: i migliori wine resort siciliani (secondo noi)

Giovanni Angelucci
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    Andar per vigne gustandone tutta l’essenza senza preoccuparsi di cercare un alloggio in cui trascorrere la notte. No, non dormirete tra i filari (o meglio dipende da voi e dalle notti stellate) ma nelle sontuose dimore delle aziende vinicole siciliane. Sempre più famiglie, infatti, hanno deciso di proporre le loro formule wine resort in Sicilia offrendo un’esperienza unica in cui bere alla grande, gustare le migliori ricette della regione e rilassarsi in luoghi magici.

    Lungo tutta l’isola ne appaiono diversi e numerosi, incastonati nella natura selvaggia, ognuno con le proprie caratteristiche uniche, ma tutti accomunati da un’esperienza sensoriale totale, scelta per chi ama il vino e vuole essere coccolato.

    Wine resort in Sicilia: i migliori (secondo noi)

    Ormai il vino siciliano è diventato un grande punto di riferimento nel mondo dell’enologia nazionale e la Sicilia è riuscita ad esprimersi affiancandolo a ciò che di più autentico ha: la sua tipicità, non solo gastronomica. Da qui deriva il successo dell’ospitalità legata al vino e alle bellezze enoiche dell’isola.

    Firriato

    Questo nome echeggia lungo l’isola e si è fatto conoscere non solo per i suoi vini, ma anche per tre splendidi luoghi in cui l’ospitalità è di grande livello: Firriato offre ben tre strutture a Trapani, Favignana e sull’Etna.

    Baglio Sorìa è quello che più ci ha stregato, a pochi chilometri da Trapani, al confine con la Riserva delle Saline. Un baglio secolare immerso nel cuore della tenuta agricola di un centinaio di ettari in cui vivono fenicotteri, cicogne e cavalli allo stato brado. È qui che si trova il boutique hotel con camere e suite da cui godere della vista su Favignana e Levanzo e su tutti vigneti che abbracciano la tenuta. Una piscina panoramica, spazi dedicati alle degustazioni, tanta natura e un’esperienza di prestigio.

    firriato resort

    Fonte: firriato.it

    Sikelia

    Voliamo su Pantelleria, l’isola vulcanica antichissima, la “perla nera” del Mediterraneo su cui Giulia Pazienza Gelmetti ha scommesso creando qualcosa di fantastico e unico. Un luxury retreat composto da 20 suite e ricavato da un antico dammuso. L’offerta si compone di una SPA naturale in cui vivere le terme di Ghadir, la sauna naturale della grotta di Benikulà e i fanghi del Lago di Venere. Nelle camere da sogno di questa dimora  verrete viziati come non mai, ma dovete assolutamente visitare le tenute vinicole sparse attorno al Sikelia per provare i validissimi vini di Coste Ghirlande (azienda vinicola della vulcanica Giulia) al tramonto. Non dimenticate di fare un giro tra il giardino pantesco e i caratteristici dammusi di proprietà, dove si trova il ristorante Themà. Qui l’executive chef Diego Battaglia miscela ricette siciliane e pantesche con influenze arabo-africano: un ristorante in cui la cucina soddisfa a prezzi assolutamente democratici, visitabile anche da chi non è cliente del resort, dove vengono usate le materie prime della tenuta tra cui olive, capperi, frutta e i vini dei rinomati vigneti di Zibibbo (Patrimonio Culturale dell’Umanità). Una residenza artistica ed emozionale che riflette la bellezza selvaggia di Pantelleria e il gusto di un’imprenditrice lungimirante. Il problema sarò dover lasciare il Sikelia e tornare a casa… ma al momento non pensiamoci.

    sikelia resort

    Fonte: www.sikeliapantelleria.com

    Baglio di Pianetto

    Se volete godere di una inaspettata e inedita  Palermo, dovete percorrere una quindicina di chilometri e giungere fino al Baglio di Pianetto. Il caotico capoluogo sarà solo un ricordo e la natura di Santa Cristina Gela si presenterà ai vostri occhi in tutta la sua bellezza. È qui che sorge questa grande (per dimensioni e visione imprenditoriale) azienda, un rifugio di biodiversità, natura e campagna siciliana. I circa 65 ettari si estendono lungo le colline che abbracciano la tenuta e il paesaggio cambia sovente con vigneti e uliveti che raggiungono anche i 650 metri di quota: non è difficile vederli imbiancati dalla neve durante l’inverno.

