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Ristoranti d’Abruzzo: i 10 migliori (secondo noi)

Giovanni Angelucci

Non chiedete ad un abruzzese quale sia la migliore cucina d’Italia perché “come l’Abruzzo non ce n’è!”, figuriamoci chiedere una lista di validi ristoranti sparsi lungo l’intera regione. Cinquanta intervistati non darebbero più di tre scelte comuni. Perché si sa, l’Abruzzo è tanto squisito e variegato quanto campanilista e pieno di orgoglio, così tanto da riuscire a creare una “combutta da ristoranti”. Dunque a qualcuno spetta l’arduo (e rischioso) compito di pubblicare una selezione dei migliori ristoranti d’Abruzzo dove mangiare può assumere una connotazione più elevata del normale. Si è volutamente scelto di evitare i soliti noti, che amo profondamente, perché da Abruzzese di certo non mi piace vincere facile; per cui alcuni di loro come Niko Romito del Reale, le famiglie Spadone e Tinari rispettivamente della Bandiera e di Villa Maiella, William Zonfa di Magione Papale e i due fratelli Fossaceca di Al Metrò, una volta tanto leggeranno dei loro colleghi cuochi.

Ristoranti d’Abruzzo: 10 posti da provare

La Corniola


Il magic trio della Corniola è composto da
under 40: Concezio e Lucia in cucina con Barbara in sala. Questi tre ragazzi sono riusciti a creare un posto degno della bellezza di Pescocostanzo, un ristorante in cui si studia e si crea, si racconta il territorio. I due fratelli cuochi sono uniti dalla volontà di rimanere legati alla propria terra evolvendo la loro cucina partendo dalla tradizione e non rimanendo mai fermi. Ne sono esempio due piatti su tutti: il pecorino di Pescocostanzo in tempura con mosto cotto e i confortanti ravioli ripieni di ricotta mantecata, zafferano e ricotta al ginepro.

Br1

Il giovane cuoco trentenne Daniele D’Alberto guida una squadra di coetanei di valore. Ha in mano un progetto ambizioso che vive nel cuore del pacato borgo di Montesilvano, uno spazio artistico e culturale, un ristorante-laboratorio gastronomico in cui far divertire ed presentare tutto ciò che si è imparato nelle pluri esperienze stellate. Lampante è il diletto naturale impiegato da parte di Daniele nella scelta e composizione dei piatti proposti, il riso alle diverse consistenze di pomodoro e gamberi bianchi ne è la prova. Ricette giovani e fresche, a tratti sconnesse, segno di una maturità non ancora raggiunta. Ma ci sono tempo e grandi progetti in cantiere.

La Bilancia


Quando si dice un ristorante
storico! La Bilancia è Sergio di Zio e la signora Antonietta che vi ospiteranno nella grandi sale con formaggi e salami appesi in bella vista, con la grande brace sempre ardente e i migliori piatti della tradizione: la misticanza di verdure e fagioli “Tondino” o la specialità assoluta che è la pasta alla mugnaia. Gli antipasti sono i rustici a base di salumi del territorio che fanno da preludio ai primi come la pasta alla chitarra con polpettine e le tagliatelle in bianco con funghi e carne di vitello. E ancora zuppe e minestre e le carni cotte rigorosamente alla brace, agnello, vitello, salsiccia di maiale. Un posto che appassiona a tavola da 40 anni e che continua a rappresentare la tipicità abruzzese.

Taverna de Li Caldora

Nello splendido borgo medievale di Pacentro, lungo il tragitto della Maiella che porta fino alle montagne più alte, Carmine Cercone è il personaggio che vi accoglierà nella storica dimora. La Taverna de Li Caldora è tra le migliori interpretazioni della cucina agropastorale messa in scena dalla moglie e cuoca Teresa. I ravioli di ricotta di capra, la selvaggina stagionale in padella, i piatti a base di tartufo durante il periodo, grandiosi soprattutto se serviti nella veranda che affaccia sull’intera vallata. Un vero abruzzese è stato qui almeno una volta nella vita. Che sia d’estate o durante il rigido inverno, l’atmosfera sarà sempre la stessa, casa.

Vecchio teatro


Questo ristorante è un’altra bella espressione dell’
autentica famiglia abruzzese. Armando e la moglie Daniela, possono contare sulle figlie Leonora e Valentina per accogliere i loro clienti innamorati della cucina di pesce che contraddistingue il Vecchio Teatro. E se i sorrisi e la vista sul mare non bastano, ci pensano i piatti a base del più fresco pescato del giorno: carpaccio di ricciola, triglie marinate agli agrumi, tra i primi le tagliatelle con trippa di baccalà e le “rintrocele” (pasta tipica lunga a base di acqua, sale e farina di grano duro) al sugo di pescatrice e basilico. Il sorriso di Leonora accompagnerà le orate in crosta, le grigliate miste e le varie preparazioni di merluzzo. Conclusione obbligatoria con le tradizionali nevole!

