di Martino Ragusa.Il negozio risale al 1883 e non sembra essersi mosso da quell’anno, sia nell’arredo che nell’atmosfera. Chiedete a Dario Ciapponi di farvi visitare qualcuna della sue cantine per la stagionatura dei formaggi, ne ha ben tredici, e vedrete uno spettacolo memorabile.Le forme di bitto sono conservate in posizione verticale fino a 10 anni
di Martino Ragusa.Il capocollo di Martina Franca è ottenuto dalla lavorazione della porzione superiore del collo del maiale e da una parte della spalla. La carne è fatta marinare nel vino cotto di Martina Franca assieme ad aromi che variano a seconda del norcino. Poi il capocollo viene asciugato e affumicato con la corteccia di
di Martino Ragusa. Sembra incredibile con tutte quelle, montagne, eppure la Valle d’Aosta è una regione con una ricca produzione vinicola è così. A introdurmi nel mondo della viticoltura valdostana è stato Andrea Costa, l’enologo della cantina di Chambave, in Media Valle. Andrea è un tecnico bravissimo – basta assaggiare i suoi vini per rendersene
di Martino Ragusa L’olio extra vergine d’oliva della DOP ‘Terre del Chianti Classico’ è un olio dal carattere deciso – in Toscana non poteva essere diversamente – e adattissimo a una cucina di carni e ortaggi. Ho anche avuto la fortuna di trovare un giovanissimo olivicoltore della specie degli ‘entusiasti’, un’evenienza che mi riempie sempre
di Martino Ragusa. A introdurmi nel mondo sel passito di Pantelleria è stata Misette Casano che, malgrado sia una vera ‘donna del vino’, non si occupa più attivamente dell’azienda di famiglia. Afflitta da quel misto di claustrofobia e claustrofilia tipico degli isolani, vive tra Pantelleria, Catania e gli Stati Uniti. Perciò per parlare di passito
di Martino Ragusa.A vederlo, sembra un comunissimo negozio di generi alimentari, frutta e verdura, ma nel sottosuolo c’è la sorpresa di due belle cantine dell’800, una per i formaggi e un’altra con i migliori tra i vini e le grappe della Valtellina.Fabrizio Innocenti è competente, ospitale e disponibile per degustazioni che si ricordano a lungo,
di Martino Ragusa.I Biscotti di Prosto sono fatti con tre soli ingredienti e riescono a richiamare a Prosto di Piuro, un paesino vicino a Chiavenna, schiere di raffinati intenditori. Semplici e inimitabili, tanto che le sole produttrici sono le sorelle Simonetta e Monica Del Curto. Con ‘sole produttrici’ non solo intendo dire che sono le
di Martino Ragusa.A Roma non mancate una visita al Caffè Sant’Eustachio per prendere un buon caffè e soprattutto per portarvene una scorta a casa. è un’antica torrefazione nata nel 1938 che ancora pratica la tostatura a legna.Questo significa rispetto degli aromi e loro moltiplicazione una volta nella tazzina, oltre che assenza di sentori di bruciato.Per
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.