    I vini sono decisamente buoni e accompagnano i piatti del giovane cuoco Filippo Bonino: Baglio di Pianetto offre un ristorante semplice e gustoso, sia a pranzo che a cena, in cui la scelta è rivolta verso la tipicità della zona. L’agrirelais mette a disposizione 13 accoglienti camere in cui soggiornare dopo un giro in bicicletta tra le vigne o un bagno nella piscina circondata dai grappoli d’uva. Un’esperienza in cui perdere la concezione geo-temporale.

    pianetto agrirelais

    Fonte: bagliodipianetto.it

    Baglio Donna Franca

    Per chi vuole un soggiorno tra sapori e storia enologica, Baglio Donna Franca della famiglia Ansaldi è la giusta scelta. La struttura ha origini cinquecentesche ed è dedicata alla Famiglia Florio e a Donna Franca, icona della Belle Epoque. Circondata da vigneti ed eleganza, promette un soggiorno indimenticabile con vista sulle Egadi e sullo Stagnone. Lo stile è rustico ma mai banale, dalla piscina si vedono le vigne, le colline e la bellissima costa trapanese e marsalese. Una suggestiva esperienza con un salto spazio temporale tra giardini e corti. Ovviamente non poteva mancare il ristorante, che propone i piatti della tradizione in abbinamento ai buoni vini dell’azienda.

    donna franca baglio

    Fonte: donnafranca.it

    Feudi del Pisciotto

    Il Wine Relais Feudi del Pisciotto è un’altra giusta scelta quando si è in cerca di esclusività. Situato in posizione strategica per godere il meglio della Sicilia sud-orientale, offre 10 camere e suite ricavate nella parte abitabile del palmento settecentesco più grande dell’isola, dove si trovano ancora le vasche nelle quali i greci e i romani producevano il vino. Antico e moderno convivono e si susseguono tra particolari e ricordi che trasportano in una realtà fuori dal tempo. A rendere il tutto ancor più magico è il panorama unico immerso tra le vigne dalle quali nascono le etichette dell’azienda. E a completare il cerchio c’è il ristorante interno Palmento di Feudi, nella mani del giovane chef siracusano Christian De Simone.

    feudi del pisciotto

    Fonte: winerelaisfeudidelpisciotto.com

    Hotel Timeo

    Una delle strutture della famiglia Belmond, è l’unica realtà a non essere una tenuta vinicola ma soltanto un hotel. Soltanto è un eufemismo, considerato che parliamo di una delle dimore più prestigiose d’Italia, sicuramente tra le top 5 lungo tutto lo stivale. Le vigne, in realtà, ci sono: basta percorrere una manciata di chilometri per ritrovarsi tra i filari delle numerose cantine che si susseguono a ridosso dell’Etna.

    timeo resort

    Fonte: www.belmond.com/it/grand-hotel-timeo-taormina

    Chi sceglie il Timeo lo fa per le  camere da sogno e per la buona cucina dello chef Toro che da pochi giorni è al comando anche del nuovo ristorante pop up all’interno dell’hotel: si chiama Otto Geleng ed è un’esperienza fruibile per 100 giorni esatti, dal 7 giugno al 15 settembre, un luogo esclusivo e accessibile solo a cena per un massimo di 16 commensali. Insomma, il Timeo è perfetto per chi vuole essere coccolato all’ennesima potenza, tra uno speciale cocktail di Alfio Liotta, una granita a bordo piscina o un maestoso tramonto durante l’aperitivo in terrazza.

    Quali sono i vostri wine resort siciliani preferiti? Siete d’accordo con le nostre scelte?

    Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

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