Da Ferri

Chi meglio del cuoco vastese Italo Ferri, può raccontare tramite i suoi piatti la storia del vero ed inimitabile brodetto alla vastese, antico e contemporaneo piatto di pesce.  Affacciato sulla costa marina di Vasto, gestisce il ristorante Da Ferri, diventato icona identitaria del brodetto di ieri e di oggi. In 50 anni le cose sono cambiate, le mura conservano ma si rinnovano, la cucina invece è restata la stessa di sempre, verace e colma di sapori veri. Italo e la moglie Patrizia vi delizieranno con fave e seppie, parmigiana di pesce, scapece di cefali, linguine ai ricci di mare e paccheri all’astice. E poi lui, “Lu vrudatte” in cui Italo è maestro: solo peperone, preferibilmente verde, aglio, olio, pomodoro mezzo tempo o occhio di bue. Tredici varietà di pesce impiegate, a seconda del periodo dell’anno, tutte di taglia media utilizzate intere nel tegame di terracotta.

Percorsi di Gusto


Marzia Buzzanca
ha fatto tanto parlare di lei: solare e generosa, è il volto della pizzeria e ritrovo gourmet che dal cuore de L’Aquila ora vive fuori le mura cittadine. Qui continua a sfornare alcune delle migliori pizze d’Italia insieme agli altri piatti presenti in carta, ma di certo si sceglie Percorsi di Gusto per i suoi lievitati. Qualità della materia prima e le migliori eccellenze del territorio, insieme alla maestria acquisita nel tempo da Marzia, regalano creazioni del calibro della pizza Aquilana composta da guanciale e quenelle di ricotta e zafferano, la Paganica con lardo, burrata, cipolla rossa in carpione e petali di lavanda e ancora la Vitel Tonnè fatta con mozzarella, insalata, vitello e salsa tonnata, frutto di cappero. Non mangerete sempre le stesse pizze, migliorano di volta in volta.

Bottega Culinaria Biologica

Nel silenzio degli oliveti, nel giardino di una casa bianca non distante dalla Costa dei Trabocchi, Cinzia Mancini è in grado di stupire mantenendo il basso profilo che la contraddistingue insieme alla sua riservatezza. Lasciate che parlino i suoi piatti, pochi in carta ma di assoluto valore creativo e gustativo. I ravioli di spigola e i cappelletti di castagna danno già un assaggio del polso di Cinzia, poi la chitarra di solina con totanetti, zafferano e bottarga e il polipo, patate e brodo di calamari fanno il resto. Andate nella Bottega d’estate, cenerete nel silenzio, a lume di candela, tra le chiacchiere interminabili dei grilli.

L’Angolo d’Abruzzo

rigatoni amatriciana

Un’istituzione regionale, il migliore tra i ristoranti d’Abruzzo per la cucina agropastorale d’Abruzzo. La famiglia Centofanti serve la qualità agli appassionati disposti a raggiungere L’Angolo che si trova in territorio abruzzese in prossimità del Lazio. Appena compiuti i trent’anni, il fondatore papà Lanfranco continua dritto per la sua strada: terra, pastorizia e agricoltura ecosostenibile, il tutto espresso in un menù concreto e gustoso. Con lui i figli Valerio, classe ’81 e cuoco intraprendente da cui attingere per un pranzo a base di territorialità, e l’affascinante Valentina a cui è affidata una notevole cantina che gestisce con merito. I rigatoni alla Amatriciana con guanciale del parco della Maiella e la noce di filetto ai funghi porcini della macchia Carseolana valgono il viaggio. Un’esperienza che ricorderete.

Zunica 1980

Nella fascinosa cornice di Civitella del Tronto, uno dei borghi più belli d’Italia, il patron Daniele Zunica ha messo su un piccolo tempio del benessere. Hotel e ristorante, la cucina è nelle giovani e affidabili mani di Sabatino Lattanzi che qui è cresciuto dando il meglio di sé, riuscendo a delineare il proprio stile e concependo la sua cucina abruzzese. Con qualche contaminazione marchigiana la tavola di Zunica è salda e utilizza al meglio le materie prime della zona come le paste fatte a mano, le carni locali e le verdure. Un grande must di qui sono le ceppe in salsa classica e le costine di agnello alla griglia con verze e patate. Se di Abruzzo parliamo, Zunica visitiamo.

Se dopo aver provato i migliori ristoranti d’Abruzzo vi verrà voglia di volare con il vostro partner verso uno dei ristoranti più romantici del mondo allora leggete qui. Niente male, eh?

Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